- Quasi 4 milioni di ettari di boschi canadesi in fiamme sono un’enormità e rischiano di compromettere gli equilibri ecologici di mezzo mondo, Europa compresa. Come mai nessuno accusa di insipienza e inadeguatezza l’attuale Governo del Canada dove trionfano i dilettanti allo sbaraglio?
- Non è un po’ strano che gli incendi in Canada siano cominciati in concomitanza con l’avvio della controffensiva occidentale in Russia?
- Negli Stati americani Nord-orientali, da New York al South Carolina, è emergenza. New York e Washington in grande difficoltà
- Le gravi responsabilità dell’attuale Governo canadese
Quasi 4 milioni di ettari di boschi canadesi in fiamme sono un’enormità e rischiano di compromettere gli equilibri ecologici di mezzo mondo, Europa compresa. Come mai nessuno accusa di insipienza e inadeguatezza l’attuale Governo del Canada dove trionfano i dilettanti allo sbaraglio?
I ‘geni’ dell’Unione europea dell’euro – che Iddio li abbia sempre in gloria, anche se hanno cercato di togliere le ‘radici’ cristiane all’Europa – vogliono eliminare le auto a benzina e gasolio per ridurre le emissioni di C02. Con molta probabilità non sanno che in Canada, fino a questo momento, sono andati in fiamme quasi 4 milioni di ettari di boschi. In Canada ci sono più di 20 mila persone che sono state costrette ad allontanarsi dalle proprie abitazioni e milioni di cittadini canadesi, in questo momento, respirano un’aria che definire inquinata è un eufemismo. Fino a ieri la nube di cenere era lunga 4000 km e copriva 3.600.000 km²; oggi potrebbe essere più estesa. Poiché gli incendi hanno iniziato a bruciare nei primi giorni di Maggio – stranamente nello stesso periodo in cui è iniziata la controffensiva ucraina e occidentale in Russia e sono piano piano aumentati un crescendo rossiniamo – già ci sono 13 Stati americani sommersi dal fumo. Si parla di problemi per circa 100 milioni di abitanti americani, con riferimento agli Stati del Nord Est degli Stati Uniti. Possibili problemi anche in Europa. Gli svizzeri hanno già calcolato che il grande incendio dista dal loro Paese 8 mila km e che la nube, tra poche ore, o al massimo tra qualche giorno, arriverà anche dalle loro parti. Secondo alcune testimonianze – da prendere con le pinze – ci sarebbero cittadini svizzeri che in queste ore avrebbero notato una riduzione della visibilità. Ciò significa che nel Nord Europa i fumi tossici prodotti dagli incendi in Canada – grazie alle correnti atmosferiche e, in particolare, alla corrente e getto – potrebbero già essere arrivati. E infatti in Norvegia i fumi sono già arrivati. Ciò significa che il fumo potrebbe invadere anche il Centro Europa e l’Italia, a partire dal Nord Italia, per arrivare anche al Sud e in Sicilia a seconda delle correnti d’aria. In questa vicenda, come cercheremo di illustrare, ci sono grandissime responsabilità dell’attuale Governo del Canada che non è esagerato definire di dilettanti allo sbaraglio!
Non è un po’ strano che gli incendi in Canada siano cominciati in concomitanza con l’avvio della controffensiva occidentale in Russia?
In un mondo di teste pensanti, se veramente si debbono ridurre le emissioni inquinanti, a cominciare dall’anidride carbonica, bisognerebbe ridurre gli incendi boschivi. Non è semplice, soprattutto in un Paese come il Canada dove si stagliano milioni di ettari di boschi. Però ci si dovrebbe quanto meno provare. I giornali internazionali che abbiamo consultato non sono molto esaustivi sulle cause degli incendi che stanno colpendo i boschi del Canada. Si parla di fulmini: e la cosa è possibile. Ma si nega l’origine dolosa: e questo è un tragico errore. Perché, ormai da anni, gli incendi boschivi vengono appiccati con molta sapienza criminale da inquietanti bande di piromani criminali e terroristi presenti in tante parti del mondo, come scriviamo da tre anni a questa parte. Nel 2020, dopo aver esaminato la situazione degli incendi in tante aree del nostro Pianeta (oggi la rete lo consente) abbiamo scritto un articolo dal titolo piuttosto chiaro: “Incendi? Problema mondiale. Il fuoco in Italia e il ‘caso’ Sicilia (leggere attacco all’agricoltura)/MATTINALE 527“. Oggi, in più, c’è la guerra in Ucraina e canadesi a americani avrebbero avuto un motivo in più per controllare i boschi del Canada che – lo ribadiamo – sono iniziati in concomitanza con l’avvio della controffensiva occidentale in Russia. Invece non l’hanno fatto e oggi 13 Stati USA e il Canada – entrambi schierati contro la Russia nella guerra in corso – sono alle prese con problemi enormi. Con la prospettiva che la situazione peggiori, perché gli incendi dei boschi canadesi sono fuori controllo.
