Ormai è ufficiale: secondo l’Amministrazione comunale di Leoluca Orlando i tagli al Comune di Palermo effettuati dal Governo Renzi e dal Governo Crocetta debbono essere pagati dai cittadini – e soprattutto dai commercianti – di Palermo. Così dopo essere stato sconfitto al TAR (e dopo aver attaccato i giudici dello stesso TAR Sicilia) Orlando si è rivolto al CGA. Tra due giorni il pronunciamento. Nel frattempo Nadia Spallitta va all’attacco: il Comune, dice, vuole favorire i centri commerciali della periferia e penalizzare i commercianti del centro città. Le dichiarazioni di Massimo Merighi e Luisa La Colla
Palermo: dietro la ZTL ‘fortissimamente’ voluta’ dall’Amministrazione comunale di Leoluca Orlando e da una parte del Consiglio comunale (qui potete leggere i nomi dei 24 consiglieri comunali che hanno votato a favore della ZTL, sigla che sta per Zina a Traffico Limitato) ci sarebbe la volontà di colpire gli esercizi commerciali del centro della città in favore dei commercianti – o magari dei centri commerciali delle periferie?
Il dubbio lo manifesta in un comunicato Nadia Spallitta, vice presidente vicario del Consiglio comunale di Palermo ed esponente del PD.
Per illustrare ai nostri lettori quello che sta succedendo e quello che potrebbe succedere Giovedì prossimo – cioè tra due giorni – bisogna fare un passo indietro.
Lo scorso Dicembre il Consiglio comunale di Palermo ha approvato la delibera che affida la gestione del Tram all’AMAT e introduce, di fatto, una delle ZTL più estese d’Europa. pagamento di 100 Euro all’anno per ogni automobile (90 Euro per chi risiede nel perimetro della ZTL). E pesanti penalizzazioni per i commercianti, che sono quelli che pagherebbero il prezzo più alto.
La previsione del Comune è un incasso annuo di 30 milioni di Euro. In realtà, colpendo i commercianti (e, soprattutto, i fornitori degli esercizi commerciali che ricadono nella mega ZTL i quali verrebbero chiamati a sborsare non meno di 600 Euro all’anno) gli incassi sarebbero di gran lunga maggiori.
Insomma, con la ZTL pensata dall’Amministrazione, il Comune, in un paio di anni, risanerebbe i propri bilanci e quelli delle società collegate (dove sprechi e clientele sono la regola).
Immediata è stata la reazione dei cittadini e dei commercianti. In verità, più dei primi che dei secondi, almeno all’inizio. Così è venuto fuori un ricorso al TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regione). I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso, hanno sospeso il provvedimento e hanno rinviato al prossimo Novembre l’esame del merito.
Il Comune di Palermo ha presentato ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa, in Sicilia organi di appello del TAR.
Il CGA si pronuncerà sul ricorso del Comune Giovedì prossimo.
In attesa del pronunciamento, leggendo le ‘carte’ presentate dal Comune, Nadia Spallitta ha diramato il seguente comunicato stampa:
“Si apprende che l’Amministrazione e l’AMAT, dopo aver presentato il ricorso al CGA contro l’ordinanza che ha sospeso le ZTL, in questi giorni hanno prodotto centinaia di documenti e nuove memorie perseverando in una difesa a oltranza per un provvedimento che la città non vuole. Un atto che danneggia, a mio avviso, ingiustamente ed ingiustificatamente i cittadini, i residenti e anche i commercianti delle aree che ricadono all’interno delle ZTL. Sarebbe stato più corretto a mio modesto parere avviare un percorso condiviso con le associazioni di categoria per migliorare il provvedimento e garantire l’equo contemperamento degli interessi”.
“Tali provvedimenti, senza incidere sull’ambiente né migliorare la qualità della vita, determinano una lesione del diritto alla mobilità. I rimedi approntati dall’Amministrazione, a mio avviso, sono infatti inadeguati: il Tram non serve le aeree all’interno del perimetro delle ZTL; l’acquisto di circa 60 autobus serve solo a sostituire quelli vecchi (altamente inquinanti); il parco auto del car sharing è formato da 40 macchine che non possono sopperire al fabbisogno di circa 400 mila automobilisti; le piste e le corsie ciclabili sono ad alto rischio e carenti). Il provvedimento finisce col favorire un esodo verso le strutture commerciali esterne alle ZTL, in ragione del fatto che all’interno dell’area è anche possibile che aumentino i costi dei prodotti”.
A questo punti arriva l’affondo di Nadia Spallitta:
“Artigiani e commercianti – precisa la vice presidente del Consiglio comunale – dovranno pagare i propri pass e probabilmente quelli dei propri impiegati, ma altresì dovranno pagare più care le forniture esterne, con costi che ricadranno ovviamente sul prezzo finale del prodotto. In altri termini, i beni venduti all’interno delle ZTL potrebbero risultare più elevati e questo potrebbe determinare una migrazione della clientela, sopratutto verso le grandi strutture, arrecando un gravissimo danno a un intero assetto economico della piccola imprenditoria artigianale e commerciale, già da troppo tempo in crisi e ulteriormente sacrificata da queste scelte”.
“In sintesi – dice sempre Nadia Spallitta – queste ZTL potrebbero creare delle disparità di trattamento, con possibile vantaggio, nei fatti, per le attività esterne alle ZTL e per i centri commerciali. Un’operazione inspiegabile, perché frutto di un’Amministrazione di centrosinistra che dovrebbe accompagnare e agevolare proprio gli artigiani storici e in ogni caso le attività produttive più piccole”.
“Infine – conclude l’esponente del PD – ritengo che i provvedimenti siano contraddittori: se ci si preoccupa tanto della salute allora il transito dovrebbe essere vietato del tutto. E invece il transito è consentito a pagamento e dunque la salute non viene in alcun modo tutelata”.
Sulla propria pagina facebook interviene anche Massimo Merighi, presidente dell’associazione per la tutela dei diritti civili, Bispensiero, primo firmatario e promotore del ricorso.
“E’ stata depositata al CGA la memoria difensiva negli interessi di 14 ricorrenti rappresentativi dei circa 200 iscritti al ricorso al TAR che hanno già ottenuto l’ordinanza di sospensiva dal Tribunale adito. Nel frattempo sono intervenuti, ad adiuvandum, nel ricorso, sia Confartigianato che Confcommercio, estendendo la rappresentatività del ricorso anche a decine di migliaia di esercenti, danneggiati dai provvedimenti impugnati. Ora che si sono mobilitate anche le associazioni di categoria, il quadro è completo”.
“Palermo – sottolinea Merighi – è amministrata in maniera assolutista e senza alcun coinvolgimento partecipativo da parte di una Amministrazione che abusa del proprio potere discrezionale per imporre provvedimenti illegittimi e dannosi per la collettività. La novità, rispetto ai motivi del ricorso e alle contestazioni sollevate da Comune e AMAT contro l’ordinanza di sospensiva del TAR, alle quali abbiamo risposto puntualmente nella memoria, è la richiesta di improcedibilità del ricorso in appello del Comune, per non aver specificato singolarmente nel ricorso i relativi destinatari, quali controparti sul piano sostanziale, e dell’AMAT, per non aver alcun titolo per impugnare autonomamente l’ordinanza”.
“L’appello del Comune – prosegue Merighi – è stato, infatti, proposto ‘contro i sig.ri Merighi Massimo e c.ti, rappresentati e difesi dall’avv. Giovanni Scimone e dall’avv. Alessandro Dagnino ed elettivamente domiciliati presso lo studio del primo, in Palermo, via Nicolò Garzilli n. 4′ (cfr. appello Comune, pag. 1); identica formula è stata utilizzata nella relata di notifica. Ne consegue la palese improcedibilità del gravame dell’Ente locale, come si può leggere nella memoria che alleghiamo e pubblichiamo integralmente”.
“L’arroganza e l’autoreferenzialità dell’Amministrazione hanno le ore contate. Si attende fiduciosi il giudizio del CGA all’udienza del prossimo giovedì 26/05/2016, ringraziando l’Avv. Alessandro Dagnino, che ha redatto la memoria, e la consigliera comunale, Nadia Spallitta, che ha svolto un lavoro istruttorio definitivamente utile a sconfessare le bugie di Comune e AMAT. Un ottimo lavoro di squadra”.
Merighi (che ringrazia anche Marcello Robotti, secondo firmatario e presidente di Vivo Civile, copromotrice del ricorso insieme a Bispensiero, e Luigi Scarpello e Dina Zangla, del Comitato Salviamo il Cuore di Palermo, per il loro sempre prezioso e concreto sostegno) sulla propria pagina facebook, pubblica anche la memoria depositata al CGA (che potete leggere qui).
Sulla questione interviene anche Nunzio Reina, presidente di Confartigianato Palermo:
“Abbiamo ribadito più volte di non essere d’accordo con la ZTL così organizzata, ma non con il provvedimento in se stesso, se ridimensionato e pianificato insieme alle associazioni. L’assenza di dialogo con l’Amministrazione che non ci ha mai ricevuto, i costi non differenziati dei pass per chi ha una ditta nella zona eventualmente interessata e il coinvolgimento di un’area troppo vasta sono sempre stati i punti ritenuti critici da Confartigianato”.
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