J'Accuse

Lo sfascio della sanità pubblica in Sicilia serve ad aumentare le strutture sanitarie private

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  • Anche questa è mafia
  • La ‘deportazione’ del personale medico 
  • Tra favoritismi e corruzione 

di Enzo Guarnera

Anche questa è mafia

Uno dei più grandi inganni della politica è la propaganda. Serve a distrarre dai problemi veri e concreti, mai risolti, anzi sempre più gravi. Un clamoroso esempio lo abbiamo nel settore della sanità pubblica. Da anni assistiamo ad una progressiva riduzione delle risorse economiche, e di conseguenza del personale e delle strutture. In Sicilia vi sono clamorosi esempi di tale fenomeno, e mi limito a citarne solo due.

La ‘deportazione’ del personale medico 

– Mancano medici e infermieri, e invece di assumerli si decide di “deportarli” da un reparto ad un altro, costringendoli a sopperire alle esigenze di entrambi. Un sorta di impegno parziale, metà da una parte e metà dall’altra. Ne consegue un aumento dei rischi per la salute del cittadino, con la possibilità che si determini una interruzione di pubblico servizio.

– A Taormina sta per chiudere il Centro di Cardiochirurgia pediatrica, considerato tra i migliori in Italia e sicuro punto di riferimento per tutto il Centro-Sud.
Unico risultato ottenuto dopo le proteste è la proroga sino a Dicembre del 2023.

 

Tra favoritismi e corruzione 

In parallelo a tale vergognoso fenomeno, frutto di scellerate scelte politiche, vi è un incremento delle strutture di sanità privata in convenzione, che spesso sono riconducibili ad esponenti della politica regionale, a loro familiari e amici. Si realizza, in tal modo, uno degli strumenti principali per convogliare il consenso elettorale, anche tramite lo scambio tra assunzione del personale e voto. Da tempo la peggiore politica ha messo le mani sulla sanità, settore nel quale vigono favoritismi e corruzione. Gli scandali si susseguono, ma il problema resta. Questa è MAFIA! E anche contro questa mafia occorre impegnarsi.

Foto tratta da Fondo ASIM 

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