A Lampedusa, tanto per cambiare, è di nuovo emergenza migranti. C’è stato uno stop di quasi una settimana dovuto alle difficili condizioni meteo-marine. Da ieri il mare ha smesso di fare i ‘capricci’ tra vento e onde e, puntuali come orologi svizzeri, sono arrivati i barchini. Ieri sono arrivati 17 barchini per un totale di circa 640 migranti. Altri 180 migranti soni arrivati dopo la mezzanotte. Un altro barchino è affondato in queste ore con 34 migranti tratti in salvo e 20 migranti dispersi. In questo momento i migranti presenti a Lampedusa sono poco più di un migliaia ma lo scenario è in evoluzione, sia perché la solita nave di linea dovrebbe trasferirne una parte a Porto Empedocle, sia perché potrebbero arrivare nuovi migranti. Insomma, le solite cose. Nell’Hotspot di Lampedusa ci dovrebbero essere circa un migliaia di migranti, ma è solo un numero fermo a stamattina, perché durante la giornata di oggi potrebbero arrivare altri barchini. Noi sapevamo che l’Hotspot di quest’isola può ospitare 250 migranti. Ma la televisione ha detto che ne può ospitare 400. Insomma, anche si questo fronte, numero in aggiornamento. Tutti i migranti arrivati in queste ore a Lampedusa provengono dalla Tunisia e sono tutti africani. I lettori de I Nuovi Vespri sanno come la pensiamo: oggi il fenomeno della migrazione è legato alla guerra in Ucraina. Con tanti Paesi africani che oggi sono schierato con la Cina e, di conseguenza, con la Russia. A nostro modesto avviso, se l’Italia continuerà a inviare armi in Ucraina seguendo gli Stati Uniti d’America e la NATO, più aumenteranno gli sbarchi dall’Africa e, non è da escludere, anche dalla Turchia (in questo caso nelle coste della Calabria e della Puglia).
Nelle prossime ore, se il mare e, in generale, le condizioni meteomarine non creeranno problemi non possono essere esclusi nuovi sbarchi. Se l’invio di migranti in Italia è oggi una sorta di ritorsione – tesi espressa anche da esponenti dell’attuale Governo di Giorgia Meloni e della maggioranza di centrodestra che sostiene lo stesso Governo – man mano che la stagione diventerà sempre più calda il numero degli sbarchi dovrebbe aumentare. Secondo la nostra ipotesi anche Pantelleria potrebbe diventare una meta preferita per gli sbarchi. Non ci inventiamo nulla, parlano i fatti. Lo scorso anno sono sbarcati a Pantelleria circa 350 migranti; quest’anno i migranti arrivati a Pantelleria sono circa un migliaio nei primi tre mesi e mezzo. L’ultimo sbarco risale a circa due settimane addietro. Ricordiamo che Pantelleria dista appena 70 km dalla Tunisia e questo è un vantaggio per chi organizza gli sbarchi. Non escludiamo sbarchi anche direttamente in Sicilia sia con le navi ONG, sia con gli sbarchi ‘fantasma’, ovvero barchini accompagnati da grandi imbarcazioni fin sotto le coste della Sicilia meridionale, dal Ragusano al Trapanese passando per le coste agrigentine. Non sono da escludere sbarchi anche in Sardegna, in questo caso con imbarcazioni che arrivano dall’Algeria. Vedremo quello che succederà nei prossimi giorni.
Foto tratta da laRegione