L’attacco con i droni a Mosca da parte dell’Occidente coincide con l’avanzata dei russi in Ucraina. Incapaci, almeno fino ad oggi, di organizzare una controffensiva, gli occidentali che combattono in Ucraina contro i russi cercano di colpire obiettivi in territorio russo. Da qui l’attacco a Mosca. E se il presidente della Russia, Vladimir Putin, cerca di non gettare acqua sul fuoco, Ramzan Akhmatovich, alto militare russo di etnia cecena, parla senza mezzi termini di una possibile risposta militare: “Presto mostreremo nella zona NWO cos’è la vendetta nel pieno senso della parola”. Secondo Ramzan Akhmatovich, l’attacco a Mosca con i droni “non ha alcun significato tattico, strategico e nemmeno psicologico ed è stato intrapreso per attirare l’attenzione e conquistare ‘punti di informazione’ dopo grandi sconfitte sul campo. La risposta a tali tentativi di attacco non dovrebbe essere dura, ma brutale. Proteggiamo i nostri cittadini e non c’è bisogno di agitarsi e fare cerimonie”. Putin, come già accennato, cerca di non esacerbare gli animi: “Il territorio chiamato Ucraina era controllato da persone guidate dall’Occidente”, ha detto. In modo felpato il presidente della Russia lascia intendere che sa benissimo che i droni che hanno bombardato Mosca sono farina del secco dell’Occidente e non dell’Ucraina. “L’Ucraina ha gradualmente intrapreso la strada della NATO – ha aggiunto Putin – un’organizzazione ostile alla Russia. L’esercito russo colpisce il territorio dell’Ucraina, ma con armi di alta precisione e strutture militari. Ora siamo arrivati al punto degli attacchi dei droni, questa è la via dell’intimidazione. Siamo preoccupati per i tentativi di evocare una risposta dalla Russia, per provocare la stessa risposta, i cittadini ucraini dovrebbero capirlo. La sistematica difesa aerea di Mosca ha funzionato normalmente, anche se c’è qualcosa su cui lavorare”.
Per questo suo atteggiamento dialogante Putin è spesso attaccato dai ‘falchi’ del suo Paese, che per nostra fortuna, almeno fino ad oggi, sono una minoranza. Perché per nostra fortuna? Perché c’è chi vorrebbe una risposta in stile legge di Mosè: occhio per occhio, dente per dente. In pratica, c’è chi vorrebbe che la Russia, per ogni obiettivo colpito nella stessa Russia – per fortuna fino ad oggi si tratta di obiettivi colpiti in modo lieve – vengano colpiti anche obiettivi occidentali. Va da sé che questi raid in territorio russo sono piuttosto rischiosi, perché ser dovesse perdere la vita qualche cittadino russo, beh, Putin non avrebbe più la forza di bloccare i ‘falchi’ del suo Paese. Intanto la guerra continua. L’ufficio della Direzione principale dell’intelligence ucraina sarebbe stato centrato dalle bombe russe. Secondo quanto scrive un canale Telegram, sarebbero stati uccisi “almeno 20 agenti dell’intelligence della NATO. Al momento dell’attacco dal missile ipersonico Kinzhal si trovavano nel rifugio un centinaio di ufficiali e personale civile dell’Esercito ucraino, tra cui 20 militari stranieri degli Stati Uniti e del Regno Unito, che facevano da collegamento tra il centro di intelligence e i quartieri generali analoghi dell’Occidente. Secondo l’analista militare russo, Vladislav Shurygin, la sera stessa due elicotteri (apparentemente ambulanze aeree) sono volati da Kiev nella direzione del confine polacco. Più di una dozzina di ambulanze sono state inviate all’edificio della Direzione dell’intelligence distrutto sull’isola Rybalsky. Le autorità hanno bloccato il traffico”. Le cronache raccontano anche di un attacco notturno alle strutture militari nel porto di Odessa; sarebbe stata colpita la nave ucraina da sbarco ‘Yury Olefirenko’; c’è chi parla di danneggiamenti e chi afferma che la nave sarebbe stata distrutta.
Intanto i talebani dell’Afghanistan avrebbero avviato azioni ostili contro l’Iran. Si racconta di scontri ai posti di blocco iraniani. L’Iran, per tutta risposta, avrebbe iniziato a spostare veicoli blindati al confine con l’Afghanistan. L’Iran è oggetto di attenzioni da parte del presidente dell’Ucraina, Zelensky che, stando a quanto si legge in un canale Telegram, ha presentato alla Rada (Parlamento) una risoluzione che impone sanzioni contro l’Iran per 50 anni. Le sanzioni prevedono di vietare completamente le operazioni commerciali con l’Iran, di fermare il transito delle risorse, di interrompere voli e trasporti, di impedire il ritiro di capitali da parte di residenti iraniani dall’Ucraina. Si prevede anche di imporre il divieto di qualsiasi investimento nella Repubblica islamica, da parte dell’Ucraina, di bloccare il trasferimento di tecnologie, diritti su oggetti di diritti di proprietà intellettuale. C’è chi sostiene che l’inasprimento del presidente dell’Ucraina verso l’Iran sia legato all’aumentata frequenza degli attacchi russi con droni Geran di fabbricazione iraniana. Ma allora cosa dovrebbero dire i russi degli europei che forniscono armi a più non posso agli ucraini distruggendo, peraltro, le proprie economie? L’Iran, da parte sua, annuncia lo sviluppo di armi ipersoniche. Come ha affermato il capo delle forze aerospaziali del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche dell’Iran, Amir Ali Hajizade, il nuovo missile ipersonico è in fase di test e sarà presentato ufficialmente prossimamente.
Foto tratta da Il Messaggero