- Il ciclo di incontri è organizzato da cittadini senza alcun intervento pubblico o di sponsor
Durante gli incontri si esibiscono scrittori, poeti, pittori, scultori, fotografi musicisti di ogni genere
Domani ennesimo incontro del gruppo di lettura “Incontriamoci in Biblioteca”, un gruppo che da anni, mensilmente, tenta una lettura della realtà attraverso la cultura, le arti e la musica. “Proponiamo scrittori, poeti, pittori, scultori, fotografi musicisti di ogni genere, ma anche racconti di cammini, pillole di filosofia, esperienze vissute”, afferma Gianfranco Cammarata, scrittore sancataldese, uno dei conduttori del gruppo. “A me piace parlare di Teatro e di Cinema “, aggiunge Elio Cirrito, attore, altro conduttore del gruppo. E agli ospiti si aggiungono le voci dei partecipanti: “Non c’è un pubblico, si può dire, ma una comunità che partecipa al rito, principalmente guidato dagli ospiti, ma con la libera possibilità di aggiungere proprie letture, proprie composizioni, propri pensieri”. Il gruppo ha, ormai, una risonanza territoriale vasta. Domani, a mero esempio, parteciperanno due scrittori nisseni, una pittrice di Mussomeli e un pianista riesino. “E non ci limitiamo agli incontri mensili – sottolinea ancora Cammarata -. Nei mesi scorsi abbiamo organizzato anche una ‘tre giornate storiche’ e una ‘due giornate archeologiche’, mentre stiamo già pensando a un ciclo per ‘L’elogio della diversità'”. Chiediamo: usufruite di finanziamenti, per esempio sponsor? “Per quanto possa apparire incredibile – risponde Cammarata – non abbiamo alcun finanziamento pubblico, né sponsor. Nella sala dove proponiamo gli incontri c’è un pianoforte pubblico, trasportato lì con i soldi dei cittadini. C’è un maxi schermo donato da un cittadino mecenate. C’è internet, perché noi lo abbiamo messo in funzione. E, soprattutto, c’è quella grande fetta di bella gente che viene a proporre le proprie ricchezze in modo gratuito, senza chieder nulla, senza aver alcun rimborso. Un esercito di artisti e cultori cui semplicemente offriamo un palcoscenico ideale e dai quali riceviamo autentici tesori. Ci sentiamo come degli archeologi che scoprono ricchezze nascoste nel territorio, mentre in altre circostanze proponiamo tesori conosciuti, anche a livello internazionale.”
Foto tratta da Comune di San Cataldo
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