Negli Stati americani Nord-orientali, da New York al South Carolina, è emergenza. New York e Washington in grande difficoltà
Stando alle notizie che leggiamo qua e là, il cosiddetto PM 2,5 (le particelle aventi dimensioni minori o uguali a 2,5 micron) sono state classificate come “malsane” in tante zone del Canada e degli Stati americani Nord-orientali, da New York al South Carolina. Come già accennato, le previsioni raccontano di un possibile peggioramento nei prossimi giorni. A New York si consiglia ai cittadini di non uscire di casa e, se proprio debbono uscire, di indossare le mascherine come si faceva durante la pandemia. Sempre a New York le scuole pubbliche sono tornate a fare lezioni a distanza. L’aeroporto La Guardia ha sospeso i voli in arrivo a causa della bassa visibilità dovuta al fumo e alla cenere. Non è da escludere che tali misure vengano adottate per gli scali di Washington, Philadelphia e Charlotte. A Washington le autorità hanno informato i cittadini che il livello di pericolosità dell’aria è viola: ciò significa che il pericolo è al massimo livello. Da quello che si legge qua e là, Washington è avvolta in una foschia grigia e si avverte un forte odore di bruciato. Anche agli abitanti della capitale americana è stato consigliato di restare in casa o, se si è costretti ad uscire di casa, di indossare la mascherina. La partite di baseball sono state cancellate.
Le gravi responsabilità dell’attuale Governo canadese
Sulle cause abbiamo già accennato che si tende ad escludere le azioni di piromani criminali. Va comunque aggiunto che in canada, già da alcuni anni, i boschi sono gestiti in modo approssimativo, soprattutto dall’attuale Governo che, non a caso, si è fatto trovare impreparato dimostrano la propria inadeguatezza. In passato, in Canada, si contavano, a partire da Maggio, piccoli incendi che si sviluppavano spontaneamente in cicli che andavano da 2 a 7 anni. Negli ultimi due secoli la situazione è mutata. E’ andata perduta la cultura dei boschi e l’attenzione nel mantenere una carta di stanza tra un albero e l’altro e nel tenere pulito il sottobosco. Si tratta di accorgimenti importati, perché con meno alberi gli stessi alberi si mantengono più sani e più resistenti al fuoco. Se poi il sottobosco viene abbandonato, come avviene spesso in Sicilia, lo scenario diventa problematico. E diventa ancora più problematico in presenza di siccità e di temperature più alte. Siccità e alte temperature, infatti, indeboliscono gli alberi che spesso diventano legno secco che brucia con estrema facilità. Se in questo scenario arrivano i piromani criminali presenti da alcuni anni in tutto il mondo il caos è assicurato. Per non parlare del fatto che ci potrebbero essere altri Paesi del mondo che in questo momento – complice la guerra in Ucraina – potrebbero avere interesse a ‘soffiare’ nel fuoco del Canada… L’Occidente sta sottovalutando e nascondendo quanto sta accadendo. Perché? Perché l’attuale Governo canadese è allineato all’ultra liberismo e al globalismo economico, con il ‘contorno’ di fantasie sessuali, matrimoni misti e ‘coppie aperte’, ‘tris’ e ‘quartè’ vari da propinare ai cittadini in cambio dei diritti sociali conculcati. Le solite forme di rincretinimento occidentale. In più il Canada è schierato contro la Russia nella guerra in Ucraina. Così la notizia viene tenuta nascosta e, soprattutto, nessuno accusa l’attuale Governo canadese di avere procurato un cataclisma planetario per inadeguatezza e insipienza. In ogni caso tra qualche giorno l’argomento arriverà anche in televisione, perché la situazione è destinata a peggiorare.
P. s.
Appello agli algoritmi e a chi li manovra: almeno per questo articolo non rompete i cabbasisi!
Foto tratta da Il Fatto Quotidiano
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