di Enzo Guarnera
107.793 euro. Questo è il contributo che nel 2022 ha percepito la Fondazione “Giovanni Falcone” dalla Regione siciliana per lo svolgimento delle varie attività. Contributo che si aggiunge a tutti gli altri percepiti negli anni precedenti. Pertanto è comprensibile che sarebbe stato quantomeno scortese non presenziare alla commemorazione ufficiale del 23 Maggio davanti all’ “Albero Falcone”, assieme al presidente della Regione, Renato Schifani, al Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e ad altre autorità non meglio identificate. Ricordo che Schifani, attualmente imputato a Caltanissetta, era tenuto in grande considerazione da un defunto capomafia, e Lagalla è stato eletto anche su indicazione di Marcello Dell’Utri. Dubito che Giovanni Falcone avrebbe approvato. Ma si sa, “pecunia non olet”. Ritengo che un serio impegno antimafia debba evitare ogni ambigua vicinanza con le diverse forme di potere, rifiutando qualsivoglia elargizione da parte dello stesso. La vera antimafia deve essere intransigente, sobria, e libera da ogni condizionamento. Altrimenti finisce per essere utilizzata come “foglia di fico” di quanti hanno molte vergogne da nascondere.
Foto tratta da Free Press Online