La storia, un po’ incredibile, la racconta il capogruppo di Sicilia Democratica all’Ars, Giovambattista Coltraro. C’è un progetto da 27 milioni di Euro, già finanziato, che libererebbe una parte di Messina dalla presenza di migliaia di camion e tir. Riducendo il traffico veicolare e tutelando la salute di migliaia di cittadini. Ma manca una firma della Ragioneria dell’assessorato regionale alle Infrastrutture!
In tempi di ZTL – le celeberrime Zone a Traffico Limitato che i Comuni dovrebbero istituire per ridurre l’inquinamento provocato dai gas di scarico nelle città – sembra incredibile una storia che riguarda Messina. Parliamo della Città dello Stretto, dove uno dei più gravi problemi, da sempre, è proprio l’inquinamento provocato da camion e tir che attraversano il centro abitato. Sono i mezzi gommati che arrivano dall’Italia e i mezzi che si imbarcano a Messina per raggiungere il Centro Nord Italia.
Ebbene, negli uffici della Regione siciliana c’è un progetto che risolverebbe i problemi legati al traffico, tutelando la salute di migliaia di persone. Questo progetto – che è stato anche finanziato – viene incredibilmente bloccato per la mancanza di una firma!
Scrive, infatti, il parlamentare regionale di Sicilia Democratica, Giambattista Coltraro:
“Come capogruppo di Sicilia Democratica, presenterò una interrogazione per accelerare un iter procedurale bloccato dalla dimenticanza della Ragioneria dell’assessorato regionale alle Infrastrutture, quello relativo allo stanziamento di 27 milioni di Euro per la riqualificazione della via Don Blasco a Messina”.
“La via Don Blasco – continua Coltraro – una volta riqualificata, rappresenterà un’importante valvola di sfogo per l’attraversamento dei camion e dei tir a Messina, consentendo a questi veicoli di avere un canale preferenziale per il transito. Negli anni sappiamo quali e quanti siano stati gli incidenti, anche mortali, causati dalla presenza dei tir nel centro cittadino. La via La Farina, inoltre, ( al momento unica strada percorribile), oltre ad essere teatro di queste tragedie, proprio perché battutissima dal traffico pesante, è divenuta invivibile per i residenti, oltre che rischiosa per la loro incolumità anche per i gas di scarico che inquinano l’aria”.
“La via Don Blasco, che collegherebbe direttamente gli imbarcaderi al porto di Tremestieri – scrive ancora il parlamentare di Sicilia Democratica – sarebbe la soluzione ideale per la quale occorreva solo una firma della Ragioneria dell’assessorato competente, è bloccata e non partirà se non arriva un nuovo decreto regionale, mi spinge a presentare una interrogazione parlamentare al fine di sveltire l’iter e dare finalmente a Messina quanto occorre per la riqualificazione di un’arteria vitale”.
P.S.
Il dirigente responsabile di questo procedimento amministrativo avrà ricevuto anche il premio di ‘produttività’?
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