- Il Governo Draghi è intervenuto in favore degli autotrasportatori, ma ha ignorato i pescatori
Con la guerra in Ucraina la situazione dovrebbe peggiorare non soltanto per i pescatori, ma per tutta l’economia e per tutte le famiglie italiane
Da domani fino al 13 Marzo le marinerie italiane bloccheranno le attività di pesca. Uno sciopero deciso per protestare contro il caro-gasolio. A lanciare la notizia è l’Associazione Produttori della Pesca. La decisione è stata presa dopo un’assemblea degli operatori del settore che si è tenuta a Civitanova Marche, in provincia di Macerata. All’incontro erano presenti i rappresentanti dell’80% delle marinerie italiane. I motopescherecci funzionano con il gasolio. Ma il prezzo del gasolio è diventato insostenibile per le attività di pesca. Il Governo di Mario Draghi, dopo le protesta degli autotrasportatori, è intervenuto con un’ottantina di milioni di euro e lo sciopero degli autotrasportator è rientrato. A nostro modesto avviso, i provvedimenti adottati dal Governo Draghi per gli autotrasportatori potranno ridurre i costi per un certo periodo di tempo, poi i problemi riesploderanno. Tra l’altro, il costo della benzina e del gasolio continua ad aumentare, creando problemi a tutti, non soltanto agli autotrasportatori. Con la guerra in Ucraina la situazione non potrà che peggiorare. Detto questo, quello che non si capisce è il perché il Governo è intervenuto in favore degli autotrasportatori e non ha fatto nulla per i pescatori. Forse una settimana di blocco della pesca potrebbe convincere il Governo Draghi a intervenire.
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal