- Giusti i controlli sulla salubrità del grano arrivato dalla Serbia via mare. Si stanno effettuando i controlli in tutta l’Italia, con riferimento sempre ai grani che arrivano dall’estero?
- Dal Governo nazionale di Giorgia Meloni non è ancora arrivata una parola sul grano ucraino arrivato in Italia. Eppure ci sono Paesi europei che lo hanno bandito e qualche Paese lo ha anche distrutto perché inquinato
Giusti i controlli sulla salubrità del grano arrivato dalla Serbia via mare. Si stanno effettuando i controlli in tutta l’Italia, con riferimento sempre ai grani che arrivano dall’estero?
“Controlli su un carico di grano tenero di provenienza estera arrivato questa mattina al porto di Pozzallo, in provincia di Ragusa, da parte degli agenti del Nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia (Noras) del Corpo forestale della Regione. Le verifiche sono state effettuate in collaborazione con gli ispettori fitosanitari dell’Osservatorio regionale malattie delle piante dell’assessorato regionale dell’Agricoltura. L’attenzione degli uomini del Corpo forestale si è concentrata sull’arrivo di una nave battente bandiera panamense, partita da Spalato, in Croazia, con un carico di 3.300 tonnellate di grano tenero, proveniente dalla Serbia e destinato a mulini siciliani. È stato prelevato, in base alle norme vigenti, un campione da destinare alle analisi presso il laboratorio dell’Ispettorato centrale qualità repressione frodi (Icqrf) di Catania, dotato di attrezzature di ultima generazione per questo genere di verifiche. Saranno valutati i costituenti fisici, chimici e l’eventuale presenza di agenti patogeni e antiparassitari. L’operazione fa parte delle azioni di controllo che quotidianamente svolge il Noras a tutela della qualità del comparto agroalimentare come previsto dalla normativa europea sulla tracciabilità della merce. I risultati dei controlli saranno monitorati dall’assessorato regionale dell’Agricoltura”. Così leggiamo in un comunicato della Regione siciliana. Il grano tenero si utilizza per la produzione di pane, pizze e dolci. A differenza del grano duro (molto coltivato in Sicilia e nel Sud) con il quale si prepara la pasta (anche se in Sicilia e nel Sud il pane si prepara anche con il grano duro). Giusto effettuare i controlli. Con la speranza che vengano resi noti i risultati di tali analisi. Resta da capire se gli stessi controlli vengono effettuati sul grano che è arrivato a fiumi in Italia dall’estero.
Dal Governo nazionale di Giorgia Meloni non è ancora arrivata una parola sul grano ucraino arrivato in Italia. Eppure ci sono Paesi europei che lo hanno bandito e qualche Paese lo ha anche distrutto perché inquinato
Tutti i grani che arrivano dall’estero vanno controllati. Con maggiore attenzione per il grano – duro e tenero – che arriva dal Canada e dall’Ucraina. Il grano canadese, è noto, se viene coltivato nelle aree fredde e umide di questo Paese contiene residui di glifosato. Questo perché nelle zone e fredde e umide il grano – duro e tenero – viene fatto maturare con il glifosato, un diserbante che viene impropriamente utilizzato in fase di pre-raccolta, inquinando, per l’appunto, le cariossidi di grano. Importante anche – anzi molto importante – controllare il grano che arriva dall’Ucraina, dove è in corso una guerra da un anno e quattro mesi. La Slovacchia, ad esempio, non solo non vuole più grano che arriva dall’Ucraina ma ha distrutto il grano ucraino che aveva importato perché inquinato. Anche Polonia, Ungheria e Romania non importano più grano dall’Ucraina per motivi economici: l’arrivo di grano ucraino, infatti, ha fatto crollare il prezzo del grano in Europa. Oltre a far crollare il prezzo c’è anche, come già ricordato, un problema – un grande problema – legato all’inquinamento del grano ucraino. Sarebbe interessante capire quanto grano – duro e tenero – è arrivato in Italia dall’Ucraina e se sono stati effettuati i controlli. Siccome tale inquinamento è legato alla guerra e il Movimento 5 Stelle è l’unica forza politica che si oppone all’invio di armi in Ucraina, perché i parlamentari nazionali non presentano un’interrogazione al Governo – e in particolare al Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, chiedendo notizie precise sul grano duro e tenero arrivato in Italia dall’Ucraina, a cominciare dai controlli effettuati? Domani illustreremo perché la questione del grano ucraino si va complicando.
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