- Così hanno deciso informalmente il Governo Draghi e i partiti che a Roma lo sostengono: grillini, PD, Lega, Forza Italia, Italia Viva e la ‘Sinistra’ di Liberi e Uguali. Si tratta di un ‘normalissimo’ scippo di stampo neocolonialista alle – appunto – colonie italiane di Sud e Sicilia. I grillini palermitani la smettano di fare gli ipocriti
- Palermo è la città della munnizza e tale deve restare
- Lo scippo dei fondi Pnrr a Sud e Sicilia è stato deciso lo scorso anno. La Regione siciliana ha già ‘contribuito’ a fare grande il Nord Italia, regalando 400 milioni di euro di fondi irrigui a Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna che hanno anche festeggiato
- Incomprensibili le lamentele dei Comuni del Palermitano che reclamano i fondi dei Piani Integrati Urbani. sono anche questi fondi Pnrr ed è ‘giusto’ che vadano al Nord!
Così hanno deciso informalmente il Governo Draghi e i partiti che a Roma lo sostengono: grillini, PD, Lega, Forza Italia, Italia Viva e la ‘Sinistra’ di Liberi e Uguali. Si tratta di un ‘normalissimo’ scippo di stampo neocolonialista alle – appunto – colonie italiane di Sud e Sicilia. I grillini palermitani la smettano di fare gli ipocriti
“Le dichiarazioni dell’amministratore unico di Rap, Girolamo Caruso, confermano la denuncia del M5S e di Legambiente sui milioni di euro andati in fumo per gli impianti di raccolta e gestione dei rifiuti. Un fatto di una gravità inaudita, se si pensa che queste somme erano destinate a realizzare progetti che alla città di Palermo servono più del pane. Ben 8 centri comunali di raccolta, 15 isole ecologiche ‘intelligenti’ e un impianto di trattamento della frazione secca della raccolta differenziata per un ammontare di 30 milioni di euro, persi perché il Comune non ha fatto in tempo a caricare i progetti sul portale del Ministero dell’Ambiente”. Così si legge in un comunicato del deputato regionale del Movimento 5 Stelle e componente della commissione Ambiente dell’Assemblea regionale siciliana, Giampiero Trizzino, che nei giorni scorsi, insieme con la capogruppo al consiglio comunale di Palermo, Viviana Lo Monaco, e parallelamente a Legambiente Sicilia, ha denunciato l’inaccettabile, ennesimo flop progettuale e burocratico nelle procedure di istanza nell’ambito del Pnrr. “Stando alle dichiarazioni di Caruso, infatti – spiega Trizzino – il Comune (e non la Rap) non sarebbe riuscito a caricare sulla piattaforma del Ministero nessun progetto e, a scanso di equivoci, sempre Caruso spiega che per quanto riguarda la piattaforma, questa funzionava regolarmente e ciò è dimostrato dal fatto che poco prima la stessa Rap ne aveva fatto uso, dice l’amministratore unico, ‘senza imbattersi in alcun problema tecnico’. Ora, in questo caos fatto di inefficienze e silenzi almeno una cosa è certa: le spiegazioni da parte dell’amministrazione comunale, che stranamente a Caruso non ha ancora replicato, devono arrivare e devono essere convincenti”.
Palermo è la città della munnizza e tale deve restare
“La città di Palermo – conclude il deputato – produce ogni mese oltre 25 mila tonnellate di rifiuti ed appena il 16% riesce ad essere differenziato. Tutto il resto, a costi esosi per le tasche dei palermitani vaga per la Sicilia in cerca di una discarica disponibile. Questa situazione disastrosa può essere risolta prioritariamente mettendo i cittadini nelle condizioni di fare la raccolta differenziata. I centri comunali di raccolta, allo stesso modo delle isole ecologiche, sono strumenti fondamentali per raggiungere questo obiettivo ed il fatto che il Comune abbia perso l’occasione di realizzarli praticamente a costo zero, la dice lunga sull’interesse che davvero si ha verso la risoluzione di questo problema che ci trasciniamo da decenni”. La vicenda è stata fra temi dell’incontro organizzato due giorni fa da Legambiente a Palermo, presso i Cantieri culturali alla Zisa, al quale hanno partecipato per il Movimento 5 Stelle la capogruppo Viviana Lo Monaco e Daniela Tumbarello, consigliera della sesta circoscrizione.
