- Con il Governo Draghi i fondi extraregionali nel Bilancio della Regione siciliana passavano, il Governo Meloni – dello stesso colore politico del Governo siciliano – li ha impugnati. Ma che senso ha tutto questo?
- Intanto il segretario generale del Sifus Confali, Maurizio Grosso, spiega che…
- Scommettiamo che alla fine di questa sceneggiata i boschi siciliani, al primo caldo, andranno in fiamme per mancanza di opere di prevenzione del fuoco?
Con il Governo Draghi i fondi extraregionali nel Bilancio della Regione siciliana passavano, il Governo Meloni – dello stesso colore politico del Governo siciliano – li ha impugnati. Ma che senso ha tutto questo?
Stranezze della politica. Quando c’era il Governo nazionale di Mario Draghi Governo dell’Isola e Assemblea regionale siciliana inserivano nella manovra finanziaria i fondi extraregionali e tutto filava liscio. Volendo, il Governo Draghi non era esattamente vicino all’allora Governo siciliano di centrodestra. Oggi che a Roma c’è un Governo di centrodestra e in Sicilia pure, il Governo nazionale di centrodestra impugna la Finanziaria della Regione siciliana proprio per la parte che riguarda i fondi extraregionali! Dicono che l’impugnativa sia un dispetto di Fratelli d’Italia a Forza Italia: insomma, l’esecutivo nazionale presieduto da Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) avrebbe restituito lo sgarbo al Governo siciliano di Renato Schifani (Forza Italia), per via dei rilievi che il presidente della Regione siciliana ha mosso a qualche assessore regionale di Fratelli d’Italia un po’ troppo, come dire?, disinvolto, ovvero seguace di Scipio Da Castro che sui siciliani scriveva: “Quando amministrano la cosa pubblica diventano temerari…”. Possibile? Chissà.
Intanto il segretario generale del Sifus Confali, Maurizio Grosso, spiega che…
Intanto in una nota il segretario generale del Sifus Confali, Maurizio Grosso, non critica soltanto il Governo siciliano ma racconta alcuni passaggi che, a nostro avviso, non annunciano sulla di buono per la Sicilia in materia di prevenzione degli incendi boschivi. “Le parti di legge Finanziaria impugnate al Parlamento Siciliano dimostrano, se c’è ne fosse di bisogno, che quando una maggioranza assume l’arroganza di poter fare tutto quello che vuole poiché è convinta di avere coperture dello stesso colore politico a Roma, va a sbattere contro il rigido muro di cemento armato rappresentato dalla legge! Questo è successo al Governo Schifani”. Secondo Grosso, Governo e Parlamento dell’Isola hanno inserito “ad muzzum specifici fondi extraregionali nella legge Finanziaria in maniera da far quadrare i conti, salvo oggi dover registrare che quelle norme sono state impugnate, a partire dai 74 milioni per i forestali. Tuttavia, se già Mercoledì prossimo, come preannunciato dall’assessore all’Economia, Marco Falcone, si avvierà l’iter per la variazione di Bilancio finalizzata a reperire con fondi immediatamente spendibili i 74 milioni extraregionali bocciati, paradossalmente, per il comparto forestale potrebbe andare meglio di quanto era stato previsto con la Finanziaria bocciata”. Il perché lo illustra lo stesso segretario generale del Sifus Confali: “I 74 milioni di fondi extraregionali non si sarebbero potuti utilizzare per ragioni di carattere burocratico prima di fine Settembre/ prima decade di Ottobre. In sintesi significa che se la Finanziaria non fosse stata impugnata, le giornate dell’intero contingente 78ista e di una parte significativa di quello 101ista sarebbero state prestate tra fine Settembre e prima decade di Ottobre determinando grave nocumento al comparto nei mesi di Luglio ed Agosto”.
Scommettiamo che alla fine di questa sceneggiata i boschi siciliani, al primo caldo, andranno in fiamme per mancanza di opere di prevenzione del fuoco?
Grosso sta dicendo che, in questo momento, non ci sono i fondi per gli operai forestali che debbono occuparsi delle attività di prevenzione degli incendi boschivi? Noi ci auguriamo di no, perché tra qualche settimana si prevede un innalzamento delle temperature. E, si sa, quando le temperature di alzano, i boschi cominciano a prendere fuoco. Prendere atto che nella terza decade di Aprile non sono ancora state iniziate le opere per prevenire gli incendi nelle aree verdi della Sicilia è una pessima notizia. Grosso auspica che appena il Parlamento siciliano avrà a disposizione i soldi vengano avviati al lavoro gli operai forestali 78isti nel periodo di metà Giugno, primissimi di Luglio”. Non per contraddire il segretario generale del Sifus che noi stimiamo, ma lasciare i boschi della Sicilia senza operai forestali – e quindi senza le opere di prevenzione degli incendi – fino a metà Giugno a noi sembra una follia bell’e buona! Per quello che sappiamo anche quest’anno la Regione siciliana sta registrano un extra gettito fiscale. I soldi per avviare gli operai forestali al lavoro ci sono. Anche a nostro modesto parere gli operai forestali avrebbero dovuto cominciare a lavorare alle opere di prevenzione del fuoco in questo mese di Aprile. Se proprio la dobbiamo dire tutta, questa storia non la vediamo bene. Anzi. Il Ministro Raffaele Fitto ha fatto sapere che i fondi extraregionali bloccati dall’impugnativa (per la precisione si tratta dei Fondi per lo sviluppo e la coesione) verranno comunque erogati alla Sicilia. Ma allora perché hanno impugnato la legge? Lo scriviamo si da ora: se dovessero andare in fiamme i boschi della Sicilia, i signori del centrodestra che governano a Roma e in Sicilia dovranno spiegare il significato d questo balletto dei fondi extraregionali.
Foto tratta da Il Fatto Quotidiano
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