La deputata Bernadette Grasso non usa eufemismi: “L’assessore Nicolò Marino aveva un disegno preciso, stava cercando di ripulire il settore e di farlo funzionare. Vania Contrafatto non ha nessuna competenza e non sta facendo niente”
Bernadette Grasso si mette nei guai. La deputata di Cantiere Popolare – Forza Italia, nonché sindaco di Capri Leone (in provincia di Messina), oggi in Aula, senza giri di parole, ha definito “stupida” la norma voluta dall’assessore all’Energia e ai Rifiuti, Vania Contrafatto che mirava ad introdurre un nuovo balzello a carico dei Comuni che non riescono a raggiungere il 65% di raccolta differenziata. L’aveva chiamata ‘ecotassa’, Roma l’ha bocciata senza pietà.
La cosa, come ci ha raccontato il nostro Satyrus, ha suscitato l’ira dell’Accademia dei Nobel, che ha accusato il Governo nazionale di non comprendere il genio della Contrafatto e ha minacciato di portarsi a Stoccolma lei, il padre di Davide Faraone (stella cometa del suo assessorato) e lo stesso sottosegretario.
Forse questa notizia non era giunta alla deputata Grasso che oggi a Sala d’Ercole ha, addirittura, usato quell’aggettivo per definire una idea di super Vania. Chi avverte Bernadette Grasso che così facendo si è inimicata pure gli scienziati di Stoccolma?
Scherzi a parte, la deputata, parlando con i Nuovi Vespri.it, ha motivato la sua definizione in maniera articolata: “Lo sapevamo che quella norma non sarebbe mai passata al vaglio di Roma perché in campo di tributi e di Ambiente non possiamo fare di testa nostra. Incaponirsi ad approvarla è stata solo una perdita di tempo che ha gettato fumo negli occhi di chi ci ha voluto credere. Ancora peggio, quella norma avrebbe appesantito i Comuni e non avrebbe risolto un bel nulla”.
La situazione dei Comuni, da sindaco, Bernadette Grasso la conosce bene: “Ma lei lo sa che non hanno un euro per fare le isole ecologiche e che umido e differenziata vanno nella stessa discarica? Ma di che parliamo? L’assessore Contrafatto naviga a vista e non ha nessuna competenza, non sta risolvendo un bel niente”.
Il nostro pensiero vola a Nicolò Marino, l’assessore che ha preceduto Vania Contrafatto, quello fatto fuori dalla giunta perché si era messo in testa di farla finita con le discariche private e con lo strapotere di Confindustria Sicilia, per intenderci. Chiediamo all’onorevole Grasso, chi, a suo parere, è meglio tra i due:
“Senza dubbio l’assessore Marino. Lui aveva un disegno, stava cercando di ripulire il settore e di farlo funzionare. Cento volte meglio della Contrafatto che non sta facendo niente mentre la situzione nei Comuni è diventata insostenibile”.
E chi glielo dice ora a super Vania?
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