“Tuttavia – aggiunge – i servizi, le regole, gli equilibri raggiunti, non sono garantiti in astratto, ma necessitano di continuo adeguamento e rafforzamento rispetto ai mutamenti delle domande che provengono dalla società, allo scopo di assicurare ai diritti il loro irrinunciabile carattere universalistico.
L’impegno di ricerca e di proposta che si assume il Think Tank “Welfare, Italia”, con la redazione del Rapporto annuale, è, sotto questo profilo, apprezzabile”.
“Viviamo – aggiunge – trasformazioni profonde che incidono sulle strutture e sulla stessa sostenibilità del sistema di Welfare.
Non possiamo consentire che tornino divari territoriali, generazionali e sociali, così in campo sanitario, così nelle altre dinamiche di integrazione sociale.
Innovazione e progettualità debbono caratterizzare questo impegno, per dare attuazione, nel tempo, all’indirizzo costituzionale che pone al centro la persona e che assicura adeguata protezione sociale nel segno del diritto eguale, per chi si trova nel bisogno.
Una sfida, questa, che riguarda l’intera Europa, per l’interconnessione che caratterizza le società dei 27 Paesi dell’Unione.
Il Welfare moderno, oltre a essere protezione, sicurezza e diritto, è sempre più una componente rilevante dell’identità di un Paese e del patrimonio di valori di coesione, di solidarietà, di cultura che caratterizza il Continente.
Grato dell’impulso che verrà dal Welfare Italia Forum, formulo ai partecipanti il più cordiale augurio di buon lavoro”.
-foto Quirinale –
(ITALPRESS).
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