Ue pronta a ‘inginocchiarsi’ davanti a Putin per chiudere la guerra in Ucraina ma non crediamo che l’America di Biden lo consentirà/ MATTINALE 938

11 giugno 2023
  • La controffensiva ucraina e occidentale contro la Russia è un fallimento. L’Unione europea allo stremo cerca un disperato accordo di pace con Putin. Ma questo scenario postula le dimissioni del presidente americano Biden: cosa che non avverrà mai 
  • Non solo Biden non si dimetterà ma i Dem americani faranno in modo che la guerra in Ucraina duri almeno fino a Dicembre di quest’anno per finire di ‘svenare’ l’Unione europea
  • La decisione di andare allo scontro frontale contro la Cina è stata presa dal Deep State nel Dicembre 202o, quando sono state ‘taroccate’ le elezioni americane facendo vincere Biden per riportare i Dem alla Casa Bianca. Il prossimo obiettivo degli USA è la fine dell’Unione europea dell’euro che, nel Novembre del 2021, si era messa d’accordo con Cina e Russia per affossare il dollaro americano. Tutte le altre cose sono minchiate   

La controffensiva ucraina e occidentale contro la Russia è un fallimento. L’Unione europea allo stremo cerca un disperato accordo di pace con Putin. Ma questo scenario postula le dimissioni del presidente americano Biden: cosa che non avverrà mai 

L’India ha annunciato ufficialmente di non aver invitato il presidente dell’Ucraina, Zelensky, al vertice del G20. Semplice la motivazione spiegata dal Governo indiano: il vertice è stato convocato per i Paesi che fanno parte del G20, e l’Ucraina non ne fa parte. I vertici dell’Ucraina non l’avrebbero preso bene e avrebbero preparato un appello ai Paesi a boicottare l’incontro. Ma non sarà semplice, per Zelensky, convincere gli occidentali a disertare il G20. Perché? Perché la controffensiva dei militari ucraini e occidentali – che non è iniziata qualche giorno fa ma nei primi giorni di Maggio – è un fallimento. E l’Unione europea – non si capisce se con il ‘permesso’ degli Stati Uniti d’America o ignorando gli stessi Stati Uniti d’America – sta cercando disperatamente di trovare una via d’uscita per fermare la guerra in Ucraina. E sta provando a farlo andandosi ad ‘inginocchiare’ al cospetto del presidente della Russia, Putin. Per l’occasione, hanno incaricato il Cancelliere tedesco, il socialdemocratico Olaf Scholz, di recarsi in Russia da Putin per trovare un onorevole via d’uscita. Non è un caso che si siano rivolti a Scholz. Tutti sanno – e i primi a saperlo sono gli americani – che i tedeschi non sono mai stati alleati dell’Ucraina ma hanno sempre tenuto aperto il dialogo con la Russia di Putin (e con la Cina di Xi Jinping, Paese alleato della Russia). Tutti sanno che i tedeschi, attraverso il Partito Socialdemocratico, insieme con la Russia, hanno realizzato i gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2 nel Mar Baltico per portare il gas russo in Germania (e non in Europa!). Tutti sanno che, ancora oggi, sottobanco, un po’ di gas russo arriva in Germania. E tutti sanno che i due gasdotti sono stati fatti saltare in aria dagli americani, a quanto pare con la connivenza dell’attuale Governo della Polonia. La trattativa non è facile. Perché i russi, prima di sedersi all’eventuale tavolo di trattative chiederanno due cose. Primo: l’estromissione del presidente Zelensky da qualunque forma di dialogo. Secondo: un risarcimento per la guerra che hanno dovuto sostenere e per le sanzioni che hanno subito. E poi, ovviamente, chiederanno di fare i conti con la Polonia, che sin dal primo giorno di guerra ha fatto da ‘sponda’ all’Ucraina.

 

Non solo Biden non si dimetterà ma i Dem americani faranno in modo che la guerra in Ucraina duri almeno fino a Dicembre di quest’anno per finire di ‘svenare’ l’Unione europea

Questo è il programma del massoni e predoni dell’Unione europea dell’euro a ‘trazione’ tedesca che, ormai con il ‘culo a terra’ sotto il profilo economico (la Germania è in recessione non da qualche giorno ma da quasi un anno), vorrebbero dissociarsi dagli Stati Uniti d’America. Ci riusciranno? Ci potrebbero riuscire solo se l’America deciderà di sbarazzarsi dell’attuale presidente, Joe Biden, e del Partito Democratico statunitense. Ma le notizie che arrivano da Oltreoceano dicono l’esatto contrario. Non solo Biden non ha alcuna intenzione di dimettersi ma lui e il suo partito hanno tutta l’intenzione di insistere. Pronto accomodo, i soliti magistrati americani stanno cercando in tutti i modi di ‘incaprettare’ l’ex presidente USA, Donald Trump, in nettissimo vantaggio nei sondaggi. Gli stanno appioppando un’accusa dietro l’altra – tutte rigorosamente infondate – per provare a bloccare la sua ricandidatura. Non sarà facile, perché la legge americana consente anche ai condannati di candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti d’America. A meno che non si tratti di condanne per reati gravissimi, tipo tradimento della patria, stragi e via continuando. Ma questi reati a carico di Trump non ci sono e i magistrati americani per ora, come diciamo noi siciliani,  ‘tampasiano’: e non si capisce se lo stanno facendo per colpire comunque Trump o per finire di affossare Biden e il Partito Democratico americano.

 

La decisione di andare allo scontro frontale contro la Cina è stata presa dal Deep State nel Dicembre 202o, quando sono state ‘taroccate’ le elezioni americane facendo vincere Biden per riportare i Dem alla Casa Bianca. Il prossimo obiettivo degli USA è la fine dell’Unione europea dell’euro che, nel Novembre del 2021, si era messa d’accordo con Cina e Russia per affossare il dollaro americano. Tutte le altre cose sono minchiate   

In attesa di capire la strategia della Magistratura americana, va detto che il ragionamento dei Democratici, Il Principe di Machiavelli tra le mani, non è sbagliato. Insieme al Deep State (leggere il ‘Governo dei Governi’) – fanno sapere i Dem – abbiamo ‘taroccato’ le elezioni del Dicembre 2020 che erano state vinte da Trump con il record di 75 milioni di voti e oltre. Per ‘vincere’ ci siamo inventati il voto ‘postale’ assegnato al 100% a Biden, abbiamo fatto votare i morti, abbiamo disapplicato le leggi elettorali in quattro-cinque Stati con la Magistratura che ha avallato tutto e abbiamo suggellato il tutto con la farsa del cosiddetto ‘assalto’ alla sede del Congresso. Insieme abbiamo deciso di andare allo scontro frontale con la Cina utilizzando la guerra in Ucraina, Paese dove siamo entrati con il colpo di Stato del 2014 in combutta con i nazisti del luogo. Lo sappiamo, è stata una schifezza. Ma adesso che facciamo? Ci pentiamo? Ci dovremmo ritirare solo perché stiamo perdendo la guerra in Ucraina? E’ vero, abbiamo l’inflazione, anzi, la stagflazione. Ma come facciamo ad arrenderci ora? Con la Cina che ha già convinto 30 Paesi del mondo, o giù di lì, a non commercializzare più con il dollaro americano? Lo capite o no che, man mano che cresceranno i Paesi che faranno a meno del dollaro seguendo la Cina, l’economia americana – fondata su una moneta speculativa sganciata dall’oro – diventerà ininfluente? Questi vogliono tornare a Bretton Woods per distruggerci. Nel 2020 l’abbiamo deciso insieme di andare allo scontro con la Cina e ora non ci possiamo tirare indietro. Dobbiamo continuare con la guerra in Ucraina almeno sino alla fine di quest’anno, facendo scappiare altre guerre: in Serbia, nel Medio Oriente, in Africa. Dobbiamo ‘incasinare’ il Mediterraneo, altro che pace! Non è vero che la guerra in Ucraina è stata inutile. Senza la guerra in Ucraina, già nel Marzo dello scorso anno i Paesi del BRICS sarebbero partiti con la nuova divisa alternativa al nostro dollaro. La divisa del BRICS è stata bloccata. Abbiamo frenato la ‘dedollarizzazione’. Dobbiamo continuare con le guerre, che vanno incrementate. Dobbiamo polverizzare l’Unione europea dell’euro. Questi banditi della Ue, con in testa la Germania, nel Novembre del 2021 si erano messi d’accordo con Cina e Russia. La Cina avrebbe pagato in euro alla Russia una megafornitura trentennale di gas. L’Unione europea avrebbe voluto stabilizzare l’euro a spese del dollaro in alleanza con Cina e Russia. Con la guerra in Ucraina li abbiamo fottuti e loro non lo possono dire. Lo possono dire e scrivere soltanto le persone libere ma a bloccare questi pochi articoli pensano gli algoritmi dei social, che sono tutti americani. Stiamo affossando l’Unione europea facendogli sostenere i costi della guerra in Ucraina. E questo, dovete ammetterlo, è geniale. I Leopard che in queste ore bruciano perché colpiti dai missili russi sono una vittoria della Russia ma sono anche una nostra vittoria. Abbiamo messo contro tedeschi e russi che, durante gli anni della signora Angela Merkel, facevano affari insieme, con la ‘benedizione’ del partito Socialdemocratico tedesco. Adesso dobbiamo completare l’opera distruggendo il ‘giocattolino’ dell’euro con il quale la Germania, dal 2002, fa i cazzi propri in Europa. Polverizzando l’euro si infiammerà tutto il Mediterraneo e Israele la smetterà di ‘trescare’ con Cina e Russia e tornerà da noi. Xi Jinping può garantire a Israele la pace con i palestinesi se il Mediterraneo è in pace e con l’Eurozona ‘piattaforma neutra’ al servizio di Cina e Russia. Ma con la fine della Ue e con il Mediterraneo in fiamme Xi non potrà garantire più nulla agli israeliani. Come disse Cesare, ormai “il dado è tratto”…

Foto di prima pagina tratta da Il Fatto Quotidiano

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