Se lo chiedono e lo chiedono i parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars: “E se qualcuno riesce a rintracciare Crocetta, gli ricordi che è, purtroppo, ancora il presidente di questa Regione, e che in questi casi non può permettersi, come ha fatto, di sparire…”
La Sicilia brucia, ma del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, non si hanno notizie.
I danni provocati dalle fiamme in tutta l’Isola sono incalcolabili. Ci si chiede – noi ce lo siamo chiesti e l’abbiamo chiesto stamattina (come potete leggere qui) e siamo tornati a porre altre domande qualche ora fa (come potete leggere qui) -: si può amministrare un’Isola dove il territorio è in prevalenza fatto da montagne e colline senza aver effettuato le operazioni di prevenzione degli incendi?
Siamo rimasti basiti nel leggere la seguente dichiarazione dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce:
“La campagna antincendio in Sicilia è partita ieri come prevede la legge, il periodo va dal 15 giugno al 15 ottobre. I gruppi antincendio del gruppo Forestale – aggiunge l’assessore – stanno operando in tutte le zone colpite dagli incendi”.
E le opere di prevenzione che avrebbero dovuto essere realizzate ad Aprile e a Maggio che fine hanno fatto?
“La campagna antincendio”, in Sicilia, infatti, avrebbe dovuto iniziare l’1 Aprile. Ma siccome i soldi della Regione siciliana se li è presi il Governo Renzi, la Regione guidata da Crocetta e dal centrosinistra, PD in testa, ha fatto finta di nulla. Si è solo limitata a ‘risparmiare’ non attivando nei tempi dovuti le attività di prevenzione antincendio.
I risultati di una Regione dove a prevalere sono la colline e le montagne, senza attività di prevenzione del fuoco, sono sotto gli occhi di tutti: senza prevenzione degli incendi il fuoco distrugge aree verdi e, in alcuni casi, lambisce anche i centri abitati.
Sulle fiamme che stanno ‘inghiottendo’ la Sicilia intervengono anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars:
“L’esercito, la protezione civile e tutti i forestali disponibili. Si usino tutti i mezzi per contrastare l’inferno che sta inghiottendo la Sicilia. E se qualcuno riesce a rintracciare Crocetta, gli ricordi che è, purtroppo, ancora il presidente di questa Regione, e che in questi casi non può permettersi, come ha fatto, di sparire. Si appresti, anzi, a chiede lo stato di calamità: i danni sono enormi”.
“Le notizie che arrivano – aggiungono i deputati grillini – sono catastrofiche e mettono a nudo le falle di un sistema antincendio sicuramente da ripensare in toto. E’ ovvio che le condizioni climatiche hanno giocato tutte contro, ma l’improvvisazione della Regione gli ha spianato la strada. Non si può pensare agli incendi solo quando questi arrivano e sperare nella buona sorte. Contro lo scirocco e le temperature africane c’è poco da fare, si cerchi quantomeno di non facilitargli il compito”.
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