- Dopo undici anni si dovrebbe concludere una vicenda allucinante che va avanti da 11 anni
- I corsi di riqualificazione dovrebbero riguardare circa 5 mila lavoratori del settore disoccupati
- Il parallellismo ‘sbilenco’ tra disoccupati della Formazione professionale siciliana e disoccupati della ex Fiat di Termini Imerese
Dopo undici anni si dovrebbe concludere una vicenda allucinante che va avanti da 11 anni
Confessiamo che siamo stati un po’ indecisi se dare o meno la notizia. Non è reticenza, ma il fatto è che, ogni volta che c’è qualche novità annunciata per la Formazione professionale siciliana – o meglio, per i disoccupati di questo settore che dovrebbero partecipare ai corsi di riqualificazione dopo oltre un decennio di attesa senza alcun ammortizzatore sociale – siamo un po’ in difficoltà. Perché temiamo di dare una notizia che poi si rivela inesatta e. certe volte, anche vera a metà, perché magari arriva qualche intoppo. Però siccome questa volta la fonte è autorevole, ecco che abbiamo deciso di scrivere. La notizia è questa: la prossima settimana i vertici della Regione siciliana dovrebbero firmare la convenzione con il Formez per avviare la riqualificazione del personale disoccupato della formazione professionale. Nel 2011 i disoccupati di questo settore erano circa 8 mila. Oggi sono circa 5 mila. I 3 mila che mancano o hanno trovato lavoro in altri settori, o sono andati in pensione (purtroppo qualcuno si è anche tolto la vita per disperazione).
I corsi di riqualificazione dovrebbero riguardare circa 5 mila lavoratori del settore disoccupati
Come già accennato, la riqualificazione di questo personale dovrebbe essere effettuata dal Formez, da anni braccio destro della Sicilia in materia di formazione del personale. L’1 Marzo di quest’anno scrivevamo: “C’è stata, è vero, un po’ di ‘maretta’, con il presidente della Regione che, a quanto pare, ha voluto vederci chiaro nei rapporti tra Amministrazione regionale (in tutte le sue articolazioni) e Formez. Concluso questo passaggio si dovrebbe andare avanti. Il progetto di riqualificazione dovrebbe riguardare tutti i circa 5 mila lavoratori disoccupati di questo settore. Si dovrebbe cominciare con i mille e 500 circa iscritto all’Albo per poi passare agli altri. I più anziani – cioè il personale vicino al pensionamento – verrebbe riqualificato per essere poi impiegato nelle scuole. Il resto del personale – che è la maggioranza – dovrebbe seguire due possibili strade. La prima strada dovrebbe essere la riqualificazione in due settori: o la digitalizzazione, o il cosiddetto ‘Green’, cioè attività legate alla tutela dell’ambiente; chi seguirà questa prima strada, se lo riterrà opportuno, potrebbe dare vita ad iniziative imprenditoriali private; non conosciamo i termini del sostegno che, in questo caso, riceverebbe dalla Regione: ma un sostegno ci dovrebbe essere. Poi c’è la seconda strada che riguarda, chiamiamoli così, gli irriducibili della Formazione professionale, che, dopo la riqualificazione, dovrebbero tornare a fare i formatori”. Da allora ad oggi sono passati tre mesi. Non ci chiedete perché per firmare una convenzione Regione siciliana e Formez hanno impiegato tre mesi. sono le cose che per noi sono incomprensibili. Non ci chiedete nemmeno quanto tempo passerà tra la firma della convenzione e l’inizio dei corsi riqualificazione di questo personale. Quello che sappiamo è che, dal 2011 ad oggi sono passati 11 anni. Per 11 anni queste persone sono rimaste disoccupate, ribadiamo, senza ammortizzatori sociali.
Il parallellismo ‘sbilenco’ tra disoccupati della Formazione professionale siciliana e disoccupati della ex Fiat di Termini Imerese
Nello stesso anno – il 2011 – chiudeva lo stabilimento Fiat di Termini Imerese. Dovete sapere che la Fiat è stata un’industria che è stata sempre sostenuta dallo Stato. E ancora oggi che non è più italiana e ha cambiato nome lo Stato italiano continua a sostenerla. Da allora – grosso modo dal 2011 – i dipendenti dell’ex Fiat di Termini Imerese che non hanno trovato lavoro sono stati aiutati e vengono ancora aiutati con la Cassa integrazione. Nulla di tutto questo è stato fatto per i dipendenti disoccupati della Formazione professionale siciliana. Due pesi e due misure. Disoccupati di serie A e disoccupati di serie B. con l’avallo delle organizzazioni sindacali. Non solo. Ci sono ex dipendenti della Formazione professionale che sono stati anche truffati dagli ex datori di lavoro. Gli hanno rubato gli ultimi stipendi e il Tfr. Ma è tutto regolare. E alcuni ex dipendenti truffati che si sono ribellati, manifestando la rabbia con iniziative forse un po’ sopra il rigo, sono stati processati e condannati. Poi arriva la ‘Festa della Repubblica’ e ci dicono che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro… La storia dei disoccupati della Formazione professionale siciliana è la dimostrazione plastica che le cose in Sicilia non cambieranno mai. Letteratura che diventa realtà. Potrebbe essere benissimo un racconto di Giovanni Verga ambientato nei nostri giorni…
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