“Al di là delle doverose rievocazioni, il modo per ricordare degnamente” i martiri “è quello di respingere e isolare i predicatori d’odio, gli operatori di mistificazione, i seminatori di discordia”, ha aggiunto. Per il capo dello Stato “l’intento degli attentatori era chiaro: punire e terrorizzare chi manifestava contro il neofascismo e in favore della democrazia”. Ma “complici e collusi, strateghi di morte, non rappresentano lo Stato, ma una gravissima minaccia contro la Repubblica. Hanno tradito l’Italia. Hanno tramato nell’ombra contro il loro popolo e il loro Paese”, ha sottolineato. “Gli ideatori, gli esecutori, i complici di quella strage volevano riportare il tempo indietro: a una stagione oscura, segnata dall’arbitrio della violenza, dalla sopraffazione, sfociata nella guerra. In Italia – ha osservato Mattarella – c’era chi tramava e complottava per instaurare un nuovo regime autoritario. Contro la Repubblica, nata dalla Resistenza, che aveva indicato le sue ragioni fondanti nella democrazia, nella libertà, nel pluralismo, nella solidarietà, principi scolpiti nella Carta Costituzionale”.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Quirinale –
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