Lo scorso 15 Maggio abbiamo dato in solitudine una notizia con il punto interrogativo: “I russi hanno cominciato a colpire con i missili i depositi di munizioni ad uranio impoverito presenti in Ucraina?“. Oggi possiamo togliere il punto interrogativo: i russi hanno colpito con le bombe un deposito di armi ad uranio impoverito. Da chi arriva la conferma? Dal fatto che è ormai di dominio pubblico che la nube nucleare provocata dall’esplosione si sta dirigendo verso la Polonia e, in generale, verso l’Europa. Lo dicono i russi (ma non soltanto i russi). Ma la Polonia ha smentito. A questo punto i mezzi d’informazione occidentali dovranno per forza di cose cominciare ad affrontare un argomento spinoso. Perché è stato l’Occidente – e segnatamente l’Inghilterra – a fornire armi ad uranio impoverito all’Ucraina. Tali armi avrebbero dovute essere usate contro i militari russi. Solo che i russi, a quanto pare, hanno anticipato le mosse degli occidentali e hanno cominciato a bombardare a tappeto l’Ucraina, colpendo anche un deposito di armi ad uranio impoverito. Questo, almeno, è quello che si sa, perché con tutti i bombardamenti da parte dei russi che ci sono stati e che stanno continuando non è detto che ad essere stato colpito sia solo un solo deposito di armi ad uranio impoverito.
La situazione ora si complica, perché l’uranio impoverito, checché se ne dica, non è esattamente un toccasana per la salute umana. Di fatto, si sta verificando quanto abbiamo scritto lo scorso 28 Marzo: “Le armi ad uranio impoverito – ‘genialata’ del Regno Unito – sono già arrivate in Ucraina. Serviranno per avvelenare le aree dell’Ucraina che resteranno ai russi. Una domanda: americani, inglesi ed europei pensano che i russi si lasceranno avvelenare senza reagire?” (qui per esteso il nostro articolo). E infatti i russi hanno reagito: l’uranio impoverito che avrebbe dovuto colpire i soldati russi ha invece inquinato l’Ucraina e, adesso, la nube radioattiva, come già accennato, si sta dirigendo verso la Polonia. Si fermerà in Polonia? Proseguirà verso la Germania? Scenderà anche verso l’Italia? Non lo sappiamo. E non sappiamo nemmeno se non sono già stati fatti saltare in aria altri depositi di armi ad uranio impoverito. Quello che sappiamo, invece, è che gli effetti deleteri della guerra in Ucraina – alimentata anche dall’Unione europea – si vanno spostando piano piano verso l’Europa.
Foto tratta da IIPiacenza