ROMA (ITALPRESS) – “L’approvazione da parte dell’Assemblea regionale siciliana del documento di economia e finanza e la nota di aggiornamento 2022-2024 rappresenta un momento molto importante per far ottenere alla nostra Regione finanziamenti cospicui”. Così l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, vicepresidente della Regione Siciliana, intervistato negli studi romani dell’agenzia Italpress.
“Abbiamo dovuto aprire all’esercizio provvisorio – spiega – per esigenze connesse al negoziato con Roma che libera 211milioni di euro ai quali dovrebbero aggiungersene altri nelle prossime settimane. Questo per arrivare entro aprile ad approvare il bilancio che tenga conto di questi adeguamenti che lo Stato si è impegnato a fare con la Legge di stabilità dello scorso anno”.
Per quanto riguarda i riflessi economici legati alla guerra in Ucraina, Armao sottolinea che è necessario tener conto della crescita del costo delle materie prime, dei carburanti, del gas e della benzina. Eventi che freneranno la crescita che era prevista per i prossimi anni.
“Abbiamo attivato con tutti i tre governi di questa legislatura e quindi con le varie compagini politiche che si sono succedute, un rapporto di lealtà istituzionale – aggiunge il vicepresidente della Regione Siciliana -. Questa è stata la linea che il Presidente Musumeci ha voluto adottare con i governi e con il ministero dell’Economia e delle finanze. Un lavoro – sottolinea Armao – che ha portato nelle casse regionali almeno due miliardi di euro in questi anni, inoltre, abbiamo abbassato di 1 miliardo di euro l’indebitamento. Abbiamo dimostrato di saper abbattere gli oneri, ridurre i costi e le imposte nei confronti dei siciliani arrivando ai più bassi livelli di addizionali che la Regione abbia avuto in questi anni mentre purtroppo al comune Palermo vengono portati al massimo. A breve ci sarà un confronto in Assemblea con la Legge di stabilità per poi arrivare all’approvazione”.
Rispetto alla fiscalità, tiene a precisare, “io preferisco parlare di sviluppo perchè di vantaggio purtroppo il Sud ne ha poco. Il giusto flessibile del fisco ci serve a consentire la crescita e le opportunità. Siamo riusciti a concordare con lo Stato una norma che non ha precedenti e che finalmente dopo 70 anni invera il nostro Statuto prevedendo la fiscalità di sviluppo, la possibilità di giostrare sulle aliquote e dare un riconoscimento ai siciliani e alle imprese che investono in Sicilia”.
Per quanto riguarda le Zone franche montane, continua il Vicepresidente Armao, “non è la Regione che deve fare la legge ma lo Stato. Al Senato la legge si è impantanata in alcune contraddizioni della Commissione Finanze. Noi abbiamo indicato il percorso come Regione mettendo 100 milioni di euro a disposizione per l’avvio di questa importante esperienza”.
Sul tema delle società partecipate, Armao spiega che “c’è un piano di organizzazione condotto a chiudere due tre liquidazioni importanti, quella di Espi – Ente Siciliano per la Promozione Industriale che ha fatto la storia della presenza della Regione in economia; a definire la concentrazione di Riscossione Sicilia con l’Agenzia nazionale per la riscossione e poi definire alcune concentrazioni con l’obiettivo di ridurre i costi e risanare. Alcuni giorni fa ci sono stati interventi restrittivi della libertà e inibitori allo svolgimento dell’attività amministrativa nei confronti alcuni amministratori infedeli. Se questo sarà accertato in sede giudiziaria la Regione si costituirà parte civile e farà valere tutte le azioni per ripristinare la legalità violata perchè è necessario che nelle partecipate come nell’amministrazione la legalità sia un parametro quotidiano da rispettare”.
In vista delle elezioni in Sicilia, le Regionali e le Comunali a Palermo, Armao specifica che la posizione del centrodestra è molto dialogante. “Credo che Forza Italia debba rivendicare la candidatura del Sindaco di Palermo, ne ha i numeri, la storia e le competenze. Per quanto riguarda la Regione, per noi è naturale la ricandidatura del presidente Musumeci. E’ una questione che va esaminata e se ci sono controindicazioni vanno considerate accompagnandole a un’alternativa. Tutto si può fare ma dobbiamo essere cauti, non vedo perchè aprire un versante non chiaro solo per eliminare l’attuale governatore. Il nostro è un atteggiamento aperto a tutto -ribadisce Armao -, salvando il valore essenziale dell’unità della coalizione. Il nostro è un approccio laico che guarda ai risultati. Bisogna fare un passaggio importante pensando al futuro di Palermo, amministrata in modo inadeguato e inefficiente in tanti settori, fermo restando i meriti del professore Orlando. E’ giusto che Palermo venga rilanciata, è una città che ha tutti i numeri per essere un riferimento Mediterraneo, di cultura, di produzione e di crescita. Palermo -conclude il Vicepresidente Armao – ha una straordinaria storia industriale che non può essere dimenticata e che va guardata alla luce dell’evoluzione dei sistemi mediterranei. Il digitale, la sanità e l’università sono assi su cui la città deve puntare per diventare un riferimento”.
(ITALPRESS).
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