“Oggi, più che mai, se noi non vogliamo rischiare che siano irrimediabilmente compromesse pace e stabilità, abbiamo bisogno, anche nei rapporti economici e commerciali, di una strategia che sia sempre più condivisa, che sia basata su decisioni che non ci danneggino l’un l’altro e che seguano alcuni principi di base, tra questi sicuramente promuovere la capacità di competere rendendo le nostre economie e le catene di produzione e di approvvigionamento più resilienti agli shock, più diversificate, in grado di generare innovazioni tecnologiche senza che si perda capacità manifatturiera. L’impresa italiana in Cina, come sapete, continua a fare la sua parte. Gli investimenti cinesi in Italia – ha ricordato – sono oggi circa un terzo di quelli italiani in Cina, è un divario che ci piacerebbe colmare nel modo giusto e colmarlo rappresenta dal mio punto di vista un’ottima occasione per noi. L’Italia chiaramente rimane disponibile ad ascoltare chi vuole produrre, investire, condividere nuovi spazi industriali, creare occupazione e ricchezza, proprio come finora hanno sempre fatto i nostri imprenditori all’estero. Il legame tra imprese, risorse umane e territori, è da sempre la chiave del nostro successo. Oggi stiamo lavorando per garantire che l’Italia sia sempre più una destinazione competitiva, equa, attraente per le imprese globali e il Memorandum di collaborazione industriale che abbiamo sottoscritto è un passo assolutamente significativo in questa direzione. Credo che Italia e Cina abbiano ancora molta strada da fare insieme e penso che tocca a noi lastricarne il percorso, con determinazione, con concretezza, e con rispetto reciproco”, ha concluso Meloni.
(ITALPRESS).
– Foto: Palazzo Chigi –
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