Un altro aspetto da considerare è la crescente digitalizzazione dei contenuti televisivi, che rende necessaria una connessione stabile per poter fruire di servizi on-demand e interattivi. Tuttavia, mentre nelle città la fibra ottica sta diventando la norma, nelle aree periferiche molte famiglie devono ancora fare affidamento su connessioni lente e instabili. Il satellite, in questo contesto, diventa uno strumento essenziale non solo per la ricezione dei canali televisivi, ma anche per garantire un accesso adeguato a internet, grazie alla possibilità di fornire connessioni satellitari a banda larga. Nonostante i progressi tecnologici e le iniziative volte a ridurre il digital divide, i dati dell’Autorità per le Comunicazioni confermano che il divario digitale continua a rappresentare un ostacolo significativo per molte famiglie italiane. La mancanza di infrastrutture adeguate penalizza non solo l’accesso ai servizi digitali, ma anche la fruizione di contenuti culturali e informativi fondamentali per l’inclusione sociale e il diritto all’informazione. In conclusione, il satellite si conferma una soluzione essenziale per garantire una televisione accessibile a tutti, indipendentemente dalla posizione geografica o dalla disponibilità di una connessione internet stabile. Investire in tecnologie satellitari e promuovere l’adozione di soluzioni ibride che combinino satellite e connessioni terrestri potrebbe rappresentare la chiave per una vera inclusione digitale e per un’Italia davvero connessa.
– foto ufficio stampa ICN Group per Tivusat –
(ITALPRESS).
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