- Avvocato dal 2009, Francesco Prestigiacomo ha alle spalle varie esperienze nella Pubblica amministrazione. Oggi è candidato al Consiglio comunale di Palermo nella lista del Movimento 5 Stelle
- Elemento centrale è il principio di sussidiarietà
Avvocato dal 2009, Francesco Prestigiacomo ha alle spalle varie esperienze nella Pubblica amministrazione. Oggi è candidato al Consiglio comunale di Palermo nella lista del Movimento 5 Stelle
Francesco Prestigiacomo (nella foto a destra), avvocato dal 2009, ha già portato la sua competenza professionale nell’amministrazione pubblica, dapprima come consulente giuridico dell’allora assessore al Territorio e Ambiente, Rossana Interlandi, poi come componente del Servizio di Pianificazione e Controllo Strategico dell’assessorato Regionale alle Attività Produttive, infine come componente del Nucleo di Valutazione interno del Parco delle Madonie. Oggi è candidato al Consiglio comunale di Palermo nella ista del Movimento 5 Stelle.
Come mai si è ritrovato nel Movimento 5 Stelle?
“Mi sono ritrovato nel Movimento 5 Stelle, dopo una parentesi in cui mi ero dedicato solo alla professione, nell’Ottobre del 2017, perché ho visto nel Movimento un modo di fare politica di rottura rispetto ai partiti tradizionali”, spiega Francesco Prestigiacomo.
Perché adesso ha deciso di candidarsi?
“Mi è stato chiesto da tanti amici iscritti, mi hanno invitato a fare questo passo dopo che in questi anni hanno apprezzato la mia disponibilità a contribuire nell’attività del Movimento mettendomi a disposizione dei portavoce, soprattutto quando mi sono inserito tra gli avvocati iscritti allo “Scudo della Rete”. Mi è stato
chiesto di partecipare alle elezioni comunali del prossimo 12 Giugno anche alla luce del ricambio del Movimento voluto da Giuseppe Conte. Visto che ho apprezzato l’operato di Giuseppe Conte durante il suo mandato da Presidente del Consiglio, ho ritenuto giusto spendermi per la causa”.
Quali sono i punti su cui si batterebbe all’interno del Consiglio comunale di Palermo in caso di elezione?
“Mi piacerebbe lavorare per il completamento del decentramento amministrativo. Ritengo sia importante giungere al pieno decentramento, consentendo alle 8 Circoscrizioni di diventare piccoli Comuni all’interno di una grande città come Palermo. Ritengo fondamentale che ciascuna Circoscrizione sia dotata finalmente di
risorse economiche, logistiche e di personale, e sia capace di gestire i servizi per i cittadini esaltando le sue stesse specificità”.
ELEMENTO CENTRALE E IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA’
È come dovrebbe avvenire in maniera efficiente il decentramento?
“Attraverso il principio di sussidiarietà. A Palermo ci sono 25 quartieri, suddivisi nelle 8 circoscrizioni. Ogni quartiere ha la sua identità. Sarebbe bello se le stesse Circoscrizioni potessero esaltare le particolarità di ogni singolo quartiere. Ad esempio, si pensi alla valorizzazione delle borgate marinare. Ognuna è diversa
dall’altra, quindi ai cittadini residenti occorrerebbe lasciare la possibilità di adottare dei propri statuti interni, con i quali regolare aspetti specifici dei rispettivi quartieri. Sono un forte credente del principio di sussidiarietà non solo verticale ma anche orizzontale, che si traduce nel consentire anche ai comitati, alle
associazioni e ai singoli cittadini di rendersi attivamente partecipi nella gestione della cosa pubblica”.
Si parla tanto di migliorare la digitalizzazione dei servizi comunali. Lei cosa pensa?
“Ogni servizio offerto dal Comune deve essere reso in maniera veloce, comprensiva e agevole per il cittadino. Questo può avvenire incrementando i sistemi informatici e la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Un processo che è stato già avviato in passato, ma non in maniera corretta. Se vado a
richiedere un certificato storico, ancora oggi non è possibile farlo online, anzi, è un servizio che non si può neanche prenotare: bisogna, ancora oggi, fare una lunga fila in presenza davanti gli uffici di viale Lazio, per lo più scavalcati dalle persone che hanno prenotato il turno per il rinnovo della carta d’identità, per poi
richiedere il documento e dover ritornare negli stessi uffici, rifacendo la stessa fila, circa due mesi dopo… Nel 2022 ritengo sia una cosa inaccettabile. Anche i servizi che hanno già implementato digitalmente nel sito del Comune devono essere resi più chiari e più semplici da utilizzare per tutti i cittadini. Sarebbe utile
anche che il Comune si facesse carico di offrire la possibilità a chi ha problemi a connettersi online o alle persone anziane di avere dei poli multimediali dove potersi fare aiutare da chi è più esperto digitalmente. Ecco che torniamo a parlare dell’importanza del decentramento…”.
Qual è la caratteristica che la rende idoneo alla carica di Consigliere comunale?
“Il mestiere di avvocato mi porta a conoscere le esigenze dei cittadini: le vivo con loro, le rappresento legalmente e mi scontro con le difficoltà che incontrano quotidianamente davanti a una pratica amministrativa, davanti alle lungaggini burocratiche, davanti ai tempi lunghi nei pagamenti degli enti locali. Conosco perfettamente i problemi di tutti i giorni, che sono quelli da risolvere in fretta: il benessere dei cittadini deve essere il primo obiettivo di un’amministrazione comunale perché un cittadino soddisfatto della propria amministrazione ha una propensione ad impegnarsi attivamente per il bene comune e sa prendersi maggiormente cura della propria città”.
Foto tratta da Il Sito di Sicilia
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