PALERMO (ITALPRESS) – “Ne avrò cura”. Francesco Cascio non fa alcun passo indietro e rilancia la propria candidatura a sindaco di Palermo, puntando su uno slogan che racchiude l’esperienza da medico e quella di decenni in politica, mondo nel quale ritorna dopo alcuni anni, facendolo dalla porta principale, quella della corsa alle elezioni Comunali. E’ il suo nome quello su cui puntano con veemenza Forza Italia e la Lega, che hanno già incassato il supporto di altre forze di Centrodestra come Noi con l’Italia e Coraggio Italia, senza però la convergenza di Fratelli d’Italia, che per bocca di Ignazio La Russa ha lanciato un ultimatum in mattinata contro l’ufficializzazione di questa candidatura. Ma Francesco Cascio non si tira indietro e questa mattina ha riunito la stampa e i principali esponenti dei partiti che lo sostengono in una conferenza all’Antico stabilimento balneare di Mondello, a Palermo. In una sala gremita di volti noti del Centrodestra palermitano e non solo, Cascio ha ribadito il suo impegno nelle elezioni amministrative come candidato in grado di poter riunire tutto il centrodestra, ma capace di vincere già con l’attuale schieramento. Il tempo stringe, mancano soltanto quaranta giorni alle urne, ma l’attesa per la sua candidatura era legata anche al processo che vedeva imputato Cascio con l’accusa di corruzione e nel quale è arrivata la sentenza di assoluzione soltanto pochi giorni fa. “Questa conferenza era stata rinviata per due motivi.
Il primo è il rispetto della sentenza dalla quale sono stato naturalmente assolto, il secondo riguarda il tentativo di riunire la coalizione e far sì che la mia candidatura potesse mettere insieme tutto il centrodestra. Non ci siamo riusciti per il momento – ha ammesso con un pizzico di amarezza Cascio – ma già quattro forze politiche mi sostengono. Siamo molto ottimisti, contiamo di poter riunire nei prossimi giorni il centrodestra e siamo convinti di poter ampliare la coalizione”. L’appello del candidato è chiaro e diretto a un centrodestra che ha bisogno di mostrarsi unito a livello locale per poter vincere anche alle regionali in Sicilia e, soprattutto, fra meno di un anno alle elezioni politiche: “L’unità per noi è un valore assoluto. Non serve solo per governare questa città, ma anche la regione e il paese. Un centrodestra unito darà la svolta a questa città, la quinta d’Italia, la più importante in cui si vota in questa tornata – ha sottolineato – Noi non lanciamo ultimatum. La nostra impronta è la sobrietà, la serietà, l’unità. Gli ultimatum li lasciamo agli altri”, è la risposta diretta alle parole di La Russa. La speranza, a ogni modo, è quella di ottenere il sì anche da parte di Fratelli d’Italia, che sembra invece orientato fin qui ad appoggiare Roberto Lagalla, anche lui in corsa per la poltrona di primo cittadino e per nulla intenzionato a fare un passo indietro. “Spero di vedere il Centrodestra unito sotto la mia candidatura – ha proseguito Cascio, conscio del peso che le frizioni interne al centrodestra e ai partiti a livello nazionale e sul nome del candidato alle regionali abbiano un’influenza diretta sul voto palermitano – Ho buoni rapporti con tutti, se non ci fossero state tutte queste scadenze, le regionali, le politiche, unite a ruggini antiche, credo che la mia candidatura avrebbe potuto avere un’ampia convergenza fin da oggi. Purtroppo si sono accavallate tensioni locali che non riguardano me, ma la politica”. Al fianco di Cascio, presente il coordinatore siciliano di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, che ha ribadito il sostegno a questa candidatura proponendo ulteriori confronti, anche tra i leader Berlusconi e Meloni, per ricucire lo strappo con Fratelli d’Italia e non disperdere voti a vantaggio della coalizione di centrosinistra: “Continuiamo a tentare in tutte le maniere di rendere unito il centrodestra, non ci siamo chiusi a nessuno. Non mi fermerò, voglio provare a tenere insieme tutta la coalizione – ha spiegato Miccichè, cercando di fare da pontiere per un accordo che però non sembra vicino – Non possiamo legare le elezioni a Palermo alle regionali, la nostra è una città stracolma di problemi. Noi lavoriamo per la città, mi chiedo cosa c’entra Palermo con le regionali? Non vanno unite queste due cose. Palermo è uno snodo fondamentale, per il centrodestra vincere a Palermo e dimostrare di saperla governare è essenziale”. “A Palermo vinciamo lo stesso così, con questa coalizione, ma non mi interessa vincere senza un pezzo del centrodestra. Non posso neanche immaginare di avere all’opposizione Fratelli d’Italia – ha precisato Miccichè, che ha anche chiesto a Lagalla e Lentini di fare un passo indietro – Il mio appello va a Giorgia Meloni e a Fratelli d’Italia: loro a livello locale vogliono venire con noi, il problema nasce soltanto a livello nazionale e non possiamo subirlo noi a Palermo”. Il programma elettorale di Francesco Cascio, che ha anche rivendicato di essere l’unico vero candidato sindaco di questa città, sarà svelato nei suoi dettagli l’8 maggio nell’ambito di una grande manifestazione. “Lo slogan ‘Ne avrò curà è la sintesi dei miei ultimi sei anni di vita. Li ho passati ad affrontare le emergenze, mi sono occupato di dossier importanti, il Covid e l’emergenza migranti a Lampedusa. Ho avuto cura nel vero senso della parola e ci sono tante emergenze da affrontare a Palermo – ha concluso Cascio elencando soltanto alcuni dei temi sui quali si concentrerà se eletto sindaco – Dai conti pubblici, essenziali per chiedere fondi al Governo, alla pulizia delle strade, passando per l’impiantistica, i servizi a rete, lo stato della Favorita”.
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(ITALPRESS).
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