- La pugnalata alle spalle di Putin e della Russia non è riuscita. L’esercito russo è rimasto fedele al suo presidente e Prigožin, con intelligenza e lungimiranza si è ritirato evitando un inutile spargimento di sangue
- I media occidentali continuano a fare ridere con il solito ‘lecchinaggio’ ai Democratici americani che ormai va avanti dal 2016
- Situazione grave per l’Unione europea, che dovrà trovare 100 miliardi di euro per coprire i ‘buchi’ provocati dalla guerra in Ucraina. E poiché il sistema monetario europeo è a credito, pagheranno i cittadini europei. Verso le missioni del presidente USA Biden?
La pugnalata alle spalle di Putin e della Russia non è riuscita. L’esercito russo è rimasto fedele al suo presidente e Prigožin, con intelligenza e lungimiranza si è ritirato evitando un inutile spargimento di sangue
Lo spettro di una guerra civile in Russia che avrebbe spianato la strada a una vittoria dell’Occidente su Putin si infrange con la realtà. E la realtà dice che non c’è stato, tra le forze armate russe, alcun ammutinamento contro l’attuale Governo di questo Paese. L’esercito russo è rimasto compatto accanto al presidente Putin. Così al capo dell’armata Wagner, Evgenij Viktorovič Prigožin, imprenditore e oligarca russo, un tempo legato al presidente della Russia- complice l’efficace mediazione del presidente della Bielorussia, Aljaksandr Lukašėnka (o Lukashenko) – non è rimasta altro che la ritirata. Onorevole, certo, ma sempre ritirata. Anche Prigožin (o Prigozhin) ha dimostrato grande intelligenza: preso atto che i militari russi non lo hanno seguito (chi l’ha informato lo ha fatto in modo approssimativo?), ha evitato un’inutile guerra civile e ha deciso di fare macchina indietro. “Prigožin lascia Rostov-sul-Don, diretto in Bielorussia, dove godrà della protezione garantita dalla trattativa di Lukashenko“, leggiamo su un canale Telegram. Aggiunge Dmitrij Peskov, diplomatico russo, portavoce del presidente Putin: “Il procedimento penale contro Prigozhin verrà archiviato e lui si trasferirà in Bielorussia. Putin e Lukashenko si accorderanno per mediare con la Wagner. I combattenti della Wagner che non hanno partecipato alla ‘marcia’ di Prigozhin firmeranno contratti con il Ministero della Difesa russo. I cambiamenti di personale nel Ministero della Difesa non sono stati discussi durante i negoziati con Prigozhin”. Il passaggio è importante: se per i “combattenti della Wagner che non hanno partecipato alla ‘marcia’ di Prigozhin” non ci saranno problemi, e potranno partecipare al finale dell’ormai vittoriosa guerra della Russia contro l’Occidente in Ucraina, ancora non è noto che provvedimenti verranno assunti nei riguardi dei fedelissimi di Prigozhin. Non crediamo che ci saranno iniziative punitive da parte dei russi: con molta probabilità, o seguiranno il loro capo in Bielorussia, o verranno perdonati, magari dopo un lisciabusso da parte del Governo di Putin.
I media occidentali continuano a fare ridere con il solito ‘lecchinaggio’ ai Democratici americani che ormai va avanti dal 2016
E’ interessante notare i commenti dei media occidentali. In larga parte ‘ontologicamente’ votati, dal 2016, nel ‘lecchinaggio’ in favore dei Democratici americani – che sono i veri sconfitti nella guerra in Ucraina e nel fallito golpe in Russia – i media occidentali, invece di occuparsi della pesante sconfitta in Ucraina non degli ucraini ma di quello che resta dell’Occidente industrializzato, o della vittoria di Putin – che alla fine ha bloccato sul nascere golpe e guerra civile – raccontano che Putin è stato “sconfitto”, che in Russia “tutto cambierà” e bla bla bla. La realtà dice che, pur avendo speso una barca di soldi in armamenti e mercenari, tutto l’Occidente – in testa Stati Uniti d’America e Unione europea – si trova oggi con il culo a terra. L’inflazione – fuori controllo sia negli Stati Uniti d’America, sia nella Ue – si sta ‘mangiando’ l’economia occidentale. All’inflazione si è unita la recessione (in termini economici si chiama stagflazione). Sia la FED (Banca centrale americana), sia la BCE (Banca Centrale Europea) hanno ripetutamente (e ossessivamente) aumentato i tassi di interesse; ma l’inflazione – non essendo solo di origine monetaria – si è a malapena ridotta e ora rischia di esplodere, soprattutto se l’Occidente deciderà di proseguire nella guerra in Ucraina. In America, se questo Paese non interromperà subito gli aiuti economici all’Ucraina, l’aumento generale del livello dei prezzi ripartirà scatenando un ‘bordello’ economico e sociale. Nell’Unione europea la situazione è più complessa e più tragica. Mentre gli USA possono stampare tutta la moneta che vogliono – che è quello che stanno facendo dopo il voto del Parlamento di questo Paese, che ha autorizzato un aumento del deficit – in Europa i massoni che hanno dato vita alla ‘teratologia’ monetaria, economica, politica e sociale chiamata Unione europea si sono ‘auto-incaprettati’ con una moneta a debito.
