Nella pagina Facebook Lino Masi Sifus Confali sono visibili alcune torrette di avvistamento. Dovrebbero essere strutture da utilizzare per individuare l’eventuale presenza degli incendi nelle aree boschive. Dovrebbero essere indispensabili per individuare gli incendi e intervenire subito per spegnerli sul nascere. Ebbene, nelle foto che vi proponiamo si nota l’abbandono di queste torrette di avvisamento dove gli operai forestali addetti all’antincendio dovrebbero operare. Queste strutture che cadono a pezzi, unitamente ai ritardi con i quali si procede alla realizzazione dei presidi antincendio spiegano il perché, ogni anno, in Sicilia, migliaia di ettari di boschi vengono inghiottiti dagli incendi. Anche in questo caso – come per gli ospedali siciliani lasciati con poco personale medico e come il cimitero monumentale di Santa Maria dei Rotoli di Palermo con le bare abbandonate dove capita – non ci sono responsabili. E infatti, ogni anno, a Dicembre, quando si fa la conta degli ettari di boschi andati in fiamme in Sicilia, non ci sono responsabili. Come per le bare abbandonate nel cimitero dei Rotoli di Palermo, come per i Pronto Soccorso nel caos, il fuoco che ‘inghiotte’ le aree verdi della Sicilia è il frutto di ‘casualità’. Perché, alla fine – come raccontano queste foto – è solo un caso che le torrette di avvistamento degli incendi cadano a pezzi. Casualità, solo casualità, sempre casualità…