Massimo Citro Della Riva è un medico, psicoterapeuta e letterato. E’ piuttosto critico sul come è stata gestita la pandemia. La novità è che ha pubblicato un libro dal titolo: V-19. Il volume viene presentato da Byoblu. Come i lettori de I Nuovi Vespri sanno, anche noi siamo molto critici sulla gestione della pandemia, soprattutto sulla sceneggiata dei vaccini anti-Covid. Noi partiamo dal presupposto che non ci possono essere vaccini contro un Coronavirus ad
“Dopo il grandissimo successo di Eresia, seguito da Apocalisse, questo terzo scritto – leggiamo su Byoblu – edito sempre da Byoblu Edizioni, è un dialogo veloce, essenziale e di immediata comprensione nel quale l’autore replica a tutte le domande a cui non è mai stato possibile rispondere nei salotti televisivi. V non significa solo Verità – leggiamo sempre su Byoblu – ma anche: virus, vaccino, veleno, violenza vergogna, viltà, violazione, vessazione, vanità, vuoto, veto, virtualità…L’isterica drammatizzazione proposta dalla politica e dai media nel corso di questi anni, per l’autore, ha portato alle violazioni del diritto, alle discriminazioni e alla ‘necessità’ di un vaccino. Ma non è mai stato un vaccino – spiega Massimo Citro Della Riva -. Si tratta di un farmaco sperimentale il cui antigene non è stato attenuato né reso incapace di nuocere”. Da qui la stoccata: “Non sono classificabili come vaccini ma armi biologiche”. E prosegue: “Sei milioni di morti e centinaia di milioni di danneggiati dal virus, ai quali si aggiungono le vittime della tossina spacciata per vaccino, reclamano l’undici marzo, giorno della dichiarazione della pandemia, come giorno della memoria del secondo Olocausto”. Nella presentazione del libro trovare anche un’intervista con l’autore del volume di Virginia Camerieri. Anche se vi siete vaccinati contro il virus SARS-COV-2 vi consigliamo di seguire questa intervista, anche per saperne di più.
Visualizza commenti