Situazione grave per l’Unione europea, che dovrà trovare 100 miliardi di euro per coprire i ‘buchi’ provocati dalla guerra in Ucraina. E poiché il sistema monetario europeo è a credito, pagheranno i cittadini europei. Verso del dimissioni di Biden?
Che significa? Semplicissimo: che in questo momento la Ue, con un ‘buco’ di quasi 100 miliardi di euro provocato dalla guerra in Ucraina (66 miliardi di euro di armi donate all’Ucraina, già in buona parte distrutte dai missili russi, e poco più di 30 miliardi di euro di prestiti allo stesso Governo ucraino), deve trovare dove prendere questi 100 miliardi e altri miliardi di euro ancora se la guerra in ucraina continuerà. A differenza di quanto avviene negli USA, la UE non può ‘stampare moneta a ruota libera’: al contrario, la deve togliere dalle tasche dei 500 milioni di cittadini europei. Lo può fare indirettamente, imponendo tagli ad ogni Paese dell’Unione europea; e lo può fare direttamente, o imponendo nuovi balzelli, o impossessandosi del risparmio privato (solo in Italia il risparmio privato ammonta a circa 5-6 miliardi di euro). Vero è che i cittadini europei, in massima parte, vengono ogni giorno ‘distratti’ da una televisione sempre più demenziale tra calcio, amorazzi triviali dei vari reality e altre buttanate varie. Ma il ‘sonno’ dei cittadini europei rischia di trasformarsi in un brusco risveglio se Ursula e la sua sgangherata e tragicomica Commissione europea e i capi dei Governi dei Paesi europei dovessero comunicate ai cittadini – sempre europei – che, nel nome degli “immancabili destini” dell’Occidente in Ucraina, dovranno rinunciare a una parte dei servizi sanitari, dovranno pagare di più scuola e università per i propri figli e, magari, dovranno pagare anche una IMU maggiorata e nuove tasse ‘europeiste’. Sempre che europeisti e governanti dei Paesi europei, come già accennato, non decidano di prendersi direttamente i risparmi che i cittadini – sempre europei – tengono nei fondi comuni, nelle banche e via continuando. Succederebbe un casino ma non crediamo che gli ‘europeisti’ abbiano altre vie da percorrere. Chi è causa dei suoi mal pianga se stesso (riferito ai cittadini europei che hanno creduto nell’attuale Unione europea di massoni e mangiapane a tradimento). Non andrà meglio negli Stati Uniti d’America, che dovranno accettare il ridimensionamento del dollaro. Ma questo non potrà farlo l’attuale presidente Biden, che adesso potrebbe anche dimettersi.
P. s.
Più tardi vi racconteremo i retroscena della politica tedesca, che ormai spinge per la fine dell’euro, non prima, però, di arraffare i fondi del MES per salvare le proprie banche in fallimento. Per realizzare tale obiettivo i teutonici hanno bisogno degli ascari italiani, ovvero che il Parlamento italiano approvi la ‘riforma’ del MES (l’Italia è l’unico Paese che non ha approvato questa porcata voluta dalla Germania per salvare il proprio culo e fino ad ora i tedeschi non sono riusciti a trovare nel Parlamento italiano il numero di parlamentari che gli faccia questo regalo anche a spese degli stessi italiani). Dedicheremo un po’ di spazio alla nostra ‘leader’, la romana de Roma Giorgia Meloni, e di come sta mandando a picco l’Italia a furia di ‘ursuleggiare’ e ‘bidenneggiare’…).
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