Che succede in Russia? La rivolta dei mercenari della Wagner, capeggiati da Yevgeny Prigozhin, è legata alla guerra in Ucraina. Non è da escludere che dietro ci sia lo zampino dell’Occidente. vediamo, per sommi capi, di capire che sta succedendo. La controffensiva degli occidentali contro i russi che occupano i territori ucraini è praticamente fallita. Vero è che stanno arrivando altre armi e, a partire da Luglio, anche altri militari occidentali (non si esclude che gli americani chiedano ai paesi dell’Unione europea di fornire anche soldati). Però è un fatto che, fino ad oggi, la controffensiva occidentale è un fallimento con perdite notevoli di militari e armamenti. Non c’è bisogno di essere grandi strateghi per intuire che la mossa di Prigozhin punta a indebolire il Governo russo dall’interno. E’ possibile che ci siano rapporti tra l’armata Wagner e gli occidentali? Questa sembra una tesi un po’ troppo ardita, anche perché le polemiche tra Prigozhin e i vertici militari russi vanno avanti da tempo. Anche se è difficile pensare che Prigozhin e la sua armata si stia muovendo da sola. Sarebbe un suicidio, se non altro perché la Cina rimane il grande alleato di Putin. Da quello che si capisce in queste ore convulse, è probabile che Prigozhin si aspetti che militari russi tradiscano Putin per passare con lui. Sarà così? E’ quello che vedremo nelle prossime ore.
Intanto sulla pagina Facebook Noi siamo con la Russia di Putin leggiamo il seguente post: “Quello che stiamo affrontando è un tradimento, ha detto Putin in un discorso speciale in relazione alla situazione intorno a Prigozhin. Coloro che hanno organizzato e preparato la ribellione militare hanno tradito la Russia e ne saranno ritenuti responsabili, ha detto Putin. Che ha definito il tentativo di ribellione una pugnalata alle spalle della Russia e del suo popolo: ‘Fu proprio un tale colpo che fu inferto alla Russia nel 1917, quando il Paese stava conducendo la prima guerra mondiale, ma la vittoria le fu rubata. Intrighi, litigi, politica alle spalle dell’esercito e del popolo si sono trasformati nel più grande shock, la distruzione dell’esercito e il crollo dello Stato. Non permetteremo che accada di nuovo. Proteggeremo sia il nostro popolo che la nostra statualità da qualsiasi minaccia’, ha affermato il presidente russo. La situazione con una ribellione armata che pugnala alle spalle il Paese e il popolo è apostasia. Stanno cercando di spingere la Russia alla sconfitta e alla resa con la ribellione. L’azione contro i ribelli sarà dura. La Russia reagirà duramente al tradimento. I ribelli subiranno l’inevitabile punizione. Gli organizzatori della ribellione hanno tradito la Russia e ne risponderanno”.
Un fatto è certo: se Putin – che fino ad oggi ha sbaragliato gli occidentali in Ucraina senza condannare la Russia alla crisi economica, a differenza di Stati Uniti d’America e Unione europea, che sono alle prese con una crisi economica che tutt’oggi viene nascosta grazie a mezzi di informazione e social asserviti allo stesso Occidente – riuscirà a bloccare il bizzarro tentativo dell’armata Wagner, per l’Occidente le prospettive della guerra in Ucraina diventeranno drammatiche. sarà interessante capire che posizione assumerà la Cina di Xi Jinping a partire dalle prossime ore. Sappiamo tutti che la guerra in Ucraina è stata voluta dagli Stati Uniti d’America per frenare l’attacco all’area del dollaro da parte della Cina. I colpi della Cina al dollaro statunitense stanno andando a segno. Certo, la guerra in Ucraina ha bloccato la divisa unica alternativa al dollaro americano che avrebbe dovuto vedere la luce lo scorso anno. Ma il processo di ‘dedollarizzazione’ sta andando avanti. Il numero di Paesi del mondo che non commercializza più i propri beni in dollari cresce di giorno in giorno. In questo scenario ci viene difficile, molto difficile pensare che la Cina mollerà Putin. A meno che non sia la stessa Cina ad appoggiare l’armata Wagner: ma questa – almeno dal nostro punto di vista – è fantapolitica. La realtà sembra molto più terra terra: un tentativo occidentale di indebolire Putin dall’interno. Se questo è lo scenario e se Putin respingerà anche questo attacco, ribadiamo, per l’Occidente potrebbe iniziare un periodo molto buio.
La fretta con la quale i lacchè italiani della Germania spingono per ‘costringere’ il Parlamento del nostro Paese ad approvare il MES ‘riformato’ lascerebbe pensare all’imminente fine degli equilibri che fino ad oggi hanno retto l’Occidente. Ricordiamo che il MES ‘riformato’ è un organismo che non è controllato né dalla Commissione europea, né dal Parlamento europeo. I signori del MES possono prendere i fondi dall’Unione europea e fare quello che vogliono senza dar conto a nessuno. E tutti sappiamo che il MES ‘riformato’ è controllato dai tedeschi. Le due cose – il tentativo, in verità un po’ azzardato, di attaccare Putin nel proprio Paese e la pressione sul Parlamento italiano per fargli approvare il MES ‘riformato’ – procedono di pari passo. E’ come se i tedeschi avrebbero già capito come andrà a finire e stiano cercando, disperatamente, la ratifica del MES ‘riformato’ (manca solo il sì del Parlamento italiano e il MES ha bisogno dell’unanimità) per arraffare i soldi di questo organismo per salvare alcune banche tedesche fallite con i soldi degli europei. La cosa non sarà facile, perché fino ad ora c’è il secco no alla ratifica del MES ‘riformato’ di Lega e Fratelli d’Italia. Sarà interessante capire cosa farà la ‘patriota’ Giorgia Meloni che, a quanto pare, con Fratelli d’Italia, sarebbe piuttosto ‘sensibile’ alla richiesta tedesca. Le ipotesi sono due. Prima ipotesi: Fratelli d’Italia in Parlamento vota il sì al MES riformato insieme alle opposizioni (altrettanto ‘sensibili’ agli interessi tedeschi…). In questo caso Fratelli d’Italia diventerebbe il partito dei fischi & piriti e il capo del Governo, Meloni, dovrebbe andare a nascondersi. Seconda ipotesi: rinviare il voto sul MES ‘riformato’ a Settembre, ma questo ai tedeschi non piace, perché se naufraga l’offensiva della Wagner contro Putin la guerra in Ucraina diventerebbe rovinosa anche per la Germania che, lo ricordiamo, rimane, sottobanco, alleata di Russia e Cina. Insomma, un gran casino!
Foto tratta da Il Riformista