- La verità è che, dopo oltre 40 anni, USA, Nato e le multinazionali stanno prendendo o una ‘scoppola’ micidiale
- La guerra in Ucraina è il diretto proseguimento della politica aggressiva di Barack Obama, vera espressione delle multinazionali ultra-liberiste e globaliste
- Il progetto dei Democratici americani – ormai da anni al servizio delle multinazionali – è quello di trasformare l’Ucraina in un avamposto Nato a pochi chilometri dalla Russia per avviare lo ‘sfondamento’ in Russia trasformando questo Paese in un ‘mercato’ coloniale. Ma gli sta andando di ‘traverso’
- La guerra in Ucraina è scoppiata mentre mentre i massoni e predoni della Ue stavano ‘addentando’ la Polonia, ma anche mentre in Italia è in corso l’attacco ai gestori della coste italiane (in pratica le spiagge) da parte delle multinazionali
- L’Italia ha già pagato e continua a pagare un prezzo elevatissimo ai ‘lupi’ delle multinazionali che oggi controllano l’Unione europea
- Invece di raccontare baggianate su Putin, l’Unione europea si dovrebbe chiedere se Russia e Cina se fermeranno a Kiev, o se continueranno a rimettere un po’ di ordine anche altrove
La verità è che, dopo oltre 40 anni, USA, Nato e le multinazionali stanno prendendo o una ‘scoppola’ micidiale
Un paio di ‘numeri’ in queste ore di grande tensione e di grande confusione saltano agli occhi. In primo luogo c’è l’inflazione nell’Eurozona che – ufficialmente – è di poco superiore al 5%. In secondo luogo c’è l’aumento del costo dell’energia, di poco inferiore al 50%. Come sia possibile un tasso d’inflazione di poco più del 5% a fronte di un aumento del costo dell’energia di poco meno del 50% non si capisce, visto che quasi tutti i settori produttivi non possono fare a meno dell’energia. Ma ormai, nell’Unione europea ultra-liberista e globalista, la disinformazione è la regola. I cittadini vanno presi per i fondelli e basta. Altra stranezza: in queste ore si discute penalizzare la Russia nelle attività commerciali, ovvero di escludere questo Paese da tutte le transazioni effettuate attraverso il solido e consolidato sistema Swift (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication). Stranamente, il gas che la Russia esporta verso l’Europa non verrebbe colpito da queste penalizzazioni. L’Europa, ovviamente, ci fa una figura da due soldi: manda le armi all’Ucraina per combattere contro la Russia e i pende il gas russo. Siamo al ridicolo. Ma, se osserviamo bene quello che sta succedendo, ci accorgiamo che lasciar passare il gas russo verso l’Europa è conveniente per la Ue, che non saprebbe in questo momento come rimpiazzare il gas russo; ma è ultra-conveniente per la Russia, sia perché si prende i soldi europei per la vendita del gas, sia perché con il gas, in alcun Paesi dell’Europa – Italia in testa – sta succedendo lo stesso un grandissimo ‘casino’. I russi sanno che il sistema liberista è fatto soprattutto di speculazioni e di speculatori. E infatti, in Italia, nonostante non ci sia stata un’interruzione del flusso di gas russo verso l’Europa, il prezzo del gas è lievitato del 500%. Perché? Perché i grandi gruppi che vendono il gas alle famiglie e alle imprese hanno messo in atto una mega-speculazione che qualche giorno fa è stata denunciata in Parlamento. Con il Governo di Mario Draghi che esce malissimo da questa storia, perché tutt’ora non è in grado di bloccare questa speculazione che la disinformazione ascrive alla Russia di Putin che ha ridotto le forniture di gas… La verità è che, per la prima volta dopo oltre 40 anni, USA, Nato e multinazionali stanno prendendo una ‘scoppola’ micidiale.
