Il confronto politico, in Sicilia, è sempre più aspro. A dare fuoco alle polveri è il collettivo Offline che ha diffuso a Palermo manifesti che ritraggono l’ex parlamentare regionale ed ex vive Ministro, Giancarlo Cancelleri, tra i fondatori del Movimento 5 Stelle in Sicilia, da qualche settimana approdato in Forza Italia, con il braccio destro alzato; accanto a lui Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi e la scritta “ohana $ignifica famigghia”. Il collettivo Offlinee non risparmia Caterina Chinnici, figlia del giudice Rocco Chinnici assassinato dai mafiosi a Palermo nel Luglio del 1983; anche la Chinnici, eletta per due legislature al Parlamento europeo con il PD e candidata dello stesso Partito Democratico alla presidenza della Regione siciliana è passata di recente con Forza Italia. Sul quotidiano La Sicilia leggiamo il comunicato del collettivo Offline: “Proseguendo la sua campagna acquisti, Forza Italia si è messa il profumo senza fare la doccia. Noi del collettivo Offline non abbiamo mai attaccato alcun partito di destra o di altro orientamento politico. Ci siamo invece sempre soffermati sulla questione morale, perché fare politica in Sicilia oggi significa essere inequivocabilmente antimafiosi. E’ vergognoso che un uomo da anni coinvolto politicamente nella lotta alla mafia, come Giancarlo Cancelleri, faccia adesso parte della famigghia. Ancora più vergognosa – prosegue il comunicato del collettivo Offline – è l’adesione a ‘Forza Mafia’ di Caterina Chinnici, figlia del creatore del pool antimafia, il magistrato Rocco Chinnici”. Un ‘siluro’ anche per Rita Dalla Chiesa, la figlia del generale dei Carabinieri ucciso a Palermo insieme con la moglie Emanuela Setti Carraro il 3 Settembre del 1982: “Ricordiamo alla Chinnici, così come alla Dalla Chiesa, che portando un cognome come il loro, non può giustificarsi l’adesione ad un partito ‘amico degli amici’, e che i nostri manifesti non sarebbero mai esistiti se si fossero iscritte ad un qualsiasi altro partito di destra. L’eredità lasciata dai nostri martiri supera quella genetica e vive nella moltitudine dei figli morali che hanno generato con il loro sacrificio”. I manifesti sono stati affissi dalle parti del Tribunale, in via Volturno, dalle parti del Teatro Massimo, in via Generale Magliocco e in piazza San Francesco di Paola.
Dura la replica del presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, esponente di Forza Italia: “Sono manifesti da condannare e vili, ma lasciano il tempo che trovano – leggiamo in un articolo dell’ANSA -. I fatti sono sotto gli occhi di tutti: Forza Italia è stato un partito che ha combattuto la mafia non soltanto con i convegni e le prese di posizione ma con le leggi ed è stata promotrice di due importantissime leggi contro la mafia, nessun partito ha fatto altrettanto. Se dovessimo partecipare a un dibattito avremmo le carte in regola per vincere il primo premio. Ricordo che Piero Grasso ebbe a dire che se ci fosse stato da assegnare l’oscar dell’antimafia quello lo avrebbe meritato Silvio Berlusconi per le leggi che ha approvato. Non vi sono leggi più dure e vigorose di quelle fatte approvare da Berlusconi”. Sulla vicenda interviene anche Marcello Caruso, Coordinatore di Forza Italia in Sicilia: “Apprendiamo con profondo sconcerto dei manifesti affissi a Palermo contro gli onorevoli Giancarlo Cancelleri e Caterina Chinnici, che da poco hanno deciso di aderire a Forza Italia. Fermo restando che in democrazia si può sempre esprimere il dissenso, il metodo e le parole usate ci lasciano sdegnati. Non accettiamo lezioni di antimafia da nessuno ricordando ancora una volta che le leggi più dure nella lotta alla mafia sono state fatte dal presidente Berlusconi e non certo dalla sinistra. A Cancelleri e Chinnici va la nostra totale solidarietà, insieme ad una rinnovata ed assoluta stima”.