Covid in Sicilia come in un romanzo di Joice: Comuni in zona gialla, anzi arancione, scuole aperte, no chiuse, no aperte, sindaci sì anzi no, TAR sì…

15 gennaio 2022
  • Adesso per favore non ci venite a raccontare che in Sicilia tra gestione del Covid e delle scuole c’ confusione, smettiamola di fare i disfattisti e riflettiamo sulla grande letteratura del ‘900!
  • L’unica cosa chiara nella gestione del Covid in Sicilia, infatti, è che la Microbiologia ormai è superata dagli eventi e si procede guidati da un flusso di coscienza come nei romanzi di James Joice

Adesso per favore non ci venite a raccontare che in Sicilia tra gestione del Covid e delle scuole c’ confusione, smettiamola di fare i disfattisti e riflettiamo sulla grande letteratura del ‘900!

Possiamo affermare che in Sicilia tra Covid che impazza e scuole scuole che aprono e chiudono non si capisce più niente? Fino a ieri i Comuni siciliani in zona arancione erano 138, con la possibilità per i sindaci di chiudere le scuole. Ma ieri il Governo regionale di Nello Musumeci ha deciso di porre in zona arancione altri 14 Comuni della nostra Isola. Così i Comuni in zona arancione dovrebbero essere diventati 252. Invece su altri giornali leggiamo che i Comuni della Sicilia in zona arancione sono diventati 149. In effetti anche il comunicato della Regione siciliana di ieri sera dà 149 Comuni in zona arancione: “Altri quattordici Comuni siciliani in zona arancione – leggiamo nel comunicato della Regione siciliana – da Domenica 16 sino a Mercoledì 26 Gennaio (compreso). Lo dispone l’ordinanza appena firmata dal presidente della Regione, Nello Musumeci, su proposta del dipartimento regionale Asoe, per contenere i contagi da Coronavirus. Le misure restrittive anti Covid saranno in vigore nei seguenti territori: Licata nell’Agrigentino; Mazzarino, Niscemi, Mussomeli, Riesi, San Cataldo e Vallelunga Pratameno nel Nisseno; Borgetto, San Cipirello, Trappeto, Blufi, Petralia Soprana, Altofonte e Villabate, nel Palermitano. Salgono così a 149 i Comuni per i quali è attualmente disposta la zona arancione”. Che dire? Che sicuramente ieri abbiamo sbagliato noi a contare e ne abbiamo messo 3 in più. Vabbé, con la confusione che c’è può capitare.

L’unica cosa chiara nella gestione del Covid in Sicilia, infatti, è che la Microbiologia ormai è superata dagli eventi e si procede guidati da un flusso di coscienza come nei romanzi di James Joice  

Ricordiamo che, in zona arancione, serve il Super Green pass per accedere nei ristoranti, nelle piscine, nelle palestre. E anche per partecipare a feste e cerimonie varie. Idem per accedere nei centri culturali e ricreativi, anche se si è all’aperto. E Super Green Pass per accedere anche nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (a quanto pare la confusione degli altri giorni nei centri commerciali non fa aumentare i contagi: hanno fatto un accordo con il virus? chissà). Ovviamente chi non si è fatto iniettare il vaccino anti-Covid delle multinazionali farmaceutiche che oggi governano mezzo mondo non può lasciare dal proprio Comune di residenza, se on per motivi di necessità. Per il resto la Sicilia resta in zona gialla e riapre le scuole. Non ci chiedete perché nei ristoranti ci vuole il Green pass e nelle scuole no perché non riusciamo a capirlo: sono i misteri di una gestione dove la Microbiologia è andata a farsi benedire… Pe riaprire le scuole siciliane c’è stata una sorta di gara tra il Governo regionale e il TAR Sicilia. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia ha sospeso le ordinanze di chiusura delle scuole dei Comuni di Palermo, Messina e Agrigento. Motivo: la Corte Costituzionale ha stabilito che la competenza sulle scuole è dello Stato. in Sicilia non è proprio così, ma tanto che importa? Con il caos che c’è ci mettiamo a discettare delle competenze previste dallo Statuto siciliano? L’unica cosa che conta in questa fase è che li organi regionali – in questo caso l’Ufficio scolastico regionale – hanno stabilito che si può andare a scuola. Vedremo che succederà nei prossimi giorni.

Foto tratta da SoloLibri.net 

 

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