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Un ‘successone’ il viaggio in Tunisia di Ursula & Giorgia per bloccare i migranti che in queste ore sono tornati a invadere Lampedusa! / MATTINALE 942

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  • In questo articolo dimostriamo che, in materia di migranti, i governanti europei e italiani sono dei dilettanti allo sbaraglio 
  • Solo i dilettanti che governano l’Italia e l’Unione europea non hanno ancora capito che, in questa fase storica, l’invasione dei migranti in Europa è legata alla guerra in Ucraina
  • Dietro la guerra in Ucraina c’è il tentativo degli americani di frenare l’attacco all’area del dollaro da parte della Cina.  La storia del Paese invaso e del Paese invasore è una grandissima minchiata buona solo per la televisione e per chi gli va dietro

In questo articolo dimostriamo che, in materia di migranti, i governanti europei e italiani sono dei dilettanti allo sbaraglio

Le notizie di questo inizio settimana sono due. La prima notizia è che a Lampedusa continua l’invasione di migranti: 400, 500, 600, con il bel tempo il numero dovrebbe aumentare. Se ne deduce che la missione di poco più di una settimana fa in Tunisia della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, della ‘capa’ del Governo italiano, Giorgia Meloni, e di Marx Rutte,  ‘capo’ del Paradiso fiscale autorizzato dall’Unione europea chiamato anche Olanda è per provare a bloccare il flusso di migranti verso l’Europa attraverso l’Italia stata un totale flop. La seconda notizia è che le minchiate che il cosiddetto Occidente industrializzato continua a sfornare sulla guerra in Ucraina rimangono tali, cioè minchiate. Infatti, non c’è alcuna avanzata delle truppe occidentali in Ucraina; semmai sono i russi che piano piano si ritirano per attirare gli occidentali nei territori ucraini che sono pieni di mine per farli saltare in aria; e se i mezzi corazzati e i soldati occidentali non saltano in aria con le mine ci pensano missili  e i droni russi a colpire. La controffensiva occidentale è iniziata nei primi giorni di Maggio e non due settimana fa circa. Ebbene, nelle ultime due settimane i Paesi occidentali hanno perso 186 carri armati e 418 veicoli corazzati. Stiamo

parlando di miliardi e miliardi di dollari e di euro andati in fumo. Su un canale Telegram va un video nel quale si vedono due carri armati dello schieramento occidentale che procedono su una strada collinare. A un certo punto un drone colpisce uno dei due carri armati che esplode con una grande fiammata. Il testo che accompagna il video scrive che i militari che stavano dentro il carro armato colpito sono morti in pochi secondi. Anzi, forse non hanno nemmeno capito di stare morendo. La cosa, in verità, non ci conforta. Ai carri armati distrutti si sommano i carri armati Leopard ‘catturati’ dai russi che vengono usati contro gli occidentali. Questo è il vero volto della guerra scatenata dagli americani per difendere l’area del dollaro. Guerra di posizione: i cinesi e i russi sanno che l’Occidente – soprattutto USA e Unione europea – si sta ‘svenando’ economicamente tra inflazione e recessione. E già dall’Europa arrivano segnali negativi: le industrie belliche europee non riescono a stare dietro alle richieste di armi dell’Ucraina, che vengono in buona parte distrutte dai russi (e dagli alleati della Russia). Mancano i soldi e le industrie belliche, per produrre armi, vogliono essere pagate. Non a caso è stato stabilito che una parte dei fondi del PNRR verranno utilizzate per pagare le industrie belliche. Ma, a quanto pare, anche i fondi del PNRR non bastano più. Alla fine la guerra in Ucraina è disastrosa per la Ue e solo in parte utile per gli americani, perché se è vero che gli Stati Uniti sono riusciti a bloccare la divisa del BRICS alternativa al dollaro, è anche vero che il numero di Paesi del mondo che commercializzano in valuta cinese (rénmínbì o yuàn) e valuta russa (rubli) cresce di giorno in giorno. La guerra in Ucraina sta solo ritardando un processo di ‘dedollarizzazione’ tra tanti Paesi del mondo che non si riconoscono più nell’area del dollaro americano che andrà avanti comunque.

 

Solo i dilettanti che governano l’Italia e l’Unione europea non hanno ancora capito che, in questa fase storica, l’invasione dei migranti in Europa è legata alla guerra in Ucraina

Le due notizie sono tra di loro legate. La grande migrazione verso l’Europa attraverso l’Italia è in parte voluta dalla Cina e, in parte, non ostacolata dalla stessa Cina. Di fatto, l’Italia è l’unico Paese europeo che accoglie migranti in arrivo da Tunisia e Libia: la Grecia – come dimostra il naufragio di questi giorni di un’imbarcazione con circa 750 migranti nel mare greco – non li fa entrare, così come non fa entrare i migranti dalla Turchia. Solo i dilettanti che governano l’Italia e l’Unione europea non hanno ancora capito che, in questa fase storica, l’invasione dei migranti è legata alla guerra in Ucraina. E si riassume nella seguente formula: più armi l’Unione europea fornirà all’Ucraina, più migranti arriveranno in Italia da dove, in un modo o nell’altro, gli stessi migranti emigreranno verso gli altri Paesi europei. Quasi tutti i Paesi africani, oggi, sono alleati della Cina e della Russia. E’ la stessa Russia che fornisce il grano tanti Paesi africani. Dall’influenza cinese (e in parte russa) si salvano solo 14 Paesi africani che sono ancora oggi sotto la dominazione francese. In questo scenario, recarsi in Algeria per cercare di fare arrivare più gas in Europa da questo Paese funziona fino a un certo punto, perché l’Algeria è grande alleata della Russia e della Cina. Così come è perfettamente inutile – come dimostra l’invasione di migranti a Lampedusa di queste ore – recarsi in Tunisia per convincere il Governo di questo Paese a bloccare il flusso di migranti. Oggi in Tunisia arrivano migranti da tanti Paesi africani (e non soltanto africani). Vengono fatti entrare in Tunisia proprio perché il Governo di questo Paese sa che si imbarcheranno verso l’Europa, passando soprattutto da Lampedusa. Va precisato che non si tratta di poveri, perché chi – in Tunisia e in Libia – può spendere 5-6 mila euro per prendere posto su un’imbarcazione per provare a raggiungere l’Italia non può essere considerato povero. Questo è un punto che viene sottovalutato, se non ignorato.

 

Dietro la guerra in Ucraina c’è il tentativo degli americani di frenare l’attacco all’area del dollaro da parte della Cina.  La storia del Paese invaso e del Paese invasore è una grandissima minchiata buona solo per la televisione e per chi gli va dietro

Di più: il pagamento di questi viaggi – da quello che si sa – viene effettuato in euro. Ciò significa che l’Unione europea ha un notevole guadagno da questo grande commercio di vite umane, perché il pagamento in euro rafforza la moneta unica europea. E’ un doppio guadagno: perché la Ue ultra liberista e globalista fa arrivare nel proprio territorio manodopera a basso prezzo che riduce i salari. Non a caso in Italia ci sono illusi che pensano di risolvere il problema dei bassi salari con il salario minino. Non capendo che l’eventuale introduzione del salario minimo verrà utilizzato dalla imprese per licenziare chi ancora oggi è pagato discretamente per riassumere con il salario minimo. Proprio quello che avvenne durante il fascismo (non è da escludere che chi oggi chiede il salario minimo voglia in realtà favorire le imprese…). Per la cronaca, la Ue ha provato anche a ‘stabilizzare’ l’euro alla fine del 2021, quando ha stretto un accordo con Cina e Russia. In base a tale accordo la Cina avrebbe pagato in euro una mega-fornitura trentennale di gas russo. Il patto Cina-Russia-Ue andava bene a Cina e Russia che si sarebbero avvalsi di un’Unione europea-Piazza neutra nello scontro con gli Stati Uniti d’America; e andava bene, anzi, benissimo all’Unione europea, che avrebbe rafforzato l’euro a spese del dollaro americano. E’ stata proprio l’esplosione della guerra in Ucraina a bloccare l’accordo sul gas russo tra Cina, Russia e Unione europea. Sono stati gli americani – che ovviamente fanno i propri interessi – a far saltare questo accordo e a costringere l’Unione europea ad appoggiare l’Ucraina nella guerra contro la Russia. Morale: la Ue non solo ha perso una grande fonte di guadagno ma è anche costretta a fornire armi all’Ucraina al prezzo di un’inflazione ormai fuori controllo. Questi sono i fatti – oggettivi – che la televisione non racconta. La storia del Paese invaso e del Paese invasore è una grandissima minchiata che serve solo a giustificare il fiume di denaro che l’Unione europea spende per armare l’Ucraina e, di fatto, per ‘incaprettare’ i propri cittadini.

 

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