- La Germania, sotto il profilo economico, si trova con il ‘culo a terra’
- Al di là delle minchiate che raccontano i media occidentali, Russia e Germania continuano ad essere alleate. Il blocco della costruzione di auto a benzina e gasolio deciso dalla Ue è un regalo alla Cina da parte dei tedeschi
- Almeno die grandi banche tedesche sono praticamente fallite e il MES ‘riformato’ dovrebbe salvarle con i soldi degli ignari cittadini europei
- Se il Parlamento italiano approverà la riforma del MES per salvare il ‘culo’ alla Germania la responsabilità sarà del centrodestra e, in particolare, di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia
La Germania, sotto il profilo economico, si trova con il ‘culo a terra’
In queste ore assistiamo a una sceneggiata sul MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità. Fino ad oggi l’Italia è l’unico tra i 27 Paesi della ‘presunta’ Unione europea a non avere approvato la ‘riforma’ del MES. Il MES, per la cronaca, è una grande porcata ‘europeista’ come abbiamo più volte raccontato negli ultimi anni. I lettori de I Nuovi Vespri hanno a disposizione tanti articoli nel nostro archivio. Ne citiamo solo alcuni: “Marco Rizzo contro il MES: “E’ la strada per l’esproprio dei risparmi”, “Video spettacolare di Byoblu che racconta quando i grillini erano contro il MES“, “Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia sia stanno ‘rimangiando’ il no alla grande truffa europeista del MES! La chiameranno ‘Giggina’?“, “Il ritorno del MES: lo vuole la Ue per controllare i conti (correnti?) degli italiani“, “Tutto quello che dobbiamo sapere sul MES: l’attacco è ai beni immobili di famiglie e imprese (VIDEO)“, “Il neo Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri: quello del MES e del Fiscal Compact“. Ma attenzione: oltre ad essere una trappola per i Paesi europei indebitati a causa del sistema truffaldino dell’euro, il MES ha anche un altro volto. Come già accennato, in questo momento si parla della ‘riforma’ del MES voluta dalla Germania, Paese alleato della Russia e della Cina (e non dell’Ucraina e degli Stati Uniti!), che oggi si trova con il classico ‘culo a terra’. La Germania ‘locomotiva economica dell’Unione europea’ è ormai solo un pallido ricordo. L’economia tedesca è entrata in crisi prima dello scoppio della guerra in Ucraina. La follia economica tedesca, infatti, si fondava sulla capacità di esportare all’infinito. Ma esportare all’infinito è impossibile, checché ne dicano gli ‘intelligenti’ liberisti, perché ciò postula che gli altri Paesi del mondo non debbano mai ‘saziarsi’ dei beni prodotti dalla Germania: e questo è impossibile! In più gli altri Paesi del mondo debbono avere i soldi per acquistare all’infinito i beni prodotti dalla Germania: e anche questo è impossibile. In questo scenario si è inserita la guerra in Ucraina, che ha costretto i tedeschi a fingersi alleati dell’Occidente: una minchiata colossale, perché tutti gli anni al potere di Angela Merkel sono stati contrassegnati da un’alleanza con la Russia di Putin (la Russia avrebbe dovuto mettere a disposizione le grandi risorse naturali che possiede, soprattutto in Siberia, e la Germania avrebbe messo la tecnologia). Ma dal 2014 – dopo che gli americani hanno effettuato un golpe para-nazista in Ucraina – Putin ha cominciato a guardare alla Cina. Scelta quasi obbligata, perché se i Democratici americani avessero vinto le elezioni presidenziali nel 2016 – cosa che tutti i sondaggisti prevedevano – la guerra in Ucraina sarebbe cominciata nel 2017. Così non è stato perché Donald Trump, a sorpresa, nel Dicembre 2016, ha vinto le elezioni presidenziali americane scombinando i piani dei Democratici statunitensi (sopra a destra foto tratta da Aggiornamenti Sociali).
Al di là delle minchiate che raccontano i media occidentali, Russia e Germania continuano ad essere alleate. Il blocco della costruzione di auto a benzina e gasolio deciso dalla Ue è un regalo alla Cina da parte dei tedeschi
Con grande abilità, il presidente russo Putin ha stretto legami sempre più forti con la Cina senza mai chiudere alla Germania. Tant’è vero che oggi c’è il dubbio che, sottobanco, la Russia fornisca gas e petrolio alla Germania nonostante la guerra in Ucraina e lo stop del gas russo all’Europa. Non è certo un caso se gli americani hanno fatto saltare in aria i gasdotti Stream 1 e Stream 2, che sono stati costruiti con i soldi russi e tedeschi. Si tratta dei due gasdotti che attraversano il Mar Baltico per portare il gas russo in Germania (e non in Europa!). Va sottolineato che l’accordo per i due gasdotti è stato avallato dai conservatori della signora Merkel e dal Partito Socialdemocratico tedesco, tant’è vero che dal 2015 l’ex Cancelliere socialdemocratico tedesco, Gerhard Schroeder, ricopre il ruolo di presidente del consiglio di sorveglianza di Gazprom, ovvero del colosso russo che opera nel gas (qui un nostro articolo). Questo gli Stati Uniti d’America lo sanno e, come già ricordato, hanno danneggiato i due gasdotti che collegano Russia e Germania: Nord Stream 1 e Nord Stream 2. Al di là delle minchiate che raccontano i media occidentali, Russia e Germania continuano ad essere alleate. E siccome la Russia è alleata della Cina, l’attuale Governo tedesco deve tendere la mano anche ai cinesi. Il demenziale blocco della costruzione di auto a benzina e gasolio in favore delle auto elettriche che la Germania ha imposto all’Unione europea non è altro che un regalo dei tedeschi ai cinesi sulla pelle dei cittadini europei. Peraltro, è un regalo ‘a coda di topo’, perché le notizie di auto elettriche che esplodono si cominciano a diffondere in tutto il mondo. Sono auto poco sicure che, in prospettiva, hanno anche l’enorme problema del reperimento dell’energia elettrica.
Almeno due grandi banche tedesche sono praticamente fallite e il MES ‘riformato’ dovrebbe salvarle con i soldi degli ignari cittadini europei
Ma il tema, oggi, è rappresentato dalla claudicante economia della Germania e dalle banche tedesche in crisi. In questa fase il MES è importante non soltanto per ‘rapinare’ i Paesi europei indebitati (Italia in testa, ma anche Spagna, Portogallo e Grecia) ma soprattutto per salvare alcune banche tedesche che in una realtà economica normale sarebbero già state dichiarate fallite. Non è una storia nuova: noi scriviamo già di questa storia da qualche anno. Ecco il sommario di un nostro articolo del Novembre 2019: “Siamo proprio curiosi di sapere dopo il giudizio negativo di Moody’s sulle due più importati banche tedesche se il Governo e il Parlamento del nostro Paese avalleranno la ‘riforma’ del MES che sembra pensata per aiutare i tedeschi a spese di altri Paesi europei, Italia in testa”. Ecco l’attacco del nostro articolo: “Se qualcuno ha ancora dubbi sul fatto che la ‘riforma’ del MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) serva a salvare le banche tedesche, consigliamo la lettura di un articolo di Scenari Eonomici.it, dove si legge, a chiare lettere, che le due più importanti banche della Germania – Deutsche Bank e CommerzBank – sono in crisi” (qui il nostro articolo del Novembre 2019 per esteso). La riforma del MES, per diventare operativa e salvare il ‘culo’ alle banche tedesche, deve essere approvata all’unanimità da tutti i 27 Paesi della Ue. L’unico Paese europeo che non ha approvato il MES è l’Italia. I governanti tedeschi sono preoccupatissimi, perché la crisi economica accentuata dalla guerra in Ucraina ha reso molto precaria la condizione delle banche tedesche in crisi. La Germania deve assolutamente ripianare i ‘buchi’ delle proprie banche con i soldi degli altri 26 Paesi della Ue.
Se il Parlamento italiano approverà la riforma del MES per salvare il ‘culo’ alla Germania la responsabilità sarà del centrodestra e, in particolare, di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia
L’Italia, o meglio, il Governo di Giorgia Meloni, o meglio, i partiti di centrodestra – che sono maggioritari in Parlamento – fino ad ora si sono sempre opposti all’approvazione della riforma del MES. Nemmeno il Governo di Mario Draghi – che, è noto, è un esponente dell’europeismo – ha trovato nel Parlamento italiano i voti per fare approvare la riforma del MES. I tedeschi sono alla disperazione: a quanto pare, se non arriveranno i soldi del MES le banche tedesche in crisi falliranno alla fine dell’Estate. E’ questo il motivo per il quale gli ‘europeisti’, ieri, hanno dato incarico al Ministero dell’Economia di diramare una nota nella quale si dice che la riforma del MES va approvata perché è utile all’Italia. Si tratta, anche in questo caso, di una minchiata: per la precisione, di una minchiata colossale. L’attuale Ministro dell’economia italiana, il finto leghista Giancarlo Giorgetti, si è guardato bene dal mettere la firma a questa travata e la nota è venuta fuori come una posizione del gabinetto del Ministero. Ma la nota, come spesso accade, è stata peggiore del buco. Perché è impensabile che dal gabinetto del Ministero dell’Economia venga fuori un comunicato non conosciuto dal Ministro, perché significherebbe che il Ministro non controlla il Ministero. Giorgetti, insomma, ha dimostrato di essere quello che è sempre stato: un personaggio di bassa caratura politica che ondeggia di qua e di là… Che succederà? Ieri i parlamentari di centrodestra hanno disertato la commissione legislativa nella quale era all’esame la riforma del MES alla tedesca. In Aula il centrodestra ha la maggioranza: se la riforma del MES verrà approvata la responsabilità politica di questa porcata sarà del centrodestra e, segnatamente, dei parlamentari di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Il resto sono solo stupidaggini. E’ chiaro che chi voterà in favore della riforma del MES che serve per parare il ‘culo’ alle banche tedesche lo farà per rendere un servizio alla Germania, non certo all’Italia e all’Europa. Dicono che PD e Movimento 5 Stelle sarebbero favorevoli alla riforma del MES. Che il PD possa aggiungere la riforma del MES alle ‘fantasie sessuali’, alle famiglie ‘allargate’ e via continuando con i diritti civili al posto dei diritti sociali, beh, ciò non ci stupisce: questo ormai è un partito inutile destinato a scomparire piano piano. Ma se anche i grillini voteranno sì alla riforma del MES, sarebbe lo sputtanamento definitivo di questo Movimento e del suo leader, Giuseppe Conte. Ma è chiaro che questi due partiti, da soli, non possono approvare la riforma del MES. E’ chiaro che senza i voti del centrodestra – o senza la spaccatura del centrodestra magari con la ‘fuga’ di parlamentari del centrodestra dall’Aula per fare approvare questa porcata ‘europeista-germanista’ – la riforma del MES non potrà essere approvata. Il voto sulla riforma del MES ci dirà quali forze politiche lavorano per l’Italia e quali forze politiche sono invece al servizio dei tedeschi. E soprattutto ci dirà se i tedeschi, nell’Unione europea, fanno ancora quello che vogliono.
Foto di prima pagina tratta da Il Quotidiano del Sud
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