- La nota del sindacato Sinalp
- Un solo bus per Palermo e Monreale!
- Basta con il Tram che ha ridotto i bus in circolazione. A Palermo servono bus elettrici come in tutte le città civili
La nota del sindacato Sinalp
Una nota del sindacato Sinalp accende i riflettori su una brutta storia avvenuta nei giorni scorso a Palermo. E’ la storia di un autista dell’Amat – l’Azienda per il trasporto pubblico delle persone – che è stato aggredito da alcuni passeggeri. I fatti sono avvenuti nel bus che collega Palermo con Monreale. “A quanto pare – si legge nella nota del Sinalp – questo vile agire ultimamente si è ripetuto più volte su questa linea che collega le due città. Come sindacato esprimiamo la piena solidarietà al lavoratore vilmente aggredito e mettiamo a sua disposizione il nostro ufficio legale. Queste azioni sono la certificazione di un degrado dilagante che sta distruggendo una città bellissima come Palermo. Questi imbecilli che ritengono far valere le loro ragioni aggredendo, minacciando ed intimorendo chi sta svolgendo il proprio lavoro, vanno fermati; anche con condanne esemplari affinché si metta un freno a questo degrado. Quanto è accaduto va addebitato a tutti coloro i quali hanno amministrato questa città con superficialità, senza far rispettare le regole e senza investire nel tessuto economico facendola crescere e creando opportunità di lavoro e riscatto sociale. Chi amministra la città ha il dovere di creare opportunità di lavoro ed ha il dovere di far funzionare al meglio le infrastrutture dei servizi per i cittadini. Chi si nasconde dietro dichiarazioni di resa, come scusanti per il mal funzionamento di un servizio, ma pretende di rimanere sempre attaccato ai posti di comando è il primo responsabile del degrado sociale della città. Il Segretario Regionale del Sinalp, Andrea Monteleone invita i lavoratori a denunciare tutti quegli atti vigliacchi e violenti che subiscono giornalmente da imbecilli che ritengono loro diritto usare violenza per difendere le loro ragioni”.
Un solo bus per Palermo e Monreale!
Senza nulla togliere all’intervento del Sinalp, sottolineando che la violenza va sempre respinta, manifestando solidarietà all’autista oggetto dell’aggressione, va anche osservato che il servizio fornito dall’Amat è carente, come segnala il consigliere comunale della Lega, Igor Gelarda: “Sono scene che a Palermo purtroppo abbiano già visto, ma che non vorremmo mai più vedere”, dice Gelarda. Che definisce “incredibile è il fatto che vi sia una sola vettura per la linea 389 che collega Palermo con Monreale, una delle mete turistiche italiane importanti. Ciò è frutto di tagli al trasporto pubblico che ha penalizzato e penalizza anche economicamente la nostra città. Solidarietà dunque all’autista che è stato aggredito, che abbiamo appreso presti servizio con onore da oltre 35 anni alla Amat, mentre speriamo che gli autori dell’aggressione vengano individuati al più presto e denunciati. Chiediamo all’azienda palermitana di trasporto pubblico di raddoppiare immediatamente il numero dei bus per la linea 389 e di inserire anche dei vigilantes, non solo per la sicurezza degli autisti, ma anche per quella dei passeggeri, viste le segnalazioni che affermano che la stessa linea è ‘frequentata’ da borseggiatori che ‘operano’ molto spesso, al fine di tutelare, oltre che i nostri cittadini, l’abbondante presenza di turisti”.
Basta con il Tram che ha ridotto i bus in circolazione. A Palermo servono bus elettrici come in tutte le città civili
Tutto giusto. Corrette le considerazioni del Sinalp e di Gelarda. Ci permettiamo di aggiungere un elemento che non ci sembra secondario: ovvero il fatto che l’Amat, da quando ha iniziato a gestire il Tram ha ridotto il servizio bus. Così, per tenere in piedi un Tram che per molte ore del giorno gira vuoto si penalizzano i cittadini che sono costretti a prendere il bus dell’Amat per spostarsi in città. Scriviamo non a caso “sono costretti”, perché soprattutto coloro i quali vivono nelle periferie e non hanno a disposizione altri mezzi di trasporto sono costretti ad aspettare il bus talvolta per un tempo inaccettabile per una città civile. Non solo. Siccome i bus, in certe line, sono pochi – emblematico un solo bus per collegare Palermo con Monreale – spesso c’è anche affollamento. e questo in tempo di pandemia non va. Però nessuno ha il coraggio di iniziare una battaglia di civiltà per porre fine a questa farsa del Tram e dotare Palermo di bus elettrici come si fa nelle città civili. Invece a Palermo andiamo dietro ai grandi appalti del Tram. E’ così o no?
Foto tratta da Mobilita Palermo.org
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