- I soldi ai Comuni siciliani par pagare le bollette della luce li deve tirare fuori lo Stato con il Governo Draghi, non la Regione siciliana derubata dallo Stato e ridotta a con un disavanzo annuo di circa 800 milioni di euro che ormai impedisce l’approvazione del Bilancio
- I parlamentari Nuccio Di Paola, Giuseppe Lupo, Valentina Palmeri e Claudio Fava fanno solo demagogia
- Le opposizioni vogliono istituire un fondo perequativo con i fondi del Pnrr per consentire ai Comuni dell’Isola di pagare le bollette della luce? Ne parlino direttamente con il presidente del Consiglio Mario Draghi
I soldi ai Comuni siciliani par pagare le bollette della luce li deve tirare fuori lo Stato con il Governo Draghi, non la Regione siciliana derubata dallo Stato ridotta a con un disavanzo annuo di circa 800 milioni di euro che ormai impedisce l’approvazione del Bilancio
Ecco un modo per organizzare una bella iniziativa di demagogia politica allo stato puro. Tema: l’incredibile aumento delle bollette di luce e gas provocato dagli americani e dalle multinazionali – con la connivenza della Ue – che vorrebbero ‘sfondare’ verso la Russia cominciando a piazzare i missili in un Paese – l’Ucraina – magari accolto nella fallimentare Unione europea dell’euro. Siccome il leader russo Putin non è un fesso, per tutta risposta – visto che, tra le altre cose, si è anche rotto i cabbasisi per le penalizzazioni economiche e commerciali imposte alla Russia sempre dagli Stati Uniti d’America e avvallate dalla Ue – ha tagliato le forniture di gas all’Europa. Non tutte (almeno per ora), sì e no un 30%: ed è scoppiato il ‘casino’, alimentato e moltiplicato dalle speculazioni che sono connaturate agli scervellati ultra-liberisti che governano il cosiddetto Occidente industrializzato. Le bollette di luce e gas sono alle stelle. Protestano gli industriali (gli amici del capo del Governo Mario Draghi), protestano i commercianti, protestano i ristoratori, protestano gli agricoltori (ieri una manifestazione in tutta l’Italia promossa addirittura dalla Coldiretti), iniziano a protestare gli autotrasportatori (appena inizieranno a scioperare si bloccherà l’Italia), mentre i sindaci che non potranno pagare più le bollette elettriche – quasi tutti esponenti dei partiti che appoggiano il Governo Draghi – aspettano Godot… ‘A strinciuta, per dirla alla siciliana, l’aumento delle bollette di luce e gas, in questo 2022, sarà di 90 miliardi di euro (dato Cgia di Mestre: tecnicamente incontestabile). Il Governo Draghi dovrebbe ‘cacciare’ questi soldi indebitando ulteriormente l’Italia, visto che siamo finiti in un’Unione europea dove la moneta è a debito. Ma Super Mario di tirare fuori ‘sti soldi non ne vuole proprio sapere. Così il bordello sociale monta. E cosa fanno in Sicilia i parlamentari regionali delle opposizioni di centrosinistra, che poi sono quasi tutti esponenti dei partiti che a Roma appoggiano il Governo Draghi? Vorrebbero scaricare il costo delle bollette dei Comuni sul Bilancio della Regione siciliana, magari utilizzando anche i fondi del Pnrr che, all’80%, finiranno nel Nord Italia. Geniali, no?
I parlamentari Nuccio Di Paola, Giuseppe Lupo, Valentina Palmeri e Claudio Fava fanno solo demagogia
Leggiamo insieme il comunicato di questi ‘scienziati’ dell’opposizione: “Si è tenuto questo pomeriggio (ieri pomeriggio per chi legge ndr) nella sala Pio La Torre di Palazzo dei Normanni, a Palermo, un incontro in presenza e modalità web, durante il quale le forze di opposizione all’Ars (Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Cento Passi, Verdi-Europa Verde) hanno discusso con le associazioni dei sindaci e delle amministrazioni locali (Anci, Ali ed Asael) le valutazioni relative al Pnrr e le misure da proporre in vista della prossima legge di stabilità regionale, anche in relazione agli effetti che il caro-bollette avrà sulle amministrazioni locali”. Già tanti Comuni siciliani sono quasi al buio perché non riescono a pagare le bollette a causa di un sistema liberista folle illustrato in modo chiaro dal vice presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta. Figuriamoci che cosa succederà non tra un anno, ma tra qualche settimana nei Comuni della nostra Isola! E cosa propongono gli ‘scienziati’ dell’opposizione? “Porteremo in Parlamento le richieste e le proposte che ci sono arrivare da sindaci ed amministratori sia sul Pnrr che in vista della finanziaria regionale”, dicono Nuccio Di Paola capogruppo Movimento 5 Stelle, Giuseppe Lupo capogruppo PD, Valentina Palmeri parlamentare regionale di Verdi-Europa Verde, e Claudio Fava di Cento Passi. “In particolare – aggiungono – riteniamo importante ed urgente la richiesta di istituire un fondo perequativo per far fronte agli effetti del caro-bollette, che rischiano di mandare in default i Comuni e le società partecipate che offrono servizi pubblici essenziali”.
Le opposizioni vogliono istituire un fondo perequativo con i fondi del Pnrr per consentire ai Comuni dell’Isola di pagare le bollette della luce? Ne parlino direttamente con il presidente del Consiglio Mario Draghi
Così, per curiosità: ma di quale Parlamento sono parlamentari gli autori della proposta dell’istituzione di un fondo perequativo? Con quali soldi dovrebbe essere istituito tale fondo? Lo sappiamo che siamo dei rompicoglioni, ma noi fummo cronisti politici già negli anni ’80 e qualcosa di conti regionali la ‘mastichiamo’ da oltre un trentennio. Forse il fondo perequativo dovrebbe essere istituito con i fondi del Pnrr che arriveranno in Sicilia? E perché i valenti deputati delle opposizioni non ne parlano direttamente con Draghi? Oppure pensano di istituire tale fondo perequativo con le risorse finanziarie della Regione siciliana? Come i deputati dell’opposizione sanno, la Regione siciliana – grazie agli scippi finanziari operati dai Governi nazionali di centrosinistra della passata legislatura, scippi avallati dai Governi regionali siciliani di centrosinistra e dalla maggioranza, sempre di centrosinistra, del Parlamento siciliano della passata legislatura – il Bilancio della Regione siciliana presenta ogni anno un disavanzo di circa 800 milioni di euro. Tecnicamente, è un disavanzo strutturale, provocato non dalle spese pazze della Regione, ma dai tagli romani. La Regione siciliana in questo momento è in esercizio provvisorio in attesa di capire da dove dovrebbero arrivare i soldi che lo Stato ha scippato alla Sicilia. Ribadiamo: se questo fondo perequativo per aiutare i Comuni siciliani deve essere istituito con i fondi del Pnrr lo deve decidere il Governo nazionale di concerto con l’Unione europea. E questa, signori dell’opposizione, è già demagogia spicciola, perché i fondi del Pnrr servono per gli investimenti, non certo per pagare le bollette elettriche dei Comuni! A meno che, egregi signori dell’opposizione, non mettete la proposta nero su bianco e la presentate al Governo Draghi. Se invece il fondo perequativo dovrebbe essere istituito dalla Regione, ebbene, sarebbe una doppia demagogia, perché non si capisce come una Regione definanziata perché derubata, che ha ridotto il Fondo regionale per le Autonomia locali da un miliardo di euro a 300 milioni di euro dovrebbe trovare i soldi per pagare le super-bollette ai Comuni. Insomma, demagogia su demagogia su demagogia. Non siamo stupiti che gli esponenti di quei partiti che a Roma appoggiano il governo Draghi abbiano formulato questa proposta demagogica e inutile; siamo stupiti che, a questi, si sia anche aggiunta la parlamentare Verde Valentina Palmeri che la vediamo spesso impegnata su argomenti seri.
P. s.
Domanda alle opposizioni del Parlamento siciliano: perché la Regione siciliana dovrebbe aiutare solo i Comuni? Vi risulta che il Governo draghi stia pagando le bollette a cittadini e imprese della Sicilia?
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