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La Francia in rivolta verso una nuova presa della Bastiglia? Il 14 Luglio si avvicina…/ MATTINALE 949

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  • I francesi non sono come gli altri popoli europei che, come pecore, vanno dietro ai finti partiti di sinistra per farsi ‘incaprettare’ dai liberisti-globalisti. In Francia c’è una sinistra seria e, con molta probabilità, da qui al 14 Luglio Macron verrà cacciato dall’Eliseo 
  • Con molta probabilità i comunicati dei sindacati di Polizia di queste ore – che di fatto hanno fatto salire la tensione sociale – non sono stati casuali ma fanno parte di una strategia rivoluzionaria

I francesi non sono come gli altri popoli europei che, come pecore, vanno dietro ai finti partiti di sinistra per farsi ‘incaprettare’ dai liberisti-globalisti. In Francia c’è una sinistra seria e, con molta probabilità, da qui al 14 Luglio Macron verrà cacciato dall’Eliseo 

Veramente ci vogliono fare credere che in Francia la rivoluzione popolare in contro il presidente Macron e i suoi tirapiedi sia legato solo all’uccisione di un diciassettenne? Di certo questo episodio di violenza da parte delle forze dell’ordine ha esasperato gli animi. Solo ciechi e i professionisti della disinformazione che va in scena nell’Unione europea e, in generale, nel cosiddetto Occidente industrializzato possono negare che la Francia è in fiamme da mesi. I francesi non sono come gli altri popoli europei, pronti a farsi massacrare dai criminali del liberismo e del globalismo economico. I francesi hanno cambiato il corso della storia occidentale proprio perché non accettano i prepotenti e le ingiustizia sociali. l’abbiamo scritto più volte e lo ribadiamo oggi: Macron verrà buttato fuori dall’Eliseo, è solo questione di tempo. Tutto, in Francia, oggi, spinge per una rivoluzione. Anche i sindacati di Polizia, che in queste ore hanno diramato un comunicato che, di fatto, rende ancora più infuocato il clima sociale: “E’ l’ora della battaglia”. A stretto giro di posta la replica della sinistra francese, che è vera sinistra sociale, molto diversa dai falliti del Partito Socialista Europeo (PSE) da anni al soldo dei liberisti e dei globalisti. La sinistra francese – che con molta probabilità sta dietro all’attuale rivolta popolare – replica a muso dure al sindacato di Polizia, parlando di “minaccia di sedizione” e “appello alla guerra civile”.

 

Con molta probabilità i comunicati dei sindacati di Polizia di queste ore – che di fatto hanno fatto salire la tensione sociale – non sono stati casuali ma fanno parte di una strategia rivoluzionaria

In effetti, non è sbagliato parlare di guerra civile. Il Fatto Quotidiano racconta che ieri, Sabato 1 Luglio, gli scontri non si sono fermati. “Il Ministro dell’Interno, Gérald Darmanin – leggiamo su Il Fatto Quotidiano – ha schierato un totale di 45mila poliziotti e gendarmi. Particolare attenzione a Marsiglia e Lione, le città dove le proteste stanno raggiungendo il livello più alto di violenza. A Lione è stato schierato il Crs 8, specializzato nella violenza urbana. L’età media delle persone fermate dalle forze dell’ordine durante gli ultimi disordini e le violenze in Francia è 17 anni, ha dichiarato sempre Darmanin, sottolineando – dopo che lo aveva fatto anche il Ministro della Giustizia – la giovane età dei partecipanti agli incidenti, tra cui figurano anche incendiari di 12-13 anni” (qui per esteso l’articolo de Il Fatto Quotidiano). Qualche giorno fa la collega Maria Pia Farinella, nella propria pagina Facebook, ha pubblicato una foto (che vedete a destra), dove è possibile vedere quanti sono e dove sono localizzati i focolai della rivolta in tutta la Francia. E’ chiaro che una rivolta così diffusa non può essere nata solo sull’onda dell’uccisione di un diciassettenne. Come al solito, l’Unione europea si conferma quello che è: una sommatoria informe di massoni, banchieri e affaristiche si fanno solo ‘i cazzi propri’ e disinformano i cittadini europei. Ma in Francia stanno andando a sbattere. Anche l’appello alla “battaglia”, da parte dei sindacati della Polizia francese, non è casuale. Non può essere escluso che si tratti di una strategia per mettere all’angolo Macron e la sua banda di banchieri. Tra i grandi sconfitti di queste ore, in Francia, ci sono anche le destre: soprattutto la destra di Marine le Pen, che ha consentito a Macron di tirare avanti in Parlamento dopo le rivolte contro l’infame legge ‘europeista’ sull’aumento dell’età pensionabile. Evidentemente Macron e la sua neo-sostenitrice, Marine le Pen, pensavano che anche i francesi, alla fine, si sarebbero comportati come gli italiani, accettando l’aumento dell’età pensionabile. Macron e Marine Le Pen si sono sbagliati. La rivolta in Francia è ripresa non soltanto a Parigi, a Lione e a Marsiglia ma in tante altre città piccole e grandi della Francia. Non è casuale che la rivolta sia esplosa tra la fine di Giugno e i primi giorni di Luglio. Ricordiamo che la presa della Bastiglia avvenne 14 luglio 1789. E il 14 Luglio si avvicina…

Foto tratta da Il Secolo d’Italia  

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