La guerra in Ucraina è il diretto proseguimento della politica aggressiva di Barack Obama, vera espressione delle multinazionali ultra-liberiste e globaliste
Siamo entrati, così, nel cuore dell’attuale guerra in Ucraina. In queste ore, in tutto il cosiddetto Occidente industrializzato, è in corso il tentativo di far credere che la Russia ha invaso l’Ucraina, Paese democratico che ha scelto liberamente di entrare nell’Unione europea e nella Nato. Minchiate stratosferiche. E’ il sistema ultra-liberista di USA, Nato, multinazionali, con l’Unione europea in posizione ancillare, che hanno deciso di prendersi l’Ucraina con i suoi giacimenti minerari e i suoi cereali, utilizzando questo Paese come base per lo ‘sfondamento’ verso la Russia. Non è una novità. Da quando è crollato il comunismo in Russia, il sistema liberista, che ha cominciato la conquista del mondo negli anni della presidenza americana di Ronald Reagan, non ha fatto altro che inglobare i Paesi dell’ex Unione Sovietica. A dividere la Russia dalle voraci e criminali multinazionali occidentali erano rimasti alcuni Paesi “cuscinetto”. Uno di questi è l’Ucraina. Il peggiore presidente degli Stati Uniti d’America degli ultimi 100 anni, Barack Obama, nel 2014, è riuscito, con un colpo di Stato, a disarcionare il legittimo Governo ucraino e a impossessarsi di questo Paese. In quel momento la Russia non era in grado di opporsi e ha dovuto subire. Perché Obama ha occupato l’Ucraina? Perché già dagli anni dell’assalto criminale e truffaldino all’Iraq di Saddam, il Partito Democratico americano – del quale Obama è un esponente – è al servizio permanente ed effettivo delle multinazionali ultra-liberiste e globaliste. Parlano i fatti. Nel 2016 Obama e la cricca dei Dem americani pensavano di vincere le elezioni presidenziali con la retorica dei Dem buoni che migliorano il mondo. Ma l’elettorato popolare americano ha eletto a sorpesa Donald Trump.
Il progetto dei Democratici americani – ormai da anni al servizio delle multinazionali – è quello di trasformare l’Ucraina in un avamposto Nato a pochi chilometri dalla Russia per avviare lo ‘sfondamento’ in Russia trasformando questo Paese in un ‘mercato’ coloniale. Ma gli sta andando di ‘traverso’
L’elezione di Trump ha scombinato i piani delle multinazionali che controllano il partito Democratico americano. Con molta probabilità, i progetti delle multinazionali erano quelli di piazzare alla Casa Bianca di nuovo i Democratici e cominciare a ‘sfondare’ in Russia già nel 2017. Ma Trump non solo gliel’ha impedito, ma ha bloccato tante guerre in tutto il mondo facendo ‘leccare la sarda’ a tutte le multinazionali di armi del Pianeta che, già nel 2017, erano pronte a farsi i classici ‘bagni’ con le guerre. Da qui è iniziata una campagna mediatica rabbiosa e criminale contro Trump dipinto come matto, truffatore, buttaniere, evasore fiscale e via continuando. Nel frattempo la Russia di Putin si è riorganizzata e, piano piano, ha stretto un’alleanza di ferro con la Cina. Le multinazionali – che sono governate da pescecani e non da raffinati politici – dopo aver truccato le elezioni presidenziali americane del Dicembre 2020 per fare perdere Trump e fare vincere il democratico Joe Biden con gli imbrogli dei voti ‘postali’ (e con possibili violazioni costituzionali in quattro o cinque Stati), hanno deciso di tornare all’attacco in Ucraina. E’ in questo scenario che l’ex comico diventato presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelens’kyj, ha cominciato a recitare la parte assegnatagli da multinazionali, USA e Nato: noi siamo un popolo libero, ci vogliamo auto-determinare, vogliamo entrare nell’Unione europea e anche nella Nato. Questo per consentire a USA, Nato e multinazionali di mettere in atto il progetto che avrebbero voluto realizzare nel 2017: trasformare l’Ucraina in un avamposto Nato a pochi chilometri dalla Russia per avviare lo ‘sfondamento’ in Russia trasformando questo Paese in un ‘mercato’ coloniale. In pratica, quello che la Ue ha fatto con l’Italia, Paese ormai privo di sovranità monetaria e politica, con il sistema economico fatto a ‘spezzatino’ e passato nelle mani avide delle multinazionali.
