In particolare, i militari di Sant’Agata di Militello, Patti e Capo d’Orlando, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Patti, hanno individuato la condotta illecita di otto persone i quali, con azioni tra loro del tutto analoghe, avevano generato direttamente dai rispettivi cassetti fiscali, sul Portale dell’Agenzia delle Entrate, crediti inesistenti a seguito di asseriti lavori di ristrutturazione edilizia (“Bonus Facciate”, “Sismabonus” e “Bonus ristrutturazione”) su immobili inesistenti o di proprietà di ignari soggetti.
Ciò ha consentito agli indagati di accedere al “Bonus Edilizio” che poteva essere utilizzato, alternativamente, mediante lo sconto in fattura o la cessione del credito di imposta ad altri soggetti, strada quest’ultima prescelta dagli indagati allo scopo di conseguire la rapida liquidazione delle somme.
Infatti, i fittizi crediti generati sono stati oggetto di plurime cessioni a Poste Italiane, con i corrispettivi della cessione accreditati su conti correnti appositamente accesi e successivamente trasferiti all’estero, in brevissimo tempo e in maniera frazionata su conti correnti accesi in Lituania, Estonia, Belgio e Regno Unito attraverso l’utilizzo di società che forniscono il servizio di Iban Virtuali, in modo da ostacolarne la tracciabilità. Per tale motivo l’accusa è di autoriciclaggio.
– Foto: ufficio stampa Guardia di Finanza –
(ITALPRESS).
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