Da dove arrivano i 500 mila militari che gli ucraini stanno utilizzando nella controffensiva contro la Russia? Attacchi alle centrali nucleari?

3 luglio 2023
  • Sono 500 mila o sono meno i militari ucraini e occidentali impegnati nella controffensiva? Si parla con insistenza di un imminente attacco a una o più centrali nucleari per seminare il caos. Da parte di chi? Forse da parte di chi sta perdendo la guerra, cioè ucraini e occidentali 
  • I ‘numeri’, in questa maledetta guerra, non tornano

Sono 500 mila o sono meno i militari ucraini e occidentali impegnati nella controffensiva? Si parla con insistenza di un imminente attacco a una o più centrali nucleari per seminare il caos. Da parte di chi? Forse da parte di chi sta perdendo la guerra, cioè ucraini e occidentali 

Le cronache della controffensiva degli ucraini, o meglio, degli occidentali contro la Russia registra, fino ad oggi, un buco nell’acqua. Ucraini e occidentali attaccano, anzi, per essere precisi, provano ad attaccare, forti anche di una superiorità numerica. Ma vanno regolarmente a sbattere contro la difesa russa. In genere, si sa, chi attacca è quasi sempre svantaggiato rispetto a chi si difende. Ma in questo caso la controffensiva è un vero e proprio fallimento. Avrebbe dovuto iniziare a Marzo, poi è stata rinviata ad Aprile. E’ iniziata a Maggio ma è subito abortita. Ucraini e occidentali ci hanno riprovato a Giugno ma è stato un altro fallimento. Finalmente a Luglio, con un grande dispiegamento di uomini e mezzi, la controffensiva di ucraini e occidentali ha cominciato a sortire qualche effetto. Piccole porzioni di territorio sono state tolte ai russi. Ma a che prezzo? Da quello che si sa, più che di un’avanzata di ucraini e occidentali, si tratta di un lento ritiro dei russi, che lasciano ai propri nemici zone distrutte e, soprattutto, piene di mine. Il risultato è che la controffensiva ucraina e occidentale procede con grandi perdite di uomini e di mezzi. Non solo. Mentre ucraini e occidentali conquistano piccole aree di territorio pagando prezzi elevatissimi, con grandi perdite di militari e mezzi, i russi contrattaccano in altre parti dell’Ucraina, seminando il terrore con bombardamenti senza fine. C’è chi scrive che la controffensiva è a un punto morto. Questo è vero solo in parte. Perché se è vero che ucraini e occidentali conquistano piccole porzioni di territori a costi elevatissimi, è anche vero che in altre parti dell’Ucraina i bombardamenti russi, come già ricordato, non danno tregua. Tanto che si parla di una possibile risposta ‘sporca’ da parte di chi sta perdendo la guerra: ovvero un attacco, da parte di ucraini e occidentali, ad una centrale nucleare, scaricando la responsabilità sulla Russia. In questo caso, dovrebbero essere i mezzi di informazione occidentali a diffondere notizie non vere. Sarà così? Fino ad oggi la disinformazione ha funzionato così: si sa benissimo che certi atti sono stati compiuti dagli occidentali ma i mezzi di informazione occidentali usano la formula “Scambio di accuse sulle responsabilità tra russi e ucraini”. Si chiamano tecniche di disinformazione. Di vero c’è che sia in alcune aree dell’Ucraina, sia in Polonia i cittadini sarebbero stati allertati per prepararsi alle conseguenze di una possibile esplosione di una o più centrali nucleari.

 

I ‘numeri’, in questa maledetta guerra, non tornano

Il possibile attacco a una o più centrali nucleari non sembrerebbe imminente. Per ora ucraini e occidentali dovrebbero proseguire nella fino ad oggi fallimentare controffensiva. Qua e là leggiamo che i russi, in questo momento, avrebbero schierato 150 mila militari per frenare e far pesare a ucraini e occidentali l’avanzata verso i territori ucraini conquistati dai russi. E’ un numero di militari elevato, ma volendo ci sta. Si sa che, di solito, chi attacca con una controffensiva deve mettere in campo non soltanto tanti mezzi militari (che ci sono e vengono forniti in abbondanza da tutto l’Occidente all’Ucraina), ma anche tanti uomini. Ebbene, sembrerebbe, da quello che si legge qua e là, che ucraini e occidentali, in questa fase, avrebbero schierato circa 500 mila soldati. In questo caso il numero di militari messi in campo non è elevato ma elevatissimo! A questo punto una domanda è d’obbligo: considerato che nell’attuale controffensiva le perdite di militari, da parte di ucraini e occidentali, sono state ingenti, come hanno fatto gli stessi ucraini e occidentali a reperire 500 mila soldati? Sappiamo che in questa maledetta guerra sia i russi, sia gli ucraini e gli occidentali hanno messo in campo i mercenari. Nel caso dei russi basta ricordare l’armata Wagner di Prigozhin, i cui militari, dopo il tentato e fallito golpe, sono passati, armi e bagagli, nell’esercito russo. Non si capisce, invece, chi sono e, soprattutto, quanti sono e da dove arrivano, i mercenari schierati dall’Ucraina. Dubitiamo che, dopo un anno e mezzo di guerra gli ucraini abbiano ancora tanti militari a disposizione. Però dubitiamo, anche, che con l’Ucraina siano schierati tanti mercenari. Per un motivo semplice: perché i mercenari, anche se ben pagati, non si arruolano on una guerra dove le probabilità di lasciarci la vita sono elevate. Insomma, i conti non tornano. Forse i militari ucraini e occidentali non sono 500 mila; e forse anche i militari impegnati nella difesa dai russi sono meno di 150 mila. Fa riflettere una dichiarazione rilasciata dal presidente dell’Ungheria, Viktor Orban: “Una cosa è chiara: noi ungheresi… non daremo più soldi all’Ucraina finché non ci diranno dove sono finiti circa 70 miliardi di euro”. Orban fa riferimento ai fondi che l’Unione europea ha erogato all’Ucraina.

Foto tratta da Il Riformista 

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