Sul Titanic

In Turchia Erdogan dato per sconfitto ha sfiorato il 50% e vincerà il ballottaggio contro l’Occidente

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  • Ancora una volta i sondaggi elettorali occidentali si sono rivelati farlocchi
  • Perché alla fine al ballottaggio vincerà di nuovo Erdogan 

Ancora una volta i sondaggi elettorali occidentali si sono rivelati farlocchi

I risultati elettorali delle elezioni in Turchia confermano ciò che I Nuovi Vespri scrive da quando è in rete: e cioè che i sondaggi non provano a interpretare come voteranno le persone ma servono per cercare di condizionare il voto. I sondaggi davano il presidente turco uscente, Tayyip Erdogan, sconfitto e il suo avversario, Kemal Kilicdaroglu, vincitore. Invece Erdogan, che governa il suo Paese da vent’anni, ha sfiorato il 50% dei voti, se lo avesse raggiunto sarebbe stato eletto al primo turno. Mentre il suo avversario appoggiato da sei partiti si è fermato al 44%. Perché i sondaggi davano Erdogan perdente? Perché è inviso ai falliti di quello che resta del cosiddetto Occidente industrializzato, con in testa gli Stati Uniti d’America. Il presidente uscente della Turchia – Paese islamico che fa parte della NATO – non si è schierato con l’Occidente nella guerra in Ucraina. Ha mantenuto una posizione neutrale. Agli americani la posizione di Erdogan non va giù ma oggi sono troppo in crisi per potere creare problemi alla Turchia e a Erdogan. I ‘capi’ dell’Unione europea, pur detestando Erdogan, debbono stare con due piedi in una scarpa, perché il presidente della Turchia è in grado di scatenare il caos in Europa, a partire dalla Germania, dalla Grecia, dall’Austria e anche dall’Italia. Questo perché, dal 2015, la Turchia tiene prigionieri al confine con l’Europa dell’Est da 4 a 5 milioni di profughi per impedirgli di arrivare in Europa. Un servizio non gratuito, se è vero che l’Unione europea, ogni anno, paga alla Turchia una montagna di soldi. Ovviamente, gli ipocriti dell’Occidente si guardano bene dal parlare di questi ‘prigionieri’ resi tali grazie ai soldi che la Ue versa ogni anno alla Turchia. I farisei al cospetto degli attuali governanti dell’Unione europea sono persone rette e sincere…

 

Perché alla fine al ballottaggio vincerà di nuovo Erdogan 

Chi vincerà il ballottaggio in Turchia? Kilicdaroglu si dice ottimista, ma i fatti parlano in modo diverso, se è vero che in Parlamento il presidente turco uscente ha la maggioranza. La sensazione è che, anche in Turchia – come del resto sta avvenendo nella guerra in Ucraina dove i Paesi occidentali stanno perdendo la guerra e la faccia – l’Occidente potrebbe perdere anche questa battaglia politica in Turchia. In queste ore alcuni media occidentali, specializzati ormai in informazione distorta e disinformazione, stanno cambiando le carte in tavola: se fino a qualche giorno fa Erdogan veniva dato per sconfitto dai sondaggi farlocchi, adesso la vittoria al primo turno – oggettiva – di Erdogan viene descritta come ‘sconfitta’ perché il presidente turco uscente non avrebbe vinto al primo turno. E’ inutile girarci attorno: gli occidentali di oggi sono dei pagliacci e la sconfitta che stanno ‘incassando’ in Ucraina ha peggiorato il quadro. Non resta che lasciar passare altre due settimane. Noi azzardiamo: a nostro avviso vincerà Erdogan, perché ormai l’Occidente, nel mondo, conta quanto il due di coppe con la briscola a denari. Piaccia o no, Erdogan – non per una questione di simpatia personale ma per motivi geopolitici – finirà per essere appoggiato da oltre l’80% dei Paesi del mondo che oggi non si riconoscono né nell’Occidente, né nell’area del dollaro statunitense. Pensare che le elezioni politiche in Turchia – dove, lo ricordiamo, ha votato più del 90% degli elettori aventi diritto – sarebbero sfuggite al clima di contrapposizione all’Occidente che oggi imperversa nel mondo, magari con i soliti sondaggi occidentali che ormai fanno solo sorridere, è un’illusione. Anche l’Unione europea, sottobanco, tiferà per Erdogan che, bene o male, come già ricordato, fino ad oggi ha impedito a 4-5 milioni di profughi di invadere l’Europa.

Foto tratta dal Giornale di Puglia   

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