S’infiamma il dibattito sul futuro della Formazione professionale in Sicilia. Le cronache registrano un duro attacco del vice presidente dell’Ars, Antonio Venturino, ai parlamentari grillini che, nella commissione Lavoro dell’Ars, hanno avallato una prassi non democratica: il passaggio del disegno di legge di riforma della Formazione alla commissione Bilancio e Finanze nel silenzio generale, senza il coinvolgimento delle parti sociali. Intanto l’assessore regionale Bruno Marziano e il presidente della commissione Lavoro, Marcello Greco, si ‘pentono’ e si convertono alla democrazia…
S’infiamma la polemica sul futuro della Formazione professionale siciliana. C’è il vice presidente dell’Ars, Antonio Venturino, che attacca frontalmente il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars, definendo l’atteggiamento dei parlamentari grillini “ignorante e controverso”. E ci sono l’assessore regionale alla Formazione professionale, Bruno Marziano, e il presidente della commissione legislativa Lavoro dell’Ars, Marcello Greco, che dopo aver fatto i pesci dentro il barile per circa venti giorni, si svegliano e si scoprono, addirittura, democratici, pronti a fare quello che si fa quando si discutono le grandi riforme: coinvolgere i protagonisti.
Sotto accusa è un disegno di legge di riforma del settore che punta ad abolire la legge regionale n. 24 del 1976 e a utilizzare i fondi europei destinati a questo settore per finanziare i Consorzi di Comuni e le città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Il provvedimento è stato approvato una ventina di giorni fa, nel silenzio generale, dalla già citata quinta commissione legislativa dell’Ars (commissione Lavoro), che ha spedito il testo alla commissione Bilancio e Finanze.
Chi ha fatto scoppiare una polemica scoprendo gli ‘altarini’ e sputtanando, di fatto, gli otto parlamentari della commissione Lavoro che hanno spedito in commissione Biancio e Finanze il testo del disegno di legge a umma a umma, senza il coinvolgimento delle parti sociali, è il vice presidente del Parlamento siciliano, Venturino. Che spiega:
“Apprendo con soddisfazione che l’assessore regionale all’Istruzione ed alla Formazione professionale, Bruno Marziano, e il presidente della commissione Formazione e Lavoro dell’Ars, Marcello Greco, con riferimento al dibattito che si è sviluppato sull’approvazione del disegno di legge sulla Formazione professionale, abbiano deciso di fare un passo indietro, manifestando la loro disponibilità a riaprire in commissione il dibattito e il confronto sul testo della legge che riguarda la Formazione”.
“Mi fa piacere – aggiunge Venturino – che sia l’assessore Marziano, sia il presidente Greco abbiano preso coscienza sulla questione che ho sollevato nei giorni scorsi, con un dibattito anche sui social network, cioè l’approvazione all’unanimità, assenti alcuni deputati, nel silenzio totale del disegno di legge che abolisce la legge regionale n. 24 del 1976, ovvero la legge fondante della Formazione in Sicilia, testo che ora è in commissione Bilancio. Una proposta che trasferisce la gestione dei corsi ai Liberi Consorzi di Comuni e alle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina”.
A questo punti il vice presidente dell’Ars, eletto tra i grillini, ma ormai lontano dal Movimento, ‘spara’ una bordata’ ai suoi ex compagni di strada:
“E’ bene sottolineare con chiarezza che il Movimento 5 Stelle, nei giorni scorsi, in commissione ha avuto un atteggiamento tanto ignorante quanto controverso rispetto ad un tema che riguarda i cittadini che, anche grazie alla loro approvazione, non sono stati assolutamente tutelati”.
Venturino ricorda che i parlamentari grillini presenti alla riunione della commissione Lavoro “prima hanno detto sì al disegno di legge, salvo poi fare un passo indietro. Se non avessi sollevato questa vicenda – prosegue il vive presidente dell’Ars – probabilmente sarebbe passato tutto in cavalleria. La Formazione professionale in Sicilia, infatti, va rivista con una legge seria che punti a dare garanzie ai corsisti e ai lavoratori, già messi a dura prova in questi ultimi anni, guardando al confronto con enti e sindacati. Sulla proposta di riforma faremo alcune proposte martedì prossimo nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà all’Ars”.
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