Minima Immoralia

La Nasa ha costruito una Luna sintetica in California

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  • Si tratta dei preparativi per il ritorno sulla Luna
  • Gli esperimenti per provare i sistemi di trazione dei ‘rovers’ che assisteranno gli astronauti  

di Nota Diplomatica

Si tratta dei preparativi per il ritorno sulla Luna

La Nasa, l’ente spaziale americano, si prepara a tornare sulla Luna dopo oltre cinquant’anni. L’ultima missione umana a toccare il suolo lunare ha infatti lasciato definitivamente il satellite della Terra nel dicembre del 1972. La nuova campagna di visite ha posto il problema di come testare i veicoli robotizzati che dovranno assistere le esplorazioni senza avere una conoscenza aggiornata delle condizioni che troveranno, specialmente perché impiegheranno tecnologie che mezzo secolo fa non esistevano.

 

Gli esperimenti per provare i sistemi di trazione dei ‘rovers’ che assisteranno gli astronauti  

La regione attorno al polo sud della Luna, obiettivo dei prossimi viaggi americani, ha caratteristiche di conformazione del terreno e soprattutto di illuminazione molto diverse da quelle delle zone esplorate dagli astronauti umani durante le loro visite – sei in tutto – del secolo scorso. In particolare, l’angolazione acuta con la quale la luce solare colpisce la Luna ai suoi poli è fortemente radente e occorrerà ‘insegnare’ alla nuova strumentazione robotica come riconoscere e interpretare correttamente il paesaggio del satellite in condizioni di illuminazione che non esistono sulla Terra e che non sono state incontrate nemmeno su Marte. Per ricreare l’ambiente lunare in California, dove ha sede l’Ames Laboratory della Nasa che gestisce il progetto, i ricercatori hanno costruito una sorta di gigantesca sabbiera (vedi foto sopra), riempiendola di molte tonnellate di una polvere finissima che replica quella presente sulla superficie del satellite e che permette di provare anche i sistemi di trazione dei ‘rovers’, una sorta di carrelli automatizzati che dovranno assistere in autonomia gli astronauti umani nelle loro esplorazioni.

Image credit: NASA

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