“La cosiddetta ‘globalizzazione’ non esiste. Affermazione provocatoria ed apparentemente demenziale, ma mi spiegherò subito. La globalizzazione è un concetto, ed i concetti sono reti per ‘pescare’ la realtà. In quanto concetto non filosofico, ma scientifico (cioè delle scienze sociali), la globalizzazione si candida a capire, raffigurare, rispecchiare il mondo reale, che è in questo caso una sorta di ‘totalità’ di rapporti economici, politici e culturali che si dichiara appunto siano ormai ‘globalizzati’. Ma è veramente così? Non lo credo. La ‘globalizzazione’ è in realtà un’autorappresentazione, ad un tempo apologetica e prescrittiva, delle oligarchie dominanti (non solo economiche) dell’imperialismo USA e dei suoi principali alleati (in primo luogo il sionismo assassino del popolo palestinese). Questa autorappresentazione apologetica e prescrittiva ricopre un ruolo analogo a quello ricoperto un secolo e mezzo fa dal cosiddetto ‘libero scambio’ dell’imperialismo inglese dalla fine del Settecento all’inizio del Novecento. Nei due casi una vera e propria prescrizione imperialistica viene fatta passare per una descrizione neutrale ed accurata della realtà”.
Costanzo Preve, filosofo e politico italiano
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