La guerra in Ucraina è scoppiata non solo mentre i massoni e predoni della Ue stavano ‘addentando’ la Polonia, ma anche mentre in Italia è in corso l’attacco ai gestori della coste italiane (in pratica le spiagge) da parte delle multinazionali
Che la posizione dell’attuale Governo ucraino sia falsa e strumentale lo dimostra il fatto che, culturalmente, la Russia è europea. Il vero problema è la vera essenza dell’Unione europea, che è tutt’altro che una democrazia. Parlano sempre i fatti: almeno due Paesi del gruppo di Visegrád – Ungheria e Polonia – sono da tempo in rotta di collisione con la Ue. Perché? Perché l’Unione europea, ‘tappetino’ delle multinazionali ultra-liberiste e globaliste, pretende che questi due Paesi smantellino le proprie tradizioni e le proprie Costituzioni per trasformarsi in mercati a servizio delle multinazionali. Ungheria e Polonia, a differenza dell’Italia che ha anche stravolto la propria Costituzione per piegarsi ai voleri della Ue ultra-liberista e globalista, non ne vogliono sapere di svendere la propria storia, le proprie tradizioni e le proprie Costituzioni nel nome delle multinazionali. Chi ha un po’ di memoria lo ricorderà che la Ue è già pronta per ‘punire’ Ungheria e Polonia togliendogli i fondi europei. Ora è scoppiata la guerra in Ucraina e la disinformazione ‘europeista’ ha allentato la presa su Ungheria e Polona. Uno dei Paesi che dovrebbe conoscere molto bene i danni che l’Unione europea ultra-liberista e globalista sta provocando alle imprese e alle famiglie è l’Italia. Se ci fate caso, la guerra in Ucraina è scoppiata non solo mentre i massoni e predoni della Ue stavano ‘addentando’ la Polonia, ma anche mentre in Italia è in corso l’attacco ai gestori della coste italiane (in pratica le spiagge) da parte delle multinazionali. Infatti con la scusa dei ‘bandi europei delle minchie che volano’, essendo molto più ricchi degli attuali gestori italiani delle spiagge italiane, multinazionali e, in generale, operatori stranieri, nel giro di qualche anno, si dovrebbero prendere tutte le spiagge del nostro Paese. Così, anche per prendere un po’ di sole in spieggia, gli italiani diventeranno i ‘camerieri’ di multinazionali e gruppi stranieri nel nome dell’Unione europea…
L’Italia ha già pagato e continua a pagare un prezzo elevatissimo ai ‘lupi’ delle multinazionali che oggi controllano l’Unione europea
Lo stesso discorso vale gli altri settori dell’economia. Ovunque arrivino, i ‘lupi’ delle multinazionali si prendono tutto. O perché hanno più soldi (è il caso delle spiagge), o perché, complice un’informazione distorta, fanno credere che la gestione italiana è sbagliata (vedere come hanno fatto scomparire Alitalia raccontando un sacco di fesserie che avevano un fondo di verità almeno quindici anni prima: di fatto francesi e tedeschi, tra due anni, controlleranno i cieli italiani e governeranno il turismo italiano, prendendosi magari anche le strutture alberghiere). In più, sfruttando la legislazione italiana, le multinazionali aprono aziende in Italia o rilevano aziende italiane, si prendono un sacco di soldi dallo Stato italiano e poi ‘delocalizzano’, ovvero trasferiscono gli impianti nei Paesi dell’Est europeo dove il costo del lavoro è più basso e dove si pagano meno tasse. Una strategia della Ue ultraliberista e globalista per distruggere l’economia italiana e rilevare ciò che resta per quattro soldi. Lo stesso discorso vale per l’agricoltura: da anni la Ue facilita l’ingresso in Europa di prodotti agricoli provenienti da Paesi esteri con l’obiettivo di distruggere l’agricoltura dell’Europa mediterranea per togliere i terreni agli agricoltori, teneri i migliori per produzioni di qualità da destinare alle élite e trasformare gli altri terreni in grandi impianti fotovoltaici creando dei monopoli.
Invece di raccontare baggianate su Putin, l’Unione europea si dovrebbe chiedere se Russia e Cina se fermeranno a Kiev, o se continueranno a rimettere un po’ di ordine anche altrove
E’ contro questa logica economica criminale che la Russia ha iniziato la guerra in Ucraina. Qui non si tratta di capire chi ha cominciato prima: si tratta di prendere atto di fatti oggettivi, sotto gli occhi di tutti. Le guerre, nel mondo – soprattutto in Medio Oriente e in Africa – le ha avviate il ‘Premio Nobel per la Pace’ Obama, presidente Democratico degli Stati Uniti d’America. Le guerre, nel mondo, si sono interrotte con Donald Trump. Le guerre, nel mondo, sono riprese con il ritorno alla Casa Bianca del Democratico Biden dopo elezioni presidenziali ‘taroccate’. Sono stati l’America di Biden, la Nato , le multinazionali e la Ue a sobillare il Governo Ucraino con la richiesta – irricevibile per Russia e Cina – di entrate nella Ue e nella Nato. La Russia si sta difendendo attaccando. Ai civili dell’Ucraina che in questo momento muoiono sotto le bombe o fuggono verso l’Europa va una profonda pietà cristiana per quello che sta succedendo. Ma non è possibile continuare a tollerare le multinazionali che debbono fare il bello e il cattivo tempo distruggendo le economie, le tradizioni, le agricolture e, in una parola, le vite delle persone. Qualcuno deve cominciare a mettere un freno a questi criminali. Ci stanno pensando la Russia e la Cina. Ovviamente, come per Trump, anche Putin è pazzo, puttaniere e bla bla bla. Tutti quelli che si oppongono ai criminali delle multinazionali vengono demonizzati. Ma ormai il disco rotto della denigrazione non attacca più. Piuttosto, invece di raccontare baggianate su Putin, l’Unione europea si dovrebbe chiedere se Russia e Cina se fermeranno a Kiev, o se continueranno a rimettere un po’ di ordine anche altrove.
Foto tratta da TG Com24
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