- Grande impegno dell’Associazione Comitati Civici di Palermo che sostiene in questa battaglia di civiltà gli abitanti di questo angolo di Palermo abbandonati da Comune, dalla Circoscrizione e da tutte le altre ‘autorità’
- Una vergogna senza fine che dà il segno del degrado del capoluogo siciliano: un degrado degno della politica in tutte le sue espressioni
Grande impegno dell’Associazione Comitati Civici di Palermo che sostiene in questa battaglia di civiltà gli abitanti di questo angolo di Palermo abbandonati da Comune, dalla Circoscrizione e da tutte le altre ‘autorità’
Non sappiamo più quanti articoli abbiamo scritto su Piazza della Pace, la zona di Palermo dove, da cinque anni, la merda dal sottosuolo sale in superficie insieme con l’acqua. Avete letto bene: la merda, due consonanti e due vocali. Da quelle parti, come ha raccontato il presidente dell’Associazione Comitati Civici di Palermo, Giovanni Moncada: “Da oltre cinque anni i residenti di piazza della Pace vivono in una situazione di estremo disagio. Un torrente di acqua mista a liquami invade permanentemente scantinati e ingressi delle abitazioni, riversandosi fin sulla via Francesco Crispi. Sono evidenti i pericoli sia per la salute di chi è costretto a camminare fra immonde pozzanghere (nella zona si trovano ben due plessi scolastici), sia per la stabilità degli edifici, le cui fondamenta sono minacciate dal perenne ristagno di liquidi nauseabondi. La causa sarebbe da attribuire ai lavori per l’Anello ferroviario, che avrebbero danneggiato il tubo che convoglia le acque provenienti da una falda acquifera intercettata anni fa, quando fu costruito il sottopassaggio di piazza XIII Vittime, e convogliate verso il mare. Le parti in causa sono: RFI, Amap, la Protezione Civile, l’Edilizia Pubblica, che devono individuare soluzioni che consentano di riportare alla normalità una situazione veramente paradossale. Ma si discute da un lustro, senza avere fino ad oggi concluso nulla. Gli interventi si limitano al pompaggio dell’acqua con idrovore, che forse limitano i danni ma lasciano irrisolto il gravissimo problema” (qui per esteso il nostro articolo del 23 Novembre scorso). Sulla vicenda è intervenuta anche l’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo (ASP). Ma la merda mista ad acqua lì è e lì rimane, in bilico tra Eraclito (tutto scorre) e Parmenide (nulla diviene, ma tutto è). inutile chiedere notizie al Comune di Palermo e alla Circoscrizione di competenza: non hanno fatto alcunché e continuano di questo passo.
Una vergogna senza fine che dà il segno del degrado del capoluogo siciliano: un degrado degno della politica in tutte le sue espressioni
Così abbiamo deciso di cominciare una serie di approfondimenti su questa vicenda. Per un motivo semplice: perché non ci sembra degno di una città civile che le persone che vivono in questa piazza debbano continuare a sopportare questa vergogna. Perché non ci sembra degno di una città civile che nessuna autorità – a parte la ASP che ha lanciato un allarme sanitario – sia intervenuta dopo cinque anni, quasi che sia normale che la piazza della quinta città d’Italia debba essere invasa dalla merda. Perché non ci sembra degno di una città civile che le persone che vivono da queste parti ogni giorno, quando entrano nelle rispettive abitazioni, debbano lavare le scarpe per non portare in casa ciò che possiamo immaginare. Perché non ci sembra degno di una città civile che le automobili che ogni giorno passano da questa piazza – che lo ricordiamo si trova a due passi da via Crispi – contribuiscono, ovviamente senza volerlo ma subendo questa vergogna, a ‘espandere’ nel circondario la delizia che ‘sgorga’ dal sottosuolo. Perché non ci sembra degno di una città civile che gli studenti e i docenti di una scuola che si trova a qualche centinaio di metri dal punto dove la merda e l’acque emergono dagli ‘inferi’ siano costretti a convivere con questa vergogna.
Oggi cominciamo il nostro ‘viaggio’ della ‘Palermo con un VIDEO curato dall’Associazione Comitati Civici di Palermo.
Foto di prima pagina tratta da GeosNews
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