Guerra in Ucraina: sempre più probabili gli attacchi alle centrali nucleari. Il messaggio lanciato da Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, che leggiamo su un canale Telegram è piuttosto chiaro: se verrà confermato un tentativo di attacco, da parte di missili della NATO, alla centrale nucleare di Smolensk (foto sopra tratta da Wikipedia) Medvedev dice che sarà necessario “considerare lo scenario di un attacco russo simultaneo alla centrale nucleare dell’Ucraina meridionale, alla centrale nucleare di Rovno e alla centrale nucleare di Khmelnitsky, nonché agli impianti nucleari nell’Europa orientale. Non c’è niente di cui vergognarsi”. Per la cronaca, la centrale nucleare di Smolensk, leggiamo su Wikipedia, si trova “presso la città di Desnogorsk nell’oblast di Smolensk, è il secondo impianto del sito, affiancato all’impianto di Smolensk 2. L’impianto sarà composto da 3 reattori per circa 2775MW di potenza di tipologia RBMK. L’impianto è poi composto di un quarto reattore RBMK non finito e di due reattori programmati di tipologia PWR mai iniziati per un totale di 3825MW”. Che succederebbe in Europa se dovessero essere attaccate – e quindi bombardate – tutte queste centrali nucleari e gli impianti nucleari nell’Europa orientale? E’ importante precisare fin da ora che, in caso di problemi nucleari in Europa, l’Unione europea non accampi scuse, perché è dentro l’attuale guerra in Ucraina fino al collo per seguire la follia degli Stati Uniti d’America che si illudono di difendere l’attacco della Cina all’area del dollaro e, in generale, alla follia demenziale della globalizzazione economica. Il Governo italiano e, in generale, i politici italiani hanno idea di quello che potrebbe succedere?
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