La Sicilia può chiedere l’applicazione dell’articolo 37 dello Statuto siciliano senza un’Agenzia regionale delle Entrate?

8 marzo 2022
  • Ad applicare l’articolo 37 dello Statuto ci sta provando l’ex Ministro, Enrico La Loggia, con la Commissione paritetica Stato-Regione, con il plauso del presidente del MIAS, Umberto Mendola. Ma c’è una contraddizione…
  • L’applicazione dell’articolo 37 dello Statuto presuppone che la Regione si doti di propri “organi di riscossione”, senza i quali si viola lo stesso articolo 37! 

Ad applicare l’articolo 37 dello Statuto ci sta provando l’ex Ministro, Enrico La Loggia, con la Commissione paritetica Stato-Regione, con il plauso del presidente del MIAS, Umberto Mendola. Ma c’è una contraddizione…

Il presidente del MIAS, il Movimento per l’Indipendenza e l’Autonomia della Sicilia, Umberto Mendola, esprime “vivo compiacimento per l’iniziativa messa in atto dal professor Enrico La Loggia, ex Ministro per gli Affari regionali, attuale componente della Commissione paritetica ed ex presidente della medesima, finalizzata alla convocazione in sede di Commissione paritetica del Ministro per gli Affari regionali per le Autonomie e del Ministro dell’Economia, in merito alla discussione sull’attuazione dell’articolo 37 dello Statuto Autonomo Speciale Siciliano, approvato nel 1946 ma mai veramente applicato. L’applicazione dell’articolo 37 dello Statuto Autonomo Speciale Siciliano permetterebbe il conferimento alla Sicilia di tutti i tributi che maturano nel nostro territorio, garantendo pertanto alla Regione più risorse per adeguati servizi (pari a circa 5 miliardi di euro all’anno)”. L’applicazione dell’articolo 37 è una vecchia battaglia politica autonomista. La Loggia, quando ha ricoperto il ruolo di Ministro per gli Affari regionali per le Autonomie nel Governo Berlusconi 2001-2006, ha provato ad applicare l’articolo 37 dello Statuto. C’era, ovviamente, il s dell’allora presidente della Regione siciliana, Totò Cuffaro. Ma arrivò il “No” dello Stato. La dimostrazione che anche quando c’è la buona volontà della politica siciliana, gli articoli dello Statuto siciliano che, se applicati, consentirebbero alla Regione siciliana di incamerare le risorse finanziarie che spettano alla Sicilia, lo Stato blocca sempre le giuste rivendicazioni della nostra Isola. O meglio, si oppongono le burocrazie ministeriali, già contro l’Autonomia siciliana ai tempi di Luigi Einaudi, e si oppongono i partiti politici nazionali che, nelle cose che contano, sono sempre contro la Sicilia. Ricordiamo che nella legislatura 2001-2006 c’è un Governo nazionale di centrodestra e un Governo regionale di centrodestra: ma l’applicazione dell’articolo 37 dello Statuto siciliano è stata ‘inchiummata’.

L’applicazione dell’articolo 37 dello Statuto presuppone che la Regione si doti di propri “organi di riscossione”, senza i quali si viola lo stesso articolo 37! 

Ricordiamo, per la cronaca cosa prevede l’articolo 37 dello Statuto siciliano che così recita: “1. Per le imprese industriali e commerciali, che hanno la sede centrale fuori del territorio della Regione, ma che in essa hanno stabilimenti ed impianti, nell’accertamento dei redditi viene determinata la quota del reddito da attribuire agli stabilimenti ed impianti medesimi. 2. L’imposta, relativa a detta quota, compete alla Regione ed è riscossa dagli organi di riscossione della medesima”. Insomma, le imprese che operano in Sicilia, ma hanno sede sociale fuori della Sicilia, debbono pagare le imposte alla Regione siciliana che, sempre secondo quanto prevede la nostra Autonomia, dovrebbe avere un proprio organo di riscossione delle imposte, ovvero, per essere ancora più chiari, una sorta di Agenzia delle Entrate regionali. La mossa dell’ex Ministro la Loggia – alla quale plaude Mendola – va, però, in controtendenza rispetto all’atteggiamento tenuto dalla Regione siciliana che, lo scorso anno, ha ceduto allo Stato persino la gestione dei tributi mediante i ruoli. Quello che scrive Mendola è corretto. Ma una Regione che ha ceduto allo Stato anche la riscossione dei tributi mediante ruoli – dimostrando di non sapere gestire neanche una semplice riscossione a ruolo – a che titolo va a chiedere allo Stato l’applicazione dell’articolo 37? Forse la Regione dovrebbe applicare l’articolo 37 senza avere un organo di riscossione previsto dallo stesso articolo 37 dello Statuto? Prima di chiedere l’applicazione dell’articolo 37 dello Statuto la Regione siciliana dovrebbe rispettare lo Statuto istituendo l’Agenzia delle Entrate regionali e, magari, riprendendosi la riscossione dei tributi a ruolo. Non è una questione teorica, ma un fatto conseguenziale. Noi siamo favorevoli – ovviamente – all’applicazione dell’articolo 37 dello Statuto, ma ci piacerebbe evitare di fornire allo Stato altre scuse…

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