Da Oltreoceano arriva una brutta notizia per l’Unione europea e, quindi, anche per l’Italia. L’ha sintetizzata in modo efficace ieri sera il giornale on line, scenarieconomici.it: “L’amministrazione Biden ha ufficialmente arrestato questa sera, Martedì, l’ex presidente Donald Trump per presunta cattiva gestione di documenti riservati”. Le accuse sono ridicole: del resto, i Democratici americani hanno cominciato a diffondere accuse ridicole contro Trump all’indomani della sua elezione a presidente degli Stati Uniti avvenuta nel 2016. Perché scenarieconomici.it scrive che ad arrestare l’ex presidente USA è stata l’attuale amministrazione americana del Democratico Joe Biden? Semplicissimo: in due anni e mezzo di presidenza Biden, l’America si ritrova in un crisi economica e sociale spaventosa. I Democratici – che hanno ‘taroccato’ le elezioni presidenziali del Dicembre 2020 per riprendere il controllo della Casa Bianca – hanno deciso di attaccare frontalmente la Cina e i suoi alleati, a cominciare dalla Russia. Ma le cose stanno andando malissimo: al di là delle stupidaggini sulla guerra in Ucraina diffuse dai media occidentali, Ucraina, Stati Uniti e, in generale, tutto il cosiddetto Occidente industrializzato stanno perdendo la guerra in Ucraina. E non stanno perdendo solo lo scontro militare: stanno perdendo anche sul piano economico, perché la guerra si sta dimostrando molto più onerosa del previsto per l’Occidente, mentre la Russia – sostenuta dalla Cina e dai suoi alleati e, indirettamente, da tanti Paesi del mondo che non si riconoscono nell’area del dollaro americano – non accusa particolari problemi economici. Di fatto, la popolarità di Biden tra il popolo americano – che, lo ribadiamo, non è mai stata alta perché nel 2020 l’attuale presidente ha vinto le elezioni presidenziali ‘taroccandole’ – oggi è bassissima. Mentre Trump è in netto vantaggio. Biden, che sta portando il mondo verso una nuova guerra mondiale, come minimo si dovrebbe dimettere. Invece non solo non si vuole dimettere ma vuole provare, non si capisce come e soprattutto da chi, a farsi rieleggere nel Dicembre del 2024, quando gli americani verranno chiamato ad eleggere il nuovo presidente.
In realtà, non si sa se sarà Biden il candidato Democratico alla presidenza degli Stati Uniti, se è vero che Robert Kennedy junior – figlio di Bob Kennedy e nipote dell’ex presidente americano, John Fitzgerald Kennedy – ha lanciato la sua candidatura alle primarie del Partito Democratico. Così in questo momento il gruppo che dal 2008 controlla il Partito Democratico – l’ex presidente Barack Obama, la famiglia Clinton e lo stesso Biden, da allora alleati con la famiglia Bush del Partito Repubblicano che ha il compito di affossare le candidature repubblicane per favorire i Democratici – è impegnatissimo a bloccare le alternative a Biden. Come scrive scenarieconomci.it hanno fatto arrestare Trump – arresto simbolico, perché è stato subito rilasciato, perché gli stessi giudici americani si rendono conto che le accuse a Trump sono ridicole: se fossero vere (37 capi d’imputazione per violazione della legge sullo spionaggio, che prevede pene detentive fino a 10 anni, o per la conservazione intenzionale di informazioni sulla sicurezza nazionale, oltre a un capo d’imputazione per “cospirazione per ostacolare la giustizia”) – l’ex presidente sarebbe in galera da un pezzo. Contemporaneamente, gli attuali ‘capi’ dei Dem americani sono impegnatissimi a far censurare Robert Kennedy junior. Dove possa portare tale strategia non si capisce, perché non viene affrontato il vero problema: e cioè che il popolo americano ha i cabbasisi rotti da Biden e dalla sua fallimentare amministrazione e non lo rivoteranno mai! Ma intanto gettano fango sugli avversarti e poi si vedrà. Bisognerà capire cosa faranno i giudici, anche se difficilmente riusciranno a impedire a Trump di ricandidarsi, perché in America anche un condannato si può candidare alla presidenza. A meno che non si tratti di accuse gravissime. Ipotesi impossibile, sia perché si tratterebbe comunque di accuse false, sia perché in America scoppierebbe il caos, anche con la possibilità che i Paesi a guida Repubblicana potrebbero iniziare le procedure per la secessione.
Arriviamo così ai disastri per l’Unione europea e, quindi, per l’Italia. Biden non si dimetterà e andrà avanti fino al Dicembre del prossimo anno. Ciò significa che la guerra in Ucraina – che sta massacrando l’economia occidentale ed europea – andrà avanti. In questo momento sia negli Stati Uniti d’America, sia nell’Unione europea la situazione economica, come già ricordato, è disastrosa. In America sono alla prese con una stagfletion o stagflazione, ovvero presenza di inflazione e recessione. La stessa cosa si sta verificando nell’Unione europea. In questo momento sia in America, sia nell’Unione europea tutto è affidato alla disinformazione, ovvero alle minchiate che propagano in materia di economia. Nell’Unione europea raccontano che l’inflazione è all’8-10%, mentre si sa che ‘viaggia’ intorno al 20-25%. Anche la recessione viene nascosta in Europa. Ma non si quanto potrà durare la tempesta di fesserie raccontate negli USA e nella Ue. In America, ad esempio, i ‘leccaculo’ del Partito Democratico sono in grande difficoltà, perché stanno verificando che quello che dicono e scrivono non influisce minimamente sul sentire popolare: il popolo americano non vuole più sentire parlare di Biden e del Partito Democratico. Problemi meno gravi nell’Unione europea: tanti europei hanno capito di essere stati presi in giro su Trump: presi in giro sulla guerra in Ucraina (la Russia doveva ‘fallire’ nell’Estate nel 2022, Putin stava male e stava ‘morendo’ e – storia di questi giorni – la controffensiva ucraina e occidentale è ‘vincente’ mentre l’Ucraina continua ad essere bombardata) e presi in giro sull’economia. Ma, come dice Mark Twain, è più facile ingannare le persone che convincerle di essere state ingannata. Il problema riguarda gli europei, non certo gli americani che, come già accennato, non ne vogliono più sapere di Biden. I cittadini europei, invece, dovrebbero ammettere che, su Trump e soprattutto sulla guerra in Ucraina sono stati dei ‘coglioni’: e pur di non ammetterlo preferiscono che la guerra in Ucraina continui anche a costo di restare ‘in mutande’: che è quello che si verificherà con il proseguimento ella guerra in Ucraina, con l’Unione europea chiamata a fornire altre armi agli ucraini, pur sapendo che non serviranno a nulla, perché i russi vinceranno lo stesso. Ma questo alla Ue costerà una barca di soldi, almeno fino a Dicembre e forse altre. Bisognerà capire quante bugie i vertici dell’Unione europea potranno continuare a raccontare alla gente prima che scoppino rivolte sociali.
Foto tratta da Il Fatto Quotidiano