- E’ vero, piano piano gli occidentali avanzano nell’Ucraina occupata dai russi. Ma a che prezzo? E con quali perdite di mezzi militari e umane?
- I russi sanno che, attaccando, gli occidentali saranno costretti a logorarsi e a ricevere nuovi aiuti dall’Occidente, Stati Uniti e Unione europea in testa. Ciò significherà nuova inflazione in America e in Europa
- Tra un po’ in Ucraina comincerà la guerra con proiettili ad uranio impoverito
- Alcuni carri armati tedeschi Leopard forniti agli ucraini sono finiti nelle mani dei tedeschi
- Alessandro Orsini: “L’Italia si prepara a inviare i soldati in Ucraina, ma questo non deve essere detto agli italiani”
E’ vero, piano piano gli occidentali avanzano nell’Ucraina occupata dai russi. Ma a che prezzo? E con quali perdite di mezzi militari e umane?
“La controffensiva dell’Ucraina sta facendo la differenza sul campo di battaglia”. Così dice il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg (nella foto a destra sotto) nel suo incontro a Washington con il segretario di Stato americano, Antony Blinken. Insomma, gli americani dicono che le forze militari di Kiev (che in realtà sono in parte ucraine e in parte composte da militari occidentali) guadagnando terreno. E’ proprio così? C’è il dubbio che l’esercito russo stia applicando la tattica della ‘difesa flessibile’. Non difende ‘fino alla morte’ gli insediamenti, evitando di far massacrare i propri soldati dall’artiglieria e dai carri armati occidentali. Così gli ucraini entrano nei villaggi abbandonati e cantano vittoria. Ma lì vengono sottoposti ad attacchi aerei e di artiglieria, con i droni utilizzati per correggere il tiro. Quando le truppe nemiche sono fiaccate, segue un contrattacco di carri armati con un forte supporto aereo. Ciò porta alla sconfitta delle unità d’assalto nemiche e alla loro ritirata. Questo, fino ad oggi, lo schema della controffensiva occidentale contro la Russia. In questo momento sono in corso battaglie in varie zone dell’Ucraina. Le riserve dell’esercito russo hanno fermato l’offensiva delle forze armate ucraine dalle parti di Vremevsky e stanno contrattaccando. Sono battaglie molto pesanti. Le riserve ridistribuite delle Forze armate russe hanno stabilizzato la linea del fronte e continuano i contrattacchi, respingendo gli attacchi occidentali in varie direzioni. Le forze militari fresche russe arrivate due giorni fa hanno respinto le forze armate ucraine con un contrattacco. Altra battaglia a Makarovka, dove si combatte da cinque giorni. I russi si trovano piazzati sulle alture, gli occidentali debbono attaccare e, in questi casi, le perdite sono matematiche. I russi replicano con i droni che colpiscono i veicoli corazzati occidentali. Tanti i mezzi corazzati occidentali distrutti. Quando i russi eliminano un certo numero di mezzi corazzati passano al contrattacco con la fanteria, con il supporto dell’aviazione e dell’artiglieria. Da quello che leggiamo qua e là, gli occidentali in questo scontro avrebbero perso carri armati e mezzi corazzati. E soldati, ovviamente. Tanto che si parla di inviare soldati europei al fronte. A quando l’entrata in guerra dell’Unione europea contro la Russia?