Lo scippo dei fondi Pnrr a Sud e Sicilia è stato deciso lo scorso anno. La Regione siciliana ha già ‘contribuito’ a fare grande il Nord Italia, regalando 400 milioni di euro di fondi irrigui a Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna che hanno anche festeggiato
Proviamo noi a dare una spiegazione dell’accaduto. Sulla carta, dei 193 miliardi di euro del Pnrr, il 40% dovrebbe andare al Sud e alla Sicilia e il 60% al Nord Italia. In realtà, i 193 miliardi di euro sono stati assegnati all’Italia perché Sud e Sicilia sono economicamente indietro rispetto al Nord. Infatti il 7% delle somme sarebbero dovuti andare a Sud e Sicilia e il 33% al Nord. Il Governo di Mario Draghi ha invece deciso 60% al Nord e 40% al Sud. Poi, però, si è scoperto che il Nord ha bisogno di più risorse. Così è stato deciso, informalmente, che che Sud e Sicilia si dovranno accontentare del 20% dei fondi del Pnrr, per fare in modo che a Nord arrivi l”80% dei fondi. Logicamente è una decisione formale, non giuridica. E allora le amministrazioni locali di Sud e Sicilia debbono farsi ‘bocciare’ o non presentare progetti per fare in modo che Sud e Sicilia perdano il 20% delle somme che verranno ‘recuperate’ dal Nord ‘produttivo’ che ne ha più bisogno dei ‘cafoni’ e ‘terroni’ di Sud e Sicilia. La regione siciliana, ad esempio, ha già ‘immolato’ 400 milioni di euro per progetti irrigui: soldi che andranno al Nord. Ora tocca ai Comuni del Sud e della Sicilia. Sì, Sud e Sicilia debbono contribuire a fare in modo che il Nord raggiunga quota 80% dei fondi Pnrr. Trizzino è un grillino che, in quanto tale, fa parte del partito che, a Roma, sostiene il Governo Draghi: non riusciamo a capire la sue lamentele. E’ giusto che i soldi del Pnrr destinati, sulla carta, agli impianti per la gestione dei rifiuti di Palermo vadano ad un Comune virtuoso’ del Nord Italia.
Incomprensibili le lamentele dei Comuni del Palermitano che reclamano i fondi dei Piani Integrati Urbani. Sono anche questi fondi Pnrr ed è ‘giusto’ che vadano al Nord!
Lo stesso discorso vale per i Piani Integrati Urbani che riguardano alcuni Comuni della provincia di Palermo. Anche in questo caso, ‘correttamente’, tali Piani non sono stati finanziati. Si parla sempre di fondi a valere sul Pnrr. E’ ‘giusto’ che anche questi fondi vengano dirottati al Nord e i sindaci di questi centri del Palermitano fanno male a lamentarsi, soprattutto se fanno parte dei partiti che, a Roma, sostengono il Governo Draghi: Movimento 5 Stelle, PD, Lega, Forza Italia, Italia Viva e la ‘Sinistra’ di Liberi e Uguali. E’ stato il Governo Draghi e i partiti politici che lo sostengono a decidere che a Sud e Sicilia non sarebbe andato il 40% dei fondi Pnrr, ma solo il 20%. Ora non si possono lamentare se, ‘correttamente’, una parte dei progetti a valere sul Pnrr destinati a Sud e Sicilia non verranno finanziati. Non possono non sapere che l’obiettivo che farà grande l’Italia consiste nel far convergere nel Nord Italia l’80% dei fondi del Pnrr. I dirigenti del Sud e della Sicilia del Movimento 5 Stelle, del PD, della Lega, di Forza Italia, di Italia Viva e della ‘Sinistra’ di Liberi e Uguali non possono stare nei rispettivi partiti e poi lamentarsi per le decisioni prese, a Roma, dai partiti dei quali fanno parte. Un po’ di ‘coerenza’…
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