L’ex capogruppo di FdI rilancia dunque l’idea di Meloni di un vertice unitario Ue-Usa e spiega che quando la premier parla di allargare il tavolo ad altri alleati, “non lo fa riferendosi all’Ucraina, ma a paesi fuori dall’Unione come il Regno Unito”.
“L’appello di Meloni – sottolinea – non è per sgattaiolare dal sostegno a Kiev. E’ stata chiarissima alla Cpac. Il centrodestra italiano è sempre stato netto”. Tranne la Lega “hanno sempre votato gli aiuti all’Ucraina, semmai è l’opposizione che non riesce nemmeno a organizzare una piazza insieme”. E gli attacchi di Salvini a von der Leyen? “Lui è all’opposizione, in Ue”.
Per quanto riguarda i dazi, per il ministro “bisogna evitare un’escalation che porti a una guerra commerciale, che non interessa nemmeno a Trump. Perchè dazi esasperati poi possono portare problemi d’inflazione negli Usa”. l’Unione europea deve “farsi trovare pronta, senza un approccio muro contro muro”, sottolinea Foti, anche perchè molti dei ragionamenti del presidente americano poi, aggiunge, “sono legati al fatto che serve da parte dell’Europa un impegno serio sulla difesa, su cui l’Ue oggi non sta al passo”. Foti critica anche il piano di Macron di truppe solo europee in Ucraina: “Prima ho letto l’ipotesi di 30 mila, poi 100 mila, poi 200 mila… Mi pare siano cifre un pò confuse. E poi oggi dove li mandiamo? In guerra? Ancora si deve arrivare a una pace. Anche in quel caso, comunque, noi ci saremmo solo in una missione Onu”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).
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