I russi sanno che, attaccando, gli occidentali saranno costretti a logorarsi e a ricevere nuovi aiuti dall’Occidente, Stati Uniti e Unione europea in testa. Ciò significherà nuova inflazione in America e in Europa
Oggi è il dodicesimo giorno della controffensiva occidentale. In realtà, la controffensiva è iniziata oltre un mese fa, ma solo da dodici giorni si vede qualcosa. Come già accennato, la NATO esprime un giudizio positivo sugli attacchi occidentali alla Russia. In realtà, le perdite occidentali sono pesanti e i guadagni sul campo sono risicati: parliamo di alcuni piccoli villaggi nella zona grigia nel saliente sud del Donetsk praticamente non sono ancora arrivati al contatto con la prima linea difensiva Russa. Il dispendio dei mezzi è intorno al 20% ma gli Stati Uniti hanno già fatto sapere che sono pronti a reintegrarli. Nei prossimi giorni si dovrebbero materializzare attacchi più incisivi da parte Ucraina almeno per sfondare la prima linea difensiva. I russi sonno benissimo cosa faranno gli occidentali e non è difficile immaginare che hanno già pronte le contromosse. Con molta probabilità, colpiranno la retroguardia dell’offensiva. I russi sanno che, attaccando, gli occidentali saranno costretti a logorarsi e a ricevere nuovi aiuti dall’Occidente, Stati Uniti e Unione europea in testa. Ciò significherà nuova inflazione in America e in Europa. Gli Stati Uniti sono perfettamente coscienti di questo scenario. Non a caso i Democratici americani stanno cercando di indebolire Donald Trump (foto a destra tratta da Il Riformista) con la corruzione giudiziaria. Corrotti fino al midollo, i Dem statunitensi sanno che fornire armi e mercenari agli ucraini ha un costo e norme e sanno che questo provocherà ulteriori problemi economici al popolo americano. Ma ormai non possono tirarsi indietro. Hanno deciso di attaccare frontalmente la Cina, a cominciare dalla Russia. Non sapendo cosa fare, Biden e compagni si illudono di indebolire Trump con la corruzione giudiziaria. E’ la strategia della disperazione, perché il vero problema non sono i tanti voti che prenderà Trump tra un anno e mezzo, quando gli americani eleggeranno il nuovo presidente, ma i voti che mancano ai Democratici di Biden, voti che questa volta non potranno essere integrati con la truffa dei voti ‘postali’ e con altri imbrogli elettorali, pena la secessione di alcuni Stati americani a maggioranza repubblicana.
Tra un po’ in Ucraina comincerà la guerra con proiettili ad uranio impoverito
Il presidente della Russia Vladimir Putin (foto a destra tratta da Wikipedia) si sofferma sull’andamento della guerra in Ucraina: “Il 25-30% degli armamenti forniti dall’Occidente all’Ucraina è stato distrutto – dice Putin in una dichiarazione su Telegram -. Ci riserviamo il diritto di utilizzare munizioni a uranio impoverito. Possiamo farlo, ma per ora non è necessario. Le forze armate ucraine usano 5-6mila proiettili da 155 mm al giorno, gli Stati Uniti ne producono 15mila al mese. Gli Stati Uniti sono sempre più coinvolti nel conflitto. È stato uno dei loro droni di ricognizione a dirigere l’attacco dei droni marini ucraini contro la nostra nave che proteggeva il gasdotto Turkish Stream”. Il riferimento di Putin alle armi ad uranio impoverito non è casuale. Il Wall Street Journal, infatti, ha scritto che “Gli Stati Uniti, seguendo la Gran Bretagna, intendono fornire all’Ucraina proiettili di carri armati con uranio impoverito“. I Dem americani non controllano tutta l’America. E, soprattutto, non controllano l’informazione. Il Washington Post scrive apertamente che le brigate delle forze armate ucraine addestrate ed equipaggiate dalla NATO stanno subendo enormi perdite nella controffensiva. Vengono forniti esempi specifici: i militari della 37sima brigata ucraina sono stati sottoposti a un addestramento moderno secondo gli standard NATO ed erano armati con armi fornite dall’Occidente, ma già 20 minuti dopo l’offensiva hanno subito pesanti perdite. C’erano circa 50 persone nell’unità militare “Drovoseki”, 30 non sono tornate: sono state uccise, ferite o catturate dai russi. Poi ci sono i veicoli corazzati distrutti. “Siamo rimasti lì sul campo, senza carri armati e blindati pesanti. Siamo stati sparati da mortai da tre lati. Non abbiamo potuto fare nulla”, dice uno dei soldati. “La perdita di un pesante battaglione preannuncia un prezzo terribile che i leader ucraini sono disposti a pagare e sentono di dover pagare”, scrive il Washington Post.
