Ciro Lomonte (Siciliani Liberi): “Con l’aumento dei tassi della BCE la Sicilia deve varare la propria moneta

12 febbraio 2022
  • L’unico politico siciliano che parla della possibile crisi legata a un aumento dei tassi da parte della BCE è il segretario del Movimento Siciliani Liberi, Ciro Lomonte. Gli altri pensano a poltrone e strapuntini
  • Il tentativo di Draghi di defilarsi
  • La “nuova moneta regionale” per la Sicilia

di Ciro Lomonte

L’unico politico siciliano che parla della possibile crisi legata a un aumento dei tassi da parte della BCE è il segretario del Movimento Siciliani Liberi, Ciro Lomonte

In un post su Facebook il segretario politico del Movimento Siciliani Liberi, Ciro Lomonte, scrive senza mezzi termini che l’Italia si trova in una situazione difficile, tale da far presagire la “fine ella Seconda e ultima Repubblica”. Nel post si racconta di uno scontro tra l’attuale PD, erede del PCI, che Lomonte definisce direttamente “PCI”. “A scontrarsi per l’elezione a capo dello Stato – scrive Lomonte – erano il PCI e l’ex banchiere centrale con terzo incomodo il magnate delle tv private più volte capo del governo” (ovviamente è Berlusconi).  “Ha vinto, come ampiamente prevedibile, il PCI. Puntuale, e fedele al ruolo svolto per decenni anche dal brillante padre, il presidente dell’Ars Giovanni Miccichè (Giovanni è il nome di Gianfranco Miccichè ndr) aveva chiesto e ottenuto di fare un’intervista al quotidiano del PCI proprio alla buvette della Camera durante le votazioni in pieno stallo. «Sergio deve restare. È un palermitano vero. E deve restare pure Draghi, Ci sono, da spendere subito, ‘i piccioli’ (sic) del Pnrr». In breve – scrive sempre Lomonte – il programma per i prossimi dieci anni di politica in Sicilia: alleanza ferrea col PCI. E co-gestione della spesa pubblica supplementare resa possibile agli occhi, per una volta ingenui, di Miccichè. La stessa identica politica di Lombardo: che ci teneva a farsi fotografare ed elogiare pubblicamente D’Alema ad ogni possibile occasione”.

Il tentativo di Draghi di defilarsi

“Purtroppo per Miccichè e il PCI, tuttavia – scrive sempre il segretario politico di Siciliani Liberi – chi controlla l’Italia sconfitta e occupata, ha deciso diversamente. Non ci sarà alcun ‘Pnrr’. Che infatti sarebbe dovuto partire lo scorso Luglio. Ci sarà al suo posto, il default sul debito pubblico. E, con esso, la fine della Repubblica”. Lomonte fa riferimento a quello che sta succedendo in Germania e a quello che potrebbe fare la BCE, la Banca Centrale Europea. “Tutto è pronto – scrive il segretario politico di Siciliani Liberi -. L’inflazione ormai fuori controllo costringerà fra pochi giorni la BCE a varare il primo aumento del tasso di sconto. Non sarà sufficiente, perché limitato allo 0.5%”. Se la BCE dovesse innalzare i tassi, per l’Italia sarebbero guai. Lomonte, attento osservatore dello scenario europeo, racconta che “ormai da giorni il tasso di rendimento dei Btp decennali è in crescita quasi verticale, ed è già a un passo dal 2%. Ricordiamo che il tasso è composto, e non semplice. Amplifica cioè i suoi effetti devastanti secondo una legge matematica di potenza. Su un debito pubblico ormai a un passo dai 3000 miliardi di euro, è facile comprendere che il Tesoro italiano ha di fronte poche settimane di solvibilità. Nel frattempo, il costo delle bollette di gas ed elettricità ha messo in ginocchio ciò che resta dopo 30 anni di austerità targata ‘euro’ dell’intero sistema produttivo italiano. L’ex banchiere centrale lo sa. E, infatti, ha dato ordine al suo ufficio stampa di iniziare a far circolare la notizia delle sue imminenti dimissioni (come potete leggere qui)”.

La “nuova moneta regionale” per la Sicilia

Lomonte ricorda i tanti Comuni italiani “sull’orlo del default”, “le strade distrutte e il turismo azzerato”. Davanti a un futuro incerto il segretario politico di Siciliani Liberi rilancia per la Sicilia “l’emissione di una sua moneta. Siciliani Liberi – conclude Lomonte – ha da tempo articolato il disegno di legge con il varo della nuova moneta regionale. Che allora si voleva fosse ‘complementare’ nella sua circolazione all’euro che ha distrutto l’economia siciliana ed italiana. Ma che ora, e a brevissimo, sarà una necessità immediata per salvare la società e l’economia della Sicilia”.

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti