- “L’Occidente si è aggrappato all’Ucraina per schiacciare sotto di sé la Russia, ma questo non accadrà. Conosci i russi, conosci noi, non ci inginocchieremo. È necessario negoziare, altrimenti andrà peggio”
- Magari l’analisi di Lukashenko è un po’ troppo ottimista ma non è lontana dalla realtà, almeno fino ad ora. Sbagliatissimo l’atteggiamento dei social occidentali che fanno sparire gli articoli che raccontano il fallimento dell’Occidente nella guerra in Ucraina: così danneggiano se stessi e perdono credibilità
- Tra i russi c’è una voce dissonante: è quella di Dmitry Rogozin, viceministro della Difesa russo dal 2011 al 2019
“L’Occidente si è aggrappato all’Ucraina per schiacciare sotto di sé la Russia, ma questo non accadrà. Conosci i russi, conosci noi, non ci inginocchieremo. È necessario negoziare, altrimenti andrà peggio”
Il presidente della Bielorussia, Aljaksandr Ryhoravič Lukashenko – l’uomo che nei giorni scorsi i media occidentali davano per moribondo in un letto di ospedale, addirittura ucciso dai russi perché li avrebbe ‘traditi’ è vivo, sta benissimo e, in barba alle minchiate scritta dagli occidentali, è sempre alleato della Russia. E ha rilasciato una dichiarazione nella quale dice sostanzialmente che, fino ad ora, la controffensiva ucraina e occidentale non ha sortito alcun effetto positivo per gli stessi occidentali: “Il momento attuale – dice Lukashenko – è caratterizzato dal fatto che l’Occidente, combattendo in Ucraina e sta aspettando i risultati della controffensiva. In tre giorni sono state distrutte circa tre dozzine di carri armati ucraini, è più facile difendersi che attaccare, capisci”. Il presidente dell’Ucraina dice che gli occidentali hanno perso “120 o 130 veicoli da combattimento di fanteria in tre giorni. Sono morti oltre 2.100 soldati. 2100! Ecco il risultato di un tentativo di contrattacco. L’ho sempre detto che la controffensiva è una grande disinformazione, non può essere messa in pratica. E se viene fatto, ecco il risultato in tre giorni. Il quarto e il quinto giorno silenzio. L’Occidente ha subìto una grave sconfitta e sta valutando cosa fare dopo. Dobbiamo sederci al tavolo dei negoziati. Ma l’Occidente non ha bisogno di questo. L’Occidente si è aggrappato all’Ucraina per schiacciare sotto di sé la Russia, ma questo non accadrà. Conosci i russi, conosci noi, non ci inginocchieremo. È necessario negoziare, altrimenti andrà peggio”.
Magari l’analisi di Lukashenko è un po’ troppo ottimista ma non è lontana dalla realtà, almeno fino ad ora. Sbagliatissimo l’atteggiamento dei social occidentali che fanno sparire gli articoli che raccontano il fallimento dell’Occidente nella guerra in Ucraina: così danneggiano se stessi e perdono credibilità
Da quello che leggiamo qua e là, l’analisi del presidente della Bielorussia non è lontana dalla realtà. Magari esagera un po’ in favore dei russi. Magari in qualche parte un’avanzata occidentale c’è. Ma a che prezzo? Una nota del Ministero della Difesa della Federazione Russa ha mostrato la distruzione dell’equipaggiamento delle Forze Armate dell’Ucraina durante il tentativo di offensiva di ieri nella regione di Zaporozhye. Sono visibili carri armati tedeschi Leopard 2A4 abbandonati e in fiamme. Per la cronaca, i Leopard e i missili Patriot avrebbero dovuto imprimere una svolta alla guerra in favore dell’Occidente. Per come erano stati descritti questi carri armati e questi missili, l’Occidente avrebbe già dovuto avere riconquistato tutti i territori ucraini presi dai russi in un anno e quattro mesi di guerra. La realtà dice che gli occidentali, di fatto, sono stati costretti a una guerra di posizione e stanno pagando un prezzo molto alto. Ci sono – lo ribadiamo – punti in cui i russi hanno la meglio e avanzano ma con grandi perdite. Nella direzione sud-Donetsk alcune unità del gruppo di truppe Vostok, con il supporto di artiglieria e aviazione, hanno inflitto distrutto 8 carri armati, 17 veicoli corazzati e non si sa quanti soldati occidentali sono morti. Altri 13 carri armati, 10 veicoli da combattimento di fanteria, 6 veicoli corazzati sono stati distrutti nella direzione di Zaporozhye. Che senso ha lanciare una controffensiva e ‘incassare’ tutte queste perdite? Ci rivolgiamo anche ai social occidentali – che poi sono tutti americani – che nascondono gli articoli come quello che state leggendo: nascondere la verità – come fate da oltre un anno – è una grandissima minchiata: perdete lettori, perdete la faccia e contribuite ad affossare l’Occidente che in Ucraina ci sta lasciando le penne sprecando risorse finanziarie e militari inimmaginabili. Senza offesa, signori dei social: capiamo che vi siete schierati con i Democratici americani ma così rasentare la minchionaggine e vi state dando la zappa sui piedi!
Tra i russi c’è una voce dissonante: è quella di Dmitry Rogozin, viceministro della Difesa russo dal 2011 al 2019
Tornando alla guerra in Ucraina, non solo la controffensiva occidentale è onerosa e – almeno fino ad oggi – poco conducente. Ma i russi, mentre difendono le posizioni, continuano a bombardare l’Ucraina via cielo. In queste ore l’aeronautica delle forze armate ucraine ha confermato che dalle 22 di ieri alle 4 di stamattina droni e missili da crociera hanno attaccato il territorio ucraino. Dobbiamo registrare anche una voce dissonante rispetto all’ottimismo che alberga tra i russi. A parlare è Dmitry Rogozin, viceministro della Difesa russo dal 2011 al 2019, che ora si trova al fronte con i consiglieri militari: “Non condivido i gioiosi resoconti sulla ‘sconfitta del nemico’ . Sì, abbiamo respinto il primo attacco: ben fatto. Ma il nemico non ha ancora fatto scendere in campo le forze principali della controffensiva, soprattutto i grandi cunei di carri armati, e non le ha spinte contro le nostre posizioni avanzate. Nelle vicinanze di Orekhov ha schierato circa 600 carri armati, senza contare i veicoli da combattimento della fanteria. Pertanto, è troppo presto per rallegrarsi, signori. Per prima cosa, vinciamo, e solo allora lanceremo i berretti in aria”.
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