Alcuni carri armati tedeschi Leopard forniti agli ucraini sono finiti nelle mani dei tedeschi
Telegram riporta un passo di un articolo di Bild, quotidiano formato tabloid tedesco, oltre 5 milioni di copie distribuite non soltanto in Germania ma anche in altri Paesi europei, secondo il report annuale della World Association of News Publishers, prima testata europea per diffusione. Scrive Bild: “I russi ora stanno combattendo sul nostro carro armato?”. Succede che i tedeschi si sono resi conto che i carri armati Leopard abbandonati dai soldati delle forze armate ucraine sono ora utilizzati dai soldati russi. La realtà dice che gli occidentali impegnati nella guerra in Ucraina perdono mezzi militari e soldati. I primi – l’abbiamo già accennato – verranno forniti al prezzo di un’inflazione crescente, che viene tenuta nascosta. Nell’Unione europea, ad esempio, la Banca Centrale Europea (BCE) – gestita da dilettanti allo sbaraglio – dice che l’inflazione è al 4-5% ma continua ad aumentare i tassi di interesse. E’ evidente che l’inflazione, nell’Eurozona, è almeno al 20%, sennò non ci sarebbe stato un aumento dei tassi di interesse in queste ore e un altro aumento dei tassi di interesse previsto a Luglio. Per l’Occidente c’è un secondo problema: ormai reperire mercenari da mandare a combattere – e alla fine a morire – in Ucraina non se ne trovano più. Negli Stati Uniti stanno per iniziare le elezioni primarie in vista delle elezioni presidenziali del Dicembre 2024 e chiamare alle armi i giovani americani sarebbe un suicidio per il presidente uscente democratico Biden. Morale: i soldati da mandare al fronte dovranno essere reperiti da altri Paesi occidentali, Unione europea in testa.
Alessandro Orsini: “L’Italia si prepara a inviare i soldati in Ucraina, ma questo non deve essere detto agli italiani”
Interessante un post del 13 Giugno del professore Alessandro Orsini (foto a destra tratta da Wikipedia), che fino ad oggi sulla guerra in Ucraina non ha sbagliato una previsione: “L’Italia si prepara a inviare i soldati in Ucraina, ma questo non deve essere detto agli italiani. Il trambusto nel PD è legato a questo scenario. Bonaccini (Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, numero due del Partito Democratico ndr) è l’uomo che, al momento giusto, se richiesto dalla Casa Bianca, dovrà spingere il PD a votare per l’ingresso in guerra dell’Italia contro la Russia. Una prova? Inizierà oggi in Germania (13 Giugno ndr) e durerà fino al 23 Giugno la più grande esercitazione aerea della storia della NATO. L’obiettivo di questa esercitazione è la guerra con la Russia. Nella struttura gerarchica del PD, Bonaccini è soggetto al falco-guerrafondaio Paolo Gentiloni, vero garante di quest’operazione. Da una parte, la NATO si esercita per la guerra con la Russia; dall’altra, Bonaccini fa il suo lavoro per la Nato nel PD. Nessuno vi spiega queste cose perché il sistema dell’informazione in Italia sulla politica internazionale è completamente corrotto”. Il problema della guerra – o meglio, di inviare soldati italiani in Ucraina a combattere (e a morire) – è anche del Governo di Giorgia Meloni. Sarà interessante capire come reagiranno gli esponenti di Forza Italia e della Lega. Anche questi due partiti saranno favorevoli all’invio di soldati italiani in guerra? E che diranno i leccaculo dell’Occidente in guerra contro l’Ucraina? Andranno in televisione a magnificare la “guerra come igiene del mondo”, sul modello dei Futuristi nei primi del ‘900?
Foto di prima pagina tratta